10 chili per uno zaino di scuola? Troppo!

Lo zaino di scuola arriva a pesare fino a 10 chili, troppo. Per evitare problemi dovrebbe pesare meno della metà. La buona notizia però è che lo zaino non è causa di scoliosi

Ricomincia la scuola e tornano i soliti problemi, come il peso delle cartelle e zaini, aumentato dal fatto che, per le normative anti-Covid, non si possono più lasciare i libri in classe. Ma quanto può arrivare a pesare una borsa sulle spalle dei nostri figli? Purtroppo spesso si aggira sui 10 chili: troppo, secondo gli esperti.

Il peso massimo di uno zaino

A indicare con chiarezza quando dovrebbero pesare zaini e cartelle sono gli esperti ortopedia pediatrica, che mettono in guardia da un eccesso di carico che può indurre o aggravare posture scorrette: «Il carico ideale non dovrebbe superare il 10% del peso corporeo del ragazzo o della ragazza, così come dei bambini. Se prendiamo come esempio un adolescente, il cui peso si aggira intorno ai 40 o 50 chili, significa che uno zaino non dovrebbe andare oltre i 4 o 5 chili» spiega Leonardo Oggiano, dirigente medico di Ortopedia dell’Ospedale Pediatrico Bambin Gesù. «Sappiamo, però, che mediamente si va oltre questo peso. La raccomandazione è comunque di non superare i 10 chili, tenendo in considerazione anche il tempo in cui si tiene lo zaino in spalla e il modo in cui lo si porta» aggiunge l’esperto.

Lo zaino non causa scoliosi

Spesso, infatti, anche la modalità può influire nel creare posture scorrette. Soprattutto le adolescenti o pre-adolescenti, preferiscono portare lo zaino su una spalla sola, oppure scelgono borse monospalla capienti: che conseguenze ha? «Va fatta una premessa: il trasporto su una spalla causa atteggiamenti scorretti, che hanno conseguenze per la schiena, ma non per la colonna vertebrale, come invece si è portati a credere. Insomma, non sono causa di per sé della scoliosi, quindi della curvatura della colonna, che invece dipende da altri fattori – chiarisce l’esperto ortopedico – Un peso eccessivo, però, può portare a piegarsi in avanti o di lato, a seconda se porta lo zaino su due spalle o una sola».

La postura si può sempre correggere

«La cosa più importante da sapere è che questi atteggiamenti non generano la patologia della scoliosi, che appunto riguarda la colonna che si altera per motivi diversi, non sempre noti e spesso legati alla crescita. Per questo problema l’intervento varia a seconda dei casi, mentre la postura non corretta può sempre essere reversibile con una rieducazione: sia la postura asimmetrica, sia le spalle chiuse (l’atteggiamento cifoide) non sono permanenti se vengono corrette. ,Però è sempre meglio portare i pesi su sue spalle, per evitare dolori o contratture dorsali».

La durata del tragitto

È importante anche la durata del percorso che si copre con un peso sulle spalle: «In genere è limitata, quindi non bisogna preoccuparsi. Diciamo che finché si tratta di 15, massimo 20 minuti, non si corrono rischi. Di sicuro anche il modello di zaino può aiutare» dice l’ortopedico.

Il modello da preferire

Oltre a caricarsi il meno possibile e per il minor tempo possibile, è utile anche scegliere uno zaino ben strutturato o che diventa trolley: «Può essere un’alternativa anche se spesso si finisce comunque per portarlo a spalla per fare i gradini. Purtroppo però gli adolescenti lo rifiutano per moda» dice Oggiano.

Le ragazze sono più colpite da scoliosi

Anche se non è colpa della cartella, bisogna sottolineare che la scoliosi colpisce soprattutto le femmine: «Le ragazzine soffrono di problemi della colonna vertebrale con un’incidenza molto superiore: ogni 4 femmine, solo un maschio sviluppa scoliosi. Il rapporto, in caso di forme più gravi, arriva a 9 a 1. Il motivo non è noto: sono stati condotti molti studi senza arrivare a conclusioni certe. Un’ipotesi è che dipenda dai cambiamenti ormonali» conclude l’esperto.

Resta la considerazione che un’alternativa al peso dei libri cartacei, ancora poco sfruttata, è rappresentata da quelli digitali, scaricabili a casa e che permetterebbero di evitare di portare i volumi avanti e indietro. La Dad ha aumentato il ricorso a questa didattica digitale, ma forse non ancora a sufficienza.  

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