Adam McKay

L’asta del regista premio Oscar Adam McKay: c’è un ruolo nel suo film

Fervente sostenitore dell'attivismo per il cambiamento climatico, il regista Adam McKay lancia la singolare iniziativa per la raccolta di fondi

Molti lo ricorderanno come regista dell’acclamato “Don’t Look Up“, candidato a quattro premi Oscar nel 2022. Altri, come vincitore della statuetta per la miglior sceneggiatura originale del film “La grande scommessa“, del 2015. Lui è Adam McKay, poliedrico sceneggiatore, comico e autore fortemente impegnato nella lotta al cambiamento climatico. Pensate che l’autunno scorso McKay ha donato ben quattro milioni di dollari alla Climate Emergency Fund, organizzazione non-profit americana a supporto delle azioni degli attivisti per il clima.

Che il regista avesse particolarmente a cuore la questione climatica non è dunque un segreto. Ma stavolta fa notizia la modalità scelta per dare il là a una nuova raccolta fondi a beneficio del Fondo di emergenza climatica.

L’insolita iniziativa pro-clima

La formula scelta è quella di un asta, la “Make Me Regret This“, grazie alla quale McKAy mette in vendita articoli personali, ma anche e soprattutto la possibilità di partecipare come comparsa alla sua prossima pellicola.

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“A Hollywood le persone mettono all’asta i loro oggetti personali per svariati motivi – racconta il regista per lanciare l’iniziativa -: c’è chi lo fa perché in bancarotta oppure perché divorzia o ancora perché sa che non gli manca molto da vivere”.

“Per quanto mi riguarda – continua – lo faccio perché ossessionato dall’emergenza climatica”. E conclude ironicamente: “Approfitta della mia profonda paura esistenziale e acquista qualcosa di interessante. Potremo così raccogliere fondi e passare all’azione!”.

I lotti all’asta di McKay

Trentasette gli articoli in vendita, con base d’asta fino a 50 mila dollari. Si parte da una serie di vini pregiati: un Petrus Pomerol del 2011 (4 mila dollari) e uno Chateau Rayas Reserve del 2008 Chateauneuf-du-Pape (2.500 dollari).

Per gli appassionati collezionisti, disponibili varie carte sportive vintage e fumetti. Da segnalare la raccolta di quattro figurine di Michael Jordan (3.000 dollari), o l’introvabile numero 181 di “The Incredible Hulk” datato 1974, a 20 mila dollari.

Salendo di prezzo ecco un articolo messo appositamente all’asta per tutti i fan del film “Anchorman: La leggenda di Ron Burgundy“, di cui McKay è stato regista nel 2004: direttamente dal set, l’originale acqua di colonia “Sex Panther” di Brian Fantana (interpretato dall’attore Paul Rudd). Per accaparrarsi il lotto in questione ci vogliono 45 mila dollari, mentre se vi accontentate di un ruolo da comparsa non parlante nella prossima pellicola di McKay potreste cavarvela con 25 mila dollari…

I protagonisti del film Don't Look Up

Adam McKay e il monito di “Don’t Look Up”

Fervente sostenitore dell’attivismo per il cambiamento climatico, nel film “Don’t Look Up” del 2021, Adam McKay aveva lanciato il forte richiamo sulla fine cui potrebbe andare incontro l’umanità, proprio a causa della crisi climatica.

La gigantesca meteora in arrivo sulla Terra, il monito inascoltato di due scienziati (interpretati da Jennifer Lawrence e Leonardo Di Caprio), l’indifferenza del presidente degli Stati Uniti (Meryl Streep) e della politica in generale. E la fine, con l’avverarsi del peggior scenario possibile. Un racconto pungente, per far capire a tutti con forza l’impellenza del problema usando il linguaggio della satira.

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Intervistato da The Times, McKay spiegava: “Abbiamo visto centinaia di film in cui il mondo sta per finire, che si tratti di film Marvel o di James Bond o di film catastrofici degli anni ’70, e funziona sempre. Penso che non sia una follia dire che forse è parte del motivo per cui non stiamo prendendo sul serio il collasso dell’atmosfera vivibile…”

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