Monferrato colline

Tour gourmet nel Monferrato, tra colline e vigneti

Nel Monferrato le colline sono ricoperte da vigneti che producono etichette di eccellenza. Mentre fai una passeggiata o un giro in bici fermati nelle cantine per degustare un calice di (ottimo) vino. E quando sei stanca ti aspettano le panchine giganti: ti offrono un panorama mozzafiato

C’è un posto in Piemonte che in questa stagione si accende con i colori del foliage, i vigneti sono orlati da boschi e noccioleti e i vignaioli puntano all’eccellenza con piccole produzioni doc e docg di Albugnano, Barbera, Freisa d’Asti e Malvasia di Castelnuovo Don Bosco. È il Basso Monferrato Astigiano, un territorio a mezz’ora di auto da Torino, diventato Patrimonio Unesco nel 2014 ma ancora in gran parte da scoprire.

Monferrato, un panorama extralarge

Per ammirare queste campagne in modo insolito, con il profilo della basilica di Superga e del Monviso all’orizzonte, puoi cercare anche tu le tre panchine giganti della zona. Oggi se ne contano 168 in tutta Italia, immortalate in milioni di post su Instagram con l’hashtag #bigbench (trovi la mappa su bigbenchcommunityproject.org), ma pochi sanno che la prima fu realizzata 11 anni fa proprio nelle Langhe dal designer americano Chris Bangle. E c’è chi arriva fin qui solo per scattarsi un selfie sulla panchina rossa e gialla di Aramengo o su quelle verdi di Passerano Marmorito e di Castelnuovo Don Bosco. Tutte in bellissimi punti panoramici, offrono il pretesto per soste piacevoli lungo i tanti itinerari che puoi percorrere anche in bicicletta, meglio se elettrica, perché da queste parti le salite sono ripide e bisogna essere allenati.

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I trekking passano dalle cantine

Fin dall’antichità queste colline erano percorse anche dai pellegrini che da Superga raggiungevano il Sacro Monte di Crea. Oggi lo stesso cammino è stato riproposto dal Cai con un tracciato di 70 km da dividere almeno in due giorni (caiasti.it). Per escursioni in giornata puoi sceglierne una tappa o partire da Albugnano e compiere un itinerario ad anello di 15 km, che passa dalla panchina n. 90 e raggiunge Aramengo, dove visiti l’incredibile bottega della famiglia Nicola. È il più importante laboratorio di restauro in Italia (e il secondo nel mondo), che dal 1947 riporta allo splendore i tesori dei musei più famosi, come quello Egizio di Torino (su prenotazione, nicolarestauri.org).

Un altro itinerario da percorrere a piedi o in sella inizia dalla Tenuta Tamburnin, a due passi dalla panchina gigante numero 38 di Castelnuovo Don Bosco. Da qui prosegui per 10 km in direzione della casa natale, che si può visitare, e del santuario di Giovanni Bosco prima di ritornare alla tenuta e goderti una degustazione di vini nella suggestiva cantina settecentesca. Da Tamburnin puoi assaggiare anche l’Albugnano 549 (www.albugnano549.it) perché è fra le 14 aziende agricole della zona che si sono riunite in un nuovo consorzio con un disciplinare più ambizioso rispetto a quello dell’Albugnano doc. Quest’anno, dopo il riposo in cantina di almeno 18 mesi in legno e 6 mesi in bottiglia, si stappano le prime 10mila bottiglie.

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Sotto Natale c’è un grande presepe

Ogni percorso del Basso Monferrato Astigiano offre i piaceri della tavola contadina. La prima tappa è a Ca’ Mariuccia: i proprietari, Angela e Andrea Pirollo, hanno abbandonato le carriere nella pubblicità e nel packaging di lusso per specializzarsi in ricerca agroecologica e offrire una gustosa cucina tradizionale. Da loro è possibile vedere una mandria di vacche Highlander, una famiglia di alpaca e cavalli e asini salvati da situazioni difficili. Anche i Pirollo aderiscono al consorzio dell’Albugnano 549, come la vicina azienda agricola Alle Tre Colline, guidata dalla famiglia Carossa da tre generazioni. Oltre a gustare la cucina casalinga della padrona di casa Cristina, qui si visita la splendida abbazia romanica di Vezzolano. Sotto Natale, nella foresteria, è esposto il presepe con le miniature dell’artista Anna Rosa Nicola (vezzolano.it) e per l’Immacolata ad Albugnano arrivano le casette del mercatino artigianale.


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I ristoranti

● L’agriturismo Pianfiorito della famiglia Binello si estende su 80 ettari con uno splendido panorama. Qui si mangiano piatti a base di carni bovine di razza piemontese allevate in proprio (tel. 0119920665, loc. Santo Stefano, Albugnano).
● Si chiama AllAsilo. Cucina cultura persone ed è l’accogliente osteria di Ca’ Mariuccia con cucina tipica a pranzo e nei weekend anche a cena (tel. 351 9700297, piazza Pietro Mosso, Cerreto d’Asti).

Le cantine

● In attesa dell’imminente inaugurazione della nuova cantina sociale ad Albugnano, da Terre dei Santi a Castelnuovo Don Bosco trovi le etichette di 150 produttori locali (terredeisanti.it).
● Orietta Perotto è fisioterapista di professione e viticultrice per passione. La sua Cantina vanta il vigneto di Albugnano 549 che si trova alla quota più elevata. Aperitivi e cene in vigna su prenotazione (oriettaperotto.com).

Gli alberghi

● Ad Albugnano Ca’ Mariuccia ha 3 camere e noleggia biciclette (da 90 la doppia con colazione, camariuccia.it).
● In posizione strategica lungo l’itinerario che collega la basilica di Superga con il Santuario di Crea, Alle Tre Colline offre 6 camere (doppia con colazione da 90 euro, alletrecolline.com).
● La Tenuta Tamburnin fa degustazioni in cantina, noleggia e-bike e ha 4 camere (doppia da 100 euro, tamburnin.it).

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