
Dopo un secolo impegnato a far conoscere l'olio extravergine d'oliva all'Italia, Monini guarda al futuro. I prossimi dieci anni saranno cruciali per l’azienda che nel 2020 festeggia i suoi primi 100 anni di storia presentando e dando l’avvio a un completo Piano di Sostenibilità per il decennio 2020-2030. Davanti a un anniversario così importante, Maria Flora e Zefferino Monini, terza generazione della famiglia, hanno quindi scelto di investire sul futuro di chi domani abiterà il Pianeta, mettendo in campo progetti concreti che spaziano dall’ambiente alla qualità, dall’educazione alimentare alla promozione di uno stile di vita sano.

La famiglia italiana dell'olio
Nel 1920 Zefferino Monini avvia a Spoleto una piccola impresa di vendita e distribuzione di oli e salumi. Sesto di otto figli di una famiglia contadina, aveva alle spalle una gavetta da garzone e una faticosa esperienza nella gestione della cucina durante il servizio militare. La prima svolta arriva dieci anni dopo, nel 1930, quando vede la luce la Zefferino Monini Olio di Oliva, un’avventura imprenditoriale destinata a cambiare le abitudini alimentari dell’Italia intera.
La società comincia subito a espandersi: l’extravergine, da prodotto di nicchia per pochi intenditori del territorio, valica i confini umbri, creando un vero e proprio mercato nazionale. Per Zefferino Monini al centro di tutto ci sono l’amore e la passione per il proprio lavoro, accanto alla “magnifica ossessione” per la qualità. Dopo le difficoltà della Seconda Guerra Mondiale, i figli Nello, Giuseppe e Paolo portano nuova linfa all'impresa durante il boom economico.
Sono gli anni della conquista del Mercurio d'Oro e il passaggio da s.a.s. a S.p.A. I dipendenti salgono a 60 per un fatturato di 60 miliardi di lire e l’azienda comincia a superare anche i confini nazionali. Oggi il nipote del fondatore, che porta il suo stesso nome, e la sorella Maria Flora progettano il futuro, ma forti dei risultati ottenuti - l'azienda è presente in 66 Paesi del mondo, conta su un fatturato da 144 milioni di euro, con 138 dipendenti e oltre 30 milioni di litri d'olio prodotti, di cui l'87% extravergine – possono dichiarare: «Se oggi dovessimo rifare tutto, cambieremmo ben poco di quel che abbiamo fatto ieri».

Sostenibilità in campo, dentro la bottiglia, sulla tua tavola
Ma il presente chiede una riflessione sul mondo come lo conoscevamo prima. Lavorare la terra e fare olio come cento anni fa oggi è impossibile: il pianeta ci chiede un cambio di rotta, verso pratiche e prodotti più sostenibili. La risposta di Monini a questo imperativo sta tutto nel Piano di Sostenibilità 2020-2030, con cui l'azienda s’impegna a implementare cambiamenti cruciali su questo fronte e cambiare il suo volto nel decennio che si è appena aperto.
Le sfide che Monini si prepara ad affrontare nei prossimi dieci anni sono numerose. L'intero settore alimentare dovrà cambiare, a partire dalla catena produttiva per arrivare alla qualità dei prodotti che arrivano sugli scaffali dei supermercati. Gli effetti saranno percepiti sull'economia del comparto oleario e sulla stessa cultura dell'olio: sempre più persone lo compreranno solo se fatto bene e sostenibile, perché ne conosceranno tutte le valenze.

Il Piano di Sostenibilità Monini va ad agire su tre fronti: in campo, dentro la bottiglia, sulla tua tavola. La terra è il punto di partenza da cui muovere per scrivere una storia agricola nuova, più green ed efficiente. Per farlo, Monini si è posta l’obiettivo di arrivare – entro il 2030 - a un milione di olivi messi a dimora nelle regioni italiane più vocate all’olivicoltura. Ciò permetterà di catturare 50 mila tonnellate di CO2 nell'atmosfera, pari alle emissioni medie di 25 mila automobili. Ma non solo: gli olivi saranno allevati con un sistema integrato e biologico e verranno adottati sistemi di irrigazione ad alta tecnologia per ottimizzare i consumi di acqua, inclusa – dove possibile – l’irrigazione goccia a goccia, per evitare ogni spreco di risorsa. Inoltre, tutti i sottoprodotti della lavorazione saranno trasformati in bioenergie e compost per nutrire il terreno.
Cambierà anche ciò che c'è dentro la bottiglia. Oltre a garantire la qualità di sempre, ci sarà una tracciabilità dei prodotti sempre più puntuale anche grazie alla tecnologia blockchain. Entro il 2030 tutti i prodotti Monini di origine italiana avranno la certificazione di qualità superiore CEQ-Consorzio Extravergine di Qualità. Cambierà anche la confezione, sempre più leggera, ecologica, realizzata con materiali 100% riciclati.
Sostenibilità significa inoltre sfruttare tutte le potenzialità di un vero e proprio superfood quale l'olio extravergine d'oliva. Per questo Monini finanzierà progetti a lungo termine di sostegno alla ricerca scientifica in merito alle proprietà nutraceutiche di questo alimento. L'impegno sarà rispettato per i prossimi dieci anni. Ma il Piano sarebbe incompleto senza la formazione delle prossime generazioni. Monini si impegna ad educare un milione di studenti in 14 mila scuole italiane, francesi e polacche a uno stile di vita sano, equilibrato e sportivo. Professoresse d'eccezione le olivette animate Mo' e Nini, da anni impegnate a raccontare ai ragazzi come nasce l'olio extravergine d'oliva. I consumatori di domani sapranno quali sono le cose buone e giuste da mettere in tavola.
Monini, da cento anni una “spremuta di olive”
Tutte le tappe, la storia e i valori di Monini sono leggibili in ogni bottiglia di olio extravergine di oliva prodotta. Nessun compromesso è accettato quando si tratta di dare vita all'extravergine Classico e al Granfruttato Monini.

Pensato per arricchire sughi, salse, arrosti e contorni, il Classico Monini è un pregiato olio extravergine ottenuto solo con olive raccolte al giusto grado di maturazione e lavorate entro ventiquattro ore. Le tonalità verdi, con venature e riflessi dorati, anticipano le straordinarie qualità organolettiche del prodotto. I profumi raccontano di prati erbosi tagliati di fresco. Altamente digeribile, è perfetto consumato a crudo su una bruschetta.
Il Granfruttato Monini è la bottiglia in cui si concentra tutta l'arte olearia dell'azienda spoletina. Per questo extravergine si usa solo olio 100% italiano e prodotto con olive raccolte in leggero anticipo di maturazione. Il risultato? Un prodotto intenso, elegante, decisamente profumato. Anche questo olio dà il massimo se usato a crudo, su piatti di carne, pesce e verdura.
«Vogliamo guardare al futuro sicuri di aver attraversato questo secolo con fiducia e competenza, sempre fedeli alla nostra filosofia: non togliere nulla alla natura e al territorio». Così Maria Floria e Zefferino Monini guardano a una nuova epoca dell'azienda, ancora più green, più attenta all'ambiente e più innamorata della sua qualità.
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