Baby Sussex, tutto quello che devi sapere

  • 09 04 2019

Manca poco alla nascita del bebè reale dei duchi di Sussex e l'adrenalina sale in modo spropositato. Dal titolo al nome, dalla cittadinanza alla scuola che frequenterà, ecco quello che sappiamo

Il Royal baby di Meghan Markle e Harry del Galles attesissimo “entro primavera” (come recita il comunicato ufficiale) e settimo in linea di successione al trono britannico, sarà il primo nella storia dei Windsor ad avere il doppio passaporto. Ma è il primo della storia in moltissime altre cose.

Curiose di sapere tutte le novità che aleggiano intorno alla nascita del piccolo Sussex?

Per i sudditi è femmina

Diceva Agatha Christie: “Un indizio è un indizio, due indizi sono una coincidenza, ma tre indizi fanno una prova“. E nel caso di Harry e Meghan ne abbiamo già due: per incominciare il principe rispondendo a una domanda di una signora che stava salutando durante un evento pubblico, ha confessato di preferire una bambina. Il sesso del bebè in arrivo, come nella migliore tradizione dei Windsor, non è ancora noto e la duchessa aveva dichiarato di non voler sapere se maschio o femmina. Ma poi in una recente intervista, Serena Williams, amica di Meghan, si è fatta sfuggire un pronome femminile che ha il sapore di uno spoiler.

Settimo in linea di successione al trono

Il piccolo Sussex è settimo in linea di successione al trono dopo la bisnonna Elisabetta II, il Principe del Galles, Carlo, il principe William e i tre cugini più grandi, il principe George, la principessa Charlotte e il principe Louis. Insomma, come ha scritto recentemente The Telegraph, “è ragionevolmente sicuro dire che la corona rimarrà nel ramo di famiglia dei Cambridge“.

Gender free

Secondo la corrispondente reale Katie Nicholl, i futuri genitori stanno prendendo in considerazione l’idea di crescere il bambino in modo “no gender”, cioè lontano da qualsiasi stereotipo femminile o maschile. Molto in linea con le tendenze hollywoodiane ma decisamente poco conforme alla Corona.

Ospedale diverso 

Niente Lindo Wing dell’ospedale St. Mary di Londra (il Comune fa sapere che on hanno ricevuto nessuna richiesta per interdire l’area) e con ogni probabilità Meghan partorirà in un ospedale di Windsor, vicino al Frogmore Cottage . Tra le opzioni più gettonate c’è il Frimley Park Hospital, nel Surrey.

Niente ginecologo reale

Non è finita perché la quasi mamma avrebbe detto “no, grazie” alla consulenza dei ginecologi di Sua Maestà: ad assisterla una squadra di medici guidata da una donna. Finora, dalla nascita di William ed Harry fino ai Cambridge erano sempre stati Alan Farthing e Guy Thorpe-Beeston, specialisti in parti ad alto rischio e da sempre ginecologi di fiducia della royal family, a “supervisionare”. Ma non questa volta.

Non sarà un principe

A meno di un intervento della regina Elisabetta, il Royal baby di Harry e Meghan non avrà il titolo di principessa o principe: se maschio baby Sussex sarà chiamato con uno dei titoli del padre, cioè Earl Dumbarton, mentre se femmina sarà Lady Mountbatten-Windsor oppure Lady Sussex.

Niente foto di rito

Niente capelli freschi di piega (anche se dubitiamo molto che sia così), niente vestitino svolazzante e colorato a ricordare Diana, niente neonato avvolto nella copertina bianca e soprattutto  niente sorrisi smagliante a poche ore dal parto: in netto contrasto con le sue convinzioni “femministe”. E ancora una volta contro il volere di Palazzo!

Doppio passaporto

Baby Sussex sarà cittadino britannico ma con la doppia nazionalità ma, tecnicamente (come per tutti gli eredi al trono) la custodia legale è della regina Elisabetta: la sovrana ha infatti la custodia legale di tutti i suoi nipoti minorenni. Si tratta di  una regola che risale ai tempi di re Giorgio I e da allora non è mai stata cambiata. 

Niente tata e scuola internazionale

Harry e Meghan vogliono per Baby Sussex un’infanzia normale: niente tata ma solo nonna Doria e una scuola internazionale al posto del classico Eton College in cui hanno studiato i membri della famiglia reale e di tutta l’aristocrazia britannica. 

Riproduzione riservata