Meghan Markle: i segreti del guardaroba “africano”

  • 01 10 2019

Rochelle White, la stylist delle star e della Royal Family ha raccontato i segreti del guardaroba della duchessa di Sussex nel suo viaggio in Africa: ecco i suoi trucchi per nascondere i chili post parto

LO CHEMISIER, UN MUST (HAVE)

Quelli che Oltremanica chiamano shirt dress o trench dress altri non sono che i più classici chemisier: il vestito camicia, portato alla ribalta nel tour africano da Meghan Markle è uno dei capi più interessanti della moda. È pratico e casual come una camicia qualsiasi, ma si allunga fino a diventare un vestito, aggiungendo quel twist in più che lo trasforma in un abito da lavoro, da passeggio o, all’occorrenza, anche sexy, come se avessi appena indossato la camicia del tuo uomo una volta uscita dal letto.

La duchessa di Sussex ha appena dimostrato che lo chemisier si può trovare in molte varianti: il classico abito camicia, coi bottoni che vanno dal colletto all’orlo, fino ai modelli simili a tuniche, coi bottoni che si fermano all’altezza del petto. In seta, cotone, jeans, per tutte le taglie, comprese le donne curvy o che, come Meghan vogliono nascondere comodamente qualche chilo rimasto dalla gravidanza.  E non dimentichiamo che ne esistono per tutte le tasche.

Che la Duchessa amasse questo stile lo si era capito già dalla presentazione di Archie Harrison al mondo a due giorni dalla sua nascita al Castello di Windsor quando aveva indossato una creazione color latte di Grace Wales Bonner. Ma è con il viaggio reale in Sudafrica che ha dato il meglio di sè (sia Meghan che lo chemisier). I nostri preferiti sono il midi-dress blu di Aritzia, la versione khaki del brand Room502, il “trench” di Banana Republic da 95 sterline e il gettonatissimo (già indossato in Nuova Zelanda) modello “Cary” di Veronica Beard (nella foto).

LE SCARPE BASSE

Da sempre amante delle ballerine a punta – le prime, marroni, firmate Sarah Flint, Meghan le ha indossate con jeans stracciati e camicia bianca per la prima uscita pubblica con Harry agli Invictus Games di Toronto – la duchessa di Sussex dimostra come qualche centimetro in meno in realtà contribuisca a “slanciare” una figura più morbida. “Le slingback flat di Meghan”, spiega Rochelle White, “hanno una duplica funzione: abbassare i toni sulla lunga estate calda di polemiche e inaugurare l’era rasoterra, comoda e pratica, del riciclo furbissimo. In Africa Meghan Markle assorbe la lezione di stile della cognata Kate Middleton e la sottile arte del re-worn”. Un lavoro finissimo degli scaltri addetti stampa dei Sussex o la voglia di Meghan di tornare alle buone e vecchie abitudini?


V-NECK

”Lo scollo a V è decisamente il più lusinghiero per le forme generose di una neo mamma come Meghan Markle perché scollature alte su una figura a clessidra come la sua possono aggiungere volume al busto e alla parte superiore del corpo catturando l’attenzione pur con garbo“, spiega l’esperta che consiglia questo tipo di scollatura a tutte le donne (non solo curvy). 


LE LUNGHEZZE

“Una lunghezza midi-long è pratica, comoda e tradizionale ma fashion e trendy allo stesso tempo: perfetta per tutte le donne che si trovano ad affrontare il rientro al lavoro dopo la maternità“, spiega la stylist delle star White. “Questo tipo di lunghezza consente a Meghan di indossare décolleté, zeppe o ballerine a suo piacimento perché funziona bene con qualsiasi tipo di scarpa. È inoltre conforme al codice di abbigliamento reale richiesto in queste occasioni“, sottolinea l’esperta. 

LE MANICHE CORTE

Sempre secondo la stylist, una manica corta, a tre quarti oppure anche più corta ad aletta è la miglior scelta: “Questo mette in mostra le braccia toniche di Meghan senza esporle troppo (non è mai elegante). Inoltre, per tutte coloro che hanno qualche chilo di troppo, la manica ad aletta appiattisce il braccio più di una classica T-shirt non solo perché è più flessibile ma anche perché aggiunge un tocco di femminilità

I GIOIELLI

Pochi gioielli (l’anello di fidanzamento elegantemente restaurato per la nascita di Archie così come la fede di diamanti “eternity” sono rimaste a Windsor) e sapientemente scelti tra artisti e gioielleri locali “sono una scelta azzeccata per spostare l’attenzione dalle forme arrotondate e caricare il viso di luce e grazia“, spiega infine la stylist. 

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