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Bonus condizionatori e tende da sole: come chiederli

Con l’arrivo dell’estate i bonus condizionatori e tende da sole possono aiutare a sopportare meglio il caldo. Come funzionano, requisiti e importi dei bonus

Il caldo è arrivato e con le temperature in rialzo si corre ai ripari. Per chi non avesse ancora provveduto, è possibile usufruire di due bonus particolarmente utili in questa stagione: quello per l’acquisto di condizionatori e quello che permette di montare tende da sole con uno “sconto”.

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Ecco come funzionano.

Bonus condizionatori: cos’è e come ottenerlo

Si tratta di un incentivo, confermato dalla legge di Bilancio 2022, che permette di ottenere una detrazione fiscale per l’acquisto di un impianto di condizionamento, con una percentuale di sconto che varia seconda che si ricorra a bonus ristrutturazione e bonus mobili (al 50%) o all’Ecobonus (al 65%). Nello specifico, può essere ottenuto o come sconto diretto al momento dell’acquisto del dispositivo, oppure come rimborso Irpef. In questo caso bisogna indicare le spese sostenute nella dichiarazione dei redditi (modello 730 o modello Redditi persone fisiche) e non è previsto alcun limite di Isee: si otterrà come credito d’imposta che verrà scalato dalle tasse nei 10 anni successivi, oppure si potrà cedere ai soggetti autorizzati, come banche, intermediari finanziari e fornitori. Lo possono chiedere sia i singoli cittadini (e famiglie) sia le imprese.

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La differenza tra bonus mobili ed ecobonus

Nel caso del bonus al 50% (ristrutturazione e acquisto mobili) è necessario che la spesa per l’acquisto del condizionatore sia legata a lavori di ristrutturazione dell’abitazione o a un intervento di manutenzione straordinaria, anche senza ristrutturazione. Attenzione: se si effettuano lavori di ristrutturazione, questi devono essere state iniziati dopo il 1° gennaio dell’anno precedente a quello in cui si acquista il dispositivo. Per esempio, se si acquista il dispositivo nel 2022, gli interventi devono essere iniziati dopo il 1° gennaio del 2021. Sempre in questo primo caso, ricordiamo che non è necessario che il condizionatore sia ad alta efficienza, ma è necessario che permetta la riduzione di fabbisogno energetico dell’immobile o del condominio. La detrazione al 50%, comunque, spetta se si installa un climatizzatore di classe energetica superiore (almeno A+).

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La detrazione del 65%, invece, si può ottenere se il condizionatore o la pompa di calore sono effettuati allo scopo di migliorare l’efficienza energetica, dunque rientrano nell’ambito dell’Ecobonus. Come ha chiarito l’Agenzia delle Entrate, dunque, in quest’ultimo caso la richiesta dovrà essere presentata insieme alla prova e documentazione dell’aumento del livello di efficienza energetica degli edifici già esistenti. Anche in questo caso occorrerà che gli interventi siano successivi al 1° gennaio dell’anno precedente l’acquisto del condizionatore (vedi esempio precedente). Per tutte le domande, comunque, andrà effettuato un pagamento tracciabile, quindi non in contati.

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Chi può fare domanda per il bonus condizionatori, quali impianti e importo

Gli impianti per i quali è previsto lo il bonus sono: climatizzatori a basso consumo energetico, deumidificatori d’aria e pompa di calore.  Chiunque può farne richiesta (sia persona fisica che azienda) purché sia proprietario della casa in cui viene installato il condizionatore, oppure in caso di nuda proprietà, comodato d’uso, affitto nel caso in cui si sostengano le relative spese e ci sia l’accordo col titolare dell’immobile. La domanda per l’incentivo sui condizionatori legato a bonus mobili può essere presentata entro il 31 dicembre 2022, con un tetto massimo di spesa di 10mila euro (nel 2021 erano 10mila). Nel 2023 e 2024 scenderà ulteriormente a 5.000 euro. Se è abbinata all’ecobonus, invece, l’importo massimo detraibile è pari a 46.154 euro in dieci quote annuali.

Il bonus tende da sole

C’è poi anche la possibilità di chiedere l’incentivo per l’acquisto di tende da sole o altre strutture che possano aiutare a schermare e dunque a migliorare anche l’efficientamento energetico: schermature solari (tende mobili, veneziane, tende a rullo o a bracci), tapparelle, persiane, avvolgibili o altre coperture fisse interne o esterne. Consiste in una detrazione d’imposta pari al 50% delle spese totali sostenute, fino a 60.000 euro, per ciascun immobile per cui si fa richiesta. In sostanza la cifra massima detraibile è pari a 30mila euro. Attenzione: esiste anche un altro limite, che consiste nella spesa al metro quadrato, per cui la soglia massima concessa per l’acquisto è di 230 euro/mq per ogni tenda. Sono comprese le spese anche per montaggio o eventuale smontaggio delle tende precedenti. Si può però fare domanda anche su più immobili che appartengano a un unico proprietario, con la cifra massima che non varia ed è intesa per singola abitazione.

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Le modalità per fruirne sono identiche a quelle del bonus condizionatori, quindi sotto forma di sconto diretto in fattura, detrazione IRPEF in 10 anni a rate o cessione del credito d’imposta ad un soggetto terzo. Anche la scadenza è identica, al 31 dicembre 2022 e possono farne richiesta i proprietari di singole unità immobiliari residenziali, senza vincoli di ISEE.

Le tende con l’ecobonus

Il bonus tende da sole rientra nell’Ecobonus, anche se può essere richiesto anche tramite il Superbonus al 110%. In questo caso il requisito necessario è che si effettuino contestualmente i lavori previsti da questo incentivo per la riqualificazione energetica, come lavori d’isolamento termico, sostituzione degli impianti di climatizzazione, riduzione del rischio sismico, ecc. La domanda per il bonus tende 2022 va presentata online all’ENEA, tramite il sito web dell’Agenzia, accedendo all’Area Utenti e trasmettendo la scheda descrittiva dell’intervento, entro 90 giorni dalla data fine dei lavori o di collaudo delle opere.

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