La copertina del primo numero di Shonen Ciao, in edicola dal 4 dicembre
La copertina del primo numero di Shonen Ciao, in edicola dal 4 dicembre

Shonen Ciao, la rivista di fumetti per adulti e bambini

La nuova antologia a cadenza trimestrale raccoglie alcuni dei più talentuosi fumettisti italiani. Tra i temi delle storie la parità di genere, la paura e l’accettazione del diverso e il rapporto tra genitori e figli

Una nuova rivista di fumetti, pubblicata da Shockdom e a cura di Sio, fumettista e Youtuber, arriva nelle edicole e nelle librerie. Disponibile dal 4 dicembre, si chiama Shonen Ciao, uscirà a cadenza trimestrale ed è pubblicata da Shockdom, casa editrice fondata nel 2000 leader in Italia per la pubblicazione di manga non giapponesi, che negli anni ha lanciato alcuni fumettisti come lo stesso Sio, Dado, Fraffrog, RichardHTT, Labadessa, Angela Vianello, Violetta Rocks, Tarma, Matteofire e Giulia Monti tra gli altri. 

Per quest’avventura, Sio ha chiamato Eleonora Bruni, Ilaria Catalani, Dado, Daw, The Sparker e Chiara Zuliani, che per ogni numero racconteranno una storia da dieci tavole ciascuna. In linea con gli ideali condivisi da Sio, da sempre apertamente schierato nella difesa dei diritti umani contro i pregiudizi, le storie della raccolta affrontano, in maniera apparentemente semplice ma non per questo banale, le tematiche importanti per i giovani d’oggi, dalla paura e l’accettazione del diverso alla parità di genere fino al rapporto tra genitori e figli.

Da tempo, infatti, Sio utilizza l’elemento fonetico “schwa” per abbattere qualsiasi distinzione di genere. Il simbolo ə ( si legge appunto “schwa”) viene dal tedesco Schwa, a sua volta derivato dall’ebraico shĕwā, e viene utilizzato sempre più spesso al posto della desinenza maschile per definire un gruppo misto di persone. Il suo utilizzo fa parte del più ampio dibattito sulla lingua “inclusiva” cui assistiamo negli ultimi anni. Sio l’aveva già utilizzato nel manifesto di Lucca Comics & Games realizzato su desiderio di Roberto Recchioni, che lo ha voluto fra i dieci dreamer che hanno disegnato le locandine dell’edizione 2020 (ribattezzata “Lucca Changes”), e lo fa anche ora parlando di Shonen Ciao: «Volevo leggere più fumetti di alcunǝ dellǝ miǝ autorǝ preferitǝ, così ho creato una rivista per fargliene fare di più! E per farlǝ conoscere a più persone, per far sapere quanta gente brava c’è nel fumetto italiano», ha dichiarato.

Un fumetto inclusivo che promuove la positività

Gli shōnen (少年? “ragazzo”) sono tradizionalmente una categoria di manga indirizzati perlopiù a un pubblico maschile, a partire dall’età scolare fino alla maggiore età, e hanno contribuito negli anni all’enorme successo del genere al di fuori del Giappone. Shonen Ciao, però, pur attingendo a quella tradizione fondamentale, la reinterpreta e la allarga, spostando il focus sui fumettisti italiani e confezionando delle storie che non sono più destinate ai soli ragazzi, ma al contrario possono essere lette e apprezzate da un pubblico di tutte le età e generi.

Con questi presupposti, i partecipanti al progetto accettano le difficoltà che oggi comporta portare un prodotto come Shonen Ciao in edicola: «Shonen Ciao è l’ennesima sfida che Shockdom ha deciso di accettare. Da tanti anni, ormai, le riviste antologiche di fumetti non hanno successo e purtroppo sono costrette a chiudere. Portarne una nuova in edicola, di questi tempi, è molto rischioso e ne siamo consapevoli, ma siamo anche coscienti del valore degli autori coinvolti e siamo fiduciosi», ha detto infatti Lucio Staiano, fondatore e responsabile di Shockdom.

Cosa trovi in Shonen Ciao

Le storie del primo numero raccontano molto della direzione che Shonen Ciao vuole prendere e, soprattutto, di quello che vuole diventare per i suoi lettori. C’è Splash, di Eleonora Bruni, che racconta di una giovane cameriera di un ristorante di pesce che si innamora di una misteriosa cliente fissa la cui identità è ben diversa da quella che lei aveva immaginato, oppure Ostry di Ilaria Catalani, che invece parla di un settenne alle prese con il suo nuovo fratellino ostrica – incidentalmente il suo piatto preferito – e affronta il tema della rivalità tra fratelli e delle preferenze dei genitori.

Residence Stravaganza di Chiara Zuliani, invece, segue le vicende di Luna, una coniglietta che dalla campagna si trasferisce in città e che lì dovrà imparare a gestire da sola la propria ansia sociale e a combattere contro i pregiudizi nei confronti della sua nuova coinquilina, un drago che studia medicina; e ancora Damn! di The Sparker, che ha per protagonista un piccolo demone di nome Kakka, che piomba nella casa di Dante con un solo scopo: studiare gli umani e imparare da loro ad essere ancora più cattivo. Sarà compito del ragazzo guidarlo nel contraddittorio mondo degli umani e limitare i danni del diavoletto.

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