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Cos’è il coding: la lingua universale ai tempi di internet

Per coding si intende il linguaggio di programmazione. Ogni anno la Code Week ha l'obiettivo di insegnarlo a tutti, grazie al supporto di esperti e aziende importanti

Ti è mai capitato di viaggiare in un posto lontano e non riuscire a comunicare con la gente del posto perché non conosci la lingua? Muoversi nel mondo della rete e delle piattaforme digitali senza sapere nulla di coding può avere lo stesso effetto destabilizzante.

Coding: di cosa si tratta?

Per coding si intende il linguaggio di programmazione, ovvero quell’insieme di codici che consente a tutto ciò che è digitale di funzionare. La prima volta che questo termine è apparso in Italia era il 2013 e già un anno dopo era entrato nelle scuole diventando una vera e propria materia di studio.

Non esiste un solo linguaggio, ma ce ne sono molteplici a seconda delle funzioni. Secondo la classifica stilata da TIOBE, i linguaggi più popolari al momento sono Python, C, C++ e Java (classifica aggiornata ad ottobre 2023). Ognuno di questi linguaggi ha delle specificità, ma solitamente seguono delle logiche comuni che permettono a chi diventa famigliare con una tipologia di impararne facilmente anche le altre – da qui l’uso corrente di coding come termine unico al singolare.

Ma perché è così importante conoscere il linguaggio computazionale? La risposta ce l’ha data il team di Apple durante il briefing organizzato lo scorso 12 ottobre in occasione della EU Code Week.

Coding: sapere è potere

In un mondo sempre più digitalizzato, siamo costretti ad avere un rapporto stretto con la tecnologia, indipendentemente dalla nostra area di competenza. Conoscere il linguaggio informatico permette non solo di sviluppare pensiero computazionale (ovvero la capacità di pensiero che consente di risolvere problemi complessi utilizzando strumenti dell’informatica), ma anche di avere il potere di cambiare la realtà (digitale) che conosciamo.

«L’istruzione può essere una grande forza per creare uguaglianza». Ha detto Susan Prescott, vice presidentessa dell’area Educazione ed Enterprise Product Marketing di Apple. Se la realtà è sempre più una meta-realtà, il coding diventa un linguaggio ancora più universale dell’inglese, ancora più potente. «Il coding è una forma di alfabetizzazione essenziale oggi: imparare a programmare e a sviluppare app contribuisce a costruire la fiducia in sé stessi e a sviluppare capacità di problem solving» continua Susan. «Aiuta anche a preparare i più giovani per il futuro, indipendentemente dalla carriera che sceglieranno di intraprendere».

Code Week 2023

L’alfabetizzazione digitale è infatti al centro dei progetti europei che mirano a rendere i cittadini sempre più indipendenti. Ecco perché a partire dal 2013 la Commissione Europea ha ideato la EU Code Week: un’iniziativa che mira a portare il coding e l’alfabetizzazione digitale a tutti in modo divertente e coinvolgente.

Quest’anno l’iniziativa si svolge dal 7 al 22 ottobre e siamo tra i paesi che ogni anno partecipano con più entusiasmo: l’edizione del 2023 prevede infatti oltre 2000 attività in tutta Italia. L’obiettivo del progetto è rendere tutti – dagli anziani ai bambini – il più possibile famigliari con il linguaggio informatico e dunque le attività proposte sono variegate e adatte a pubblici di vario tipo.

Apple e coding: l’impegno per l’educazione

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Apple

L’azienda leader dell’high tech Apple è uno dei più importanti sostenitori della Code Week. L’azienda è nata proprio con l’obiettivo di supportare l’educazione, per rendere lo studio più semplice e l’insegnamento più interattivo. Questa linea oggi porta Apple a creare alcuni dei dispositivi più avanzati e a sostenere insegnanti e scuola nel duro compito di preparare una nuova generazione al mondo del lavoro.

Today at Apple: il coding per tutti

Oggi giorno negli Apple Store è possibile partecipare a workshop gratuiti tenuti da esperti per chi desidera imparare a programmare. In occasione della settimana dedicata al coding, le sessioni saranno più numerose e specifiche. Tutti possono partecipare: è possibile portare il proprio dispositivo oppure richiederne uno direttamente sul posto e si può partecipare in gruppo portando amici o compagni di classe. Per consentire un’accessibilità maggiore, queste sessioni sono disponibili anche online.

I progetti “Everyone can code” per gli insegnanti

Per l’insegnamento, Apple mette a disposizione progetti intitolati “Everyone can code” (“Programmare è per tutti”). L’obiettivo è quello di introdurre all’uso delle applicazioni che consentono di programmare con il linguaggio Swift, ovvero un linguaggio di programmazione per lo sviluppo di app semplice da usare e open source (ovvero accessibile gratuitamente). Non è necessario essere un insegnante di informatica per utilizzare i progetti: sono pensati per qualsiasi materia e funzionano benissimo anche per le attività extra scolastiche.

Apple Swift playgrounds per gli studenti

Per supportare chi studia, Apple ha pensato a Swift Playgrounds, un’app gratuita accessibile a tutti su iPad e Mac, che consente di creare codici facilmente. Sull’app è possibile partire dalla prima riga di codice e arrivare infine alla pubblicazione su App Store. Per rimarcare il suo impegno per un insegnamento che non rinuncia a valorizzare creatività e intrattenimento, l’azienda ha inoltre sostenuto hackathon in Irlanda, Italia, Grecia e in altri paesi, dando ai giovani con una certa esperienza l’opportunità di lavorare a progetti e di ricevere un feedback da parte di una giuria di esperti.

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