
Siamo tornati in Centro Italia a un mese da quella notte di agosto che si è portata via interi paesi e 297 vite. Per un anno rimarremo qui. Raccoglieremo le storie e le speranze delle popolazioni dell’Appennino. Resteremo al loro fianco nel primo inverno dopo il sisma, il più duro
L’asfalto non c’è più, ci si muove in precario equilibrio sui cumuli di detriti che hanno invaso ogni angolo delle strade e reso indistinguibili le piazze, gli incroci e quel che resta dei palazzi. A un mese dal terremoto Amatrice è così. Il silenzio è rotto solo dalle voci dei Vigili del fuoco e dai rumori delle scavatrici. Qui non c’è più nulla ma è qui che la gente dell’Appennino vuole tornare a vivere. Ogni settimana racconteremo cosa succede nei 30 paesi del terremoto. Per un anno li vedremo cambiare e, speriamo, rinascere.
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