Love Story: il film più romantico compie 50 anni

  • 03 12 2020
Mezzo secolo dopo l'uscita dell'iconico film, Ryan O'Neal e Ali MacGraw si ritrovano per festeggiare l'anniversario e ammettono che quella chimica tra di loro non è mai svanita

«Amare significa non dover mai dire mi dispiace». Una frase che, se ci pensate bene, ha poco senso, ma che ha fatto la storia del cinema tanto quanto «Domani è un altro giorno» e «Nessuno può mettere Baby in un angolo». A pronunciarla una commossa Jenny che tra le lacrime lo sussurra a Oliver. Era il 6 dicembre del 1970 quando Ryan O’Neal e Ali MacGraw portavano al cinema una delle pellicole considerata tra le più romantiche di sempre. Oggi, mezzo secolo dopo, proprio per festeggiare questo compleanno speciale, i due attori si sono ritrovati per una reunion d’oro e hanno ammesso che, nonostante l’età anagrafica (79 lui e 81 strepitosi lei) e i 50 anni trascorsi, «La chimica tra di noi è la stessa che c’era sul set».

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Love Story, diretto da Erich Segal – ha anche scritto il best seller che lo ha fatto conoscere al grande pubblico – racconta come un ricco studente della Ivy League di Harvard, Oliver, si innamori perdutamente di una ragazza di diversa estrazione sociale, Jenny, prima che la tragedia li colpisca irrimediabilmente con la malattia e la morte di lei (ci permettiamo di spoilerare il finale perché crediamo non ci sia nessuno che ancora non ha visto, almeno una volta, questo film). Lui è il classico biondo rampollo dell’alta società. Bello, atletico e sbruffone a sufficienza. Lei è invece la figlia di un panettiere. Bellissima, combattiva e dalla lingua tagliente. L’amore è immediato e totale ma osteggiato dal padre di Oliver che lo taglia fuori non solo dalla sua vita ma anche dal suo patrimonio. Ma quando Jenny si ammala, Oliver è costretto a ingoiare l’orgoglio e andare a chiedere aiuto proprio al padre…

Nel 1970, quella che inizialmente era stata considerata semplicemente una storia “strappalacrime” ha invece incassato più di 130 milioni di dollari in tutto il mondo, salvando la Paramount Pictures dal collasso finanziario. Un successo confermato anche da 7 nomination: Miglior film, Migliore regia, Miglior attore protagonista, Miglior attrice protagonista, Miglior attore non protagonista, Migliore sceneggiatura originale e Miglior Colonna sonora. Ed è proprio con il brano Where Do I Begin? di Andy Williams cantato da Francis Lai che ha vinto la statuetta nella notte degli Oscar del 1971.

Love Story ha trasformato Ali MacGraw e Ryan O’Neal in due star internazionali dalla sera alla mattina. Entrambi erano “novellini” a Hollywood quando il film è uscito nelle sale. La MacGraw stava cercando il progetto giusto quando è arrivata la sceneggiatura: «Love Story mi ha colta alla sprovvista. Ho pianto e ho pensato di essere pazza». Ma ha voluto quel ruolo con tutte le sue forze tanto da convincere il futuro marito, il produttore Robert Evans, ad assegnarle la parte. O’Neal invece è stato scelto solo perché durante il provino (sostenuto da oltre 800 candidati!) ha dimostrato di baciare divinamente e di avere un’intesa speciale con la protagonista femminile.

Forse non ci crederete, ma ancora oggi, a 50 anni di distanza, l’Università di Harvard organizza una proiezione annuale per le matricole del primo anno. «È un po’ come The Rocky Horror Picture Show, dove il pubblico grida “Amare significa non dover mai dire mi dispiace” davanti allo schermo insieme a me», scherza Ali MacGraw che ha realmente studiato ad Harvard.

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