Spinning Out, una serie audace tra sport e malattia

  • 07 01 2020

Passione, sacrificio, malattia e dramma: ecco il mix di elementi vincente della serie targata Netflix che porta in Tv e sulla pista di pattinaggio artistico la coraggiosa vita della protagonista Kaya Scodelario

Gennaio è da sempre il mese dei nuovi inizi. E anche Netflix non è da meno: come previsto ha appena debuttato Spinning Out, la nuova coraggiosa serie che segue le vicende di Kat Baker, una promettente pattinatrice artistica su ghiaccio affetta, come la madre da bipolarismo, che cerca di rilanciare la propria carriera dopo una rovinosa caduta.
Spinning Out sta riscuotendo grandissimo successo grazie alla perfetta combinazione di elementi capaci di intrattenere il pubblico e dare il via a un intenso binge-watching. Passione, sacrificio, dramma e soprattutto la malattia, fanno di questa nuova sfida una delle serie dell’anno per il coraggio dei temi trattati. Attraverso le storie di queste donne tanto forti ma allo stesso tempo molto fragili e apparentemente diverse tra loro, la pista di pattinaggio riesce a rappresentare il bipolarismo e i disturbi mentali con una delicatezza estrema. Eccezionale la grinta dei personaggi unita alla voglia di non mollare e di inseguire i propri sogni. Anche zoppicando. Anche con dolori fisici, traumi personali e ferite difficili da curare.

La protagonista Kaya Scodelario (che ha sostituito Emma Roberts poco prima dell’inizio delle riprese) è un’ex promessa del pattinaggio artistico che decide di rimettersi in pista diventando la partner del talentuoso Justin Davis (Evan Roderick), presentato subito come il classico dei cliché: biondo, bello e don Giovanni. L’attrice britannica, classe 1992, ha spiegato che la lavorazione di questa serie ha richiesto molti sacrifici perché ha dovuto imparare a pattinare sul ghiaccio in breve tempo tra cadute, lividi, unghie perse e vesciche.

«È stata la parte della storia riguardante i problemi mentali a farmi accettare il copione» ha raccontato a Collider. «Ho letto molte sceneggiature nel corso degli anni che trattavano i problemi mentali e alcune di loro passavano dall’essere poco lusinghiere all’essere del tutto grossolane e incorrette». Secondo l’attrice il bipolarismo è un tema delicato che ha bisogno del giusto approccio che ha ritrovato completamente in Spinning Out: «Ho visto con quanta onestà è stata scritta la sceneggiatura e so quanto sia importante per le nuove generazioni riuscire a parlare di malattie mentali».

La serie che mette appunto al centro tre donne – una madre affetta da bipolarismo (January Jones) che ha dovuto rinunciare ai suoi sogni per crescere le figlie; Kat (la Scodelario), una ventenne dotata di straordinario talento che teme di diventare come sua madre; e Serena (Willow Shields), la sorella minore e stella in ascesa a cui però manca il talento – punta ad attrarre un pubblico giovanile e ci riesce. Anche attraverso il coraggio della tematica affrontata: i disturbi mentali sono infatti un argomento per certi versi scottante che Spinning Out mette in scena senza peli sulla lingua.

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