Studente in classe mentre scrive

Scrivere per crescere: 10 motivi per cui aiuta a “diventare grandi”

  • 26 09 2019

Sono tre gli ingredienti della nuova edizione del concorso Scrittori di Classe, promosso da Conad nelle scuole di tutta Italia: passione per la scrittura, lavoro di gruppo e umorismo!

Pensi che per scrivere sia necessario un talento speciale? Sbagliato! A volte persino essere una schiappa serve, come ci insegna Greg Heffley, il protagonista del famoso romanzo umoristico Diario di una schiappa. Per lui scrivere è un modo per affrontare le piccole difficoltà e disavventure quotidiane, trovare uno spunto comico anche quando le cose vanno male e non solo… Mentre i pensieri viaggiano dalla nostra testa a un foglio (che sia di carta o virtuale!) noi impariamo a gestire le difficoltà, lasciamo che le domande emergano in superficie e mettiamo per iscritto le paure, i momenti no, le piccole e le grandi disavventure. Ecco 10 motivi per cui scrivere aiuta a diventare grandi.

Scrivere bene significa pensare bene, fin da bambini

  1. Scrivere significa dedicare tempo a te stesso, per riflettere su ciò che hai fatto nella giornata, fare le tue considerazioni e a volte anche decidere ciò che vuoi cambiare e come migliorare le cose. 
  2. Quando scrivi utilizzando una biro e un quaderno puoi farlo ovunque e puoi aggiungere al bianco e nero di base dei colori: linee di pennarello, tratti di evidenziatore, disegni, adesivi. Perché non dare al tuo resoconto un personale tocco? Creare una pagina scritta dando forma ai tuoi pensieri è uno sfogo creativo.
  3. Scrivere stimola la memoria, migliora la concentrazione e… allena a scrivere! Come per i temi in classe non è solo questione di grammatica: si tratta di imparare a comunicare ciò che senti veramente, le tue emozioni e quello che consideri importante. La scrittura ti aiuta a trovare una connessione con il cuore.
  4. Quando inizi a scrivere focalizza un evento che ti ha colpito. A volte mettere per iscritto ciò che hai provato trasforma le difficoltà in spunti creativi. Guardati dall’esterno, non aver paura di ammettere quanto ti sei sentito spaventato o imbarazzato: è il primo passo per dare carattere alla tua storia.
  5. A distanza di tempo ricordati di… rileggere quello che hai scritto! Sembra impossibile che proprio tu abbia scritto quelle cose, vero? Questo è il magico potere della scrittura. Con il senno di poi tutto si ridimensiona, perché impari a vedere ciò che accade in prospettiva
  6. Quali sono i tuoi sogni? Chiudi gli occhi, lascia correre l’immaginazione e poi… scrivi, disegna, permetti alla fantasia di esplodere. Usa tutti gli strumenti che conosci: le nuove ricerche scientifiche spiegano che il cervello ragiona per immagini. Scrivere ti aiuta a riconoscere ciò che per te è davvero importante e dargli forma.
  7. La prima persona per cui scrivi sei tu. Sei tu che ascolti. Parola dopo parola, mentre scegli le lettere con cui dare forma ai pensieri ascolti ciò che stai raccontando. Tu sei il tuo primo lettore e scrivere ti aiuta a conoscere meglio ciò che pensi. Analizzando gli eventi ciò che diventa più acuta è la tua capacità di osservazione, il pensiero critico, l’empatia.
  8. Oggi mi sono sentito malissimo per… l’imbarazzo, la paura, la vergogna: a chi non è mai capitato? È il momento di dirlo o meglio di scriverlo! Fingere che non sia mai accaduto è un po’ come nascondere la polvere sotto a un tappeto. Affronta la tempesta di emozioni, puoi farcela. Ammettere la verità è disarmante e fa sentire più leggeri. Soprattutto quando impariamo a sorridere a noi stessi, anche nelle disavventure.
  9. Scrivere aumenta la fiducia ed esercita alla resilienza perché ti aiuta a vedere con altri occhi il tuo comportamento, stimola la riflessione e costituisce un’ispirazione per imparare a trarre una lezione da ciò che è accaduto. Che cosa ho imparato oggi? Ecco il segreto per trasformare una disavventura in un’avventura da ricordare.
  10. Quando scrivi racconta ciò che non è andato e… non dimenticare di aggiungere il risvolto nascosto. Certe volte trovare il lato positivo è davvero difficile, eppure ci sono dettagli, piccolissimi, capaci di far entrare un raggio di sole anche nella più buia delle giornate. È da quel raggio di sole che può nascere l’arcobaleno.

La letteratura per l’infanzia insegna ai ragazzi la resilienza

Conosci Greg? Il protagonista del Diario di una Schiappa è un personaggio inventato dallo scrittore statunitense Jeff Kinney. Cresciuto nel Maryland, lo scrittore nei primi anni Novanta inventa quella che all’inizio è semplicemente una striscia per il giornale della scuola: un’idea destinata ad avere fortuna perché Diario di una schiappa venderà oltre 200 milioni di copie in tutto il mondo e sarà tradotto in 62 lingue e dialetti (esiste persino in napoletano). 

Che cosa rende speciale Greg Heffley? È uno di noi: un undicenne alle prese con la scuola e con la famiglia, con un fratellino da sempre coccolatissimo e un fratellone maggiore che non gli fa mancare qualche sopruso. Ma il fatto è che Greg ha un diario, o come ama definirlo, un “giornale di bordo“. Su queste pagine la vita familiare e scolastica di Greg si trasforma in un’avventura ironica in cui ridere di se stessi e del mondo. La lezione di questa storia? L’umorismo si può imparare e rappresenta uno degli strumenti fondamentali in grado di favorire la resilienza

La parola resilienza indica la capacità di riprendersi da un trauma, rialzarsi da una caduta: far fronte alle difficoltà che inevitabilmente la vita ci pone. Utilizzata in psicologia, oggi viene applicata anche ai contesti sociali ed economici perché in fondo riguarda un’attitudine connessa alla forza dell’esistenza. Quante volte i protagonisti della letteratura ci hanno insegnato a non cedere alla difficoltà? Fin dall’antichità le fiabe e i grandi miti, storie destinate ai piccoli e ai grandi, hanno educato le nuove generazioni all’arte del vivere, un’arte fatta di coraggio, resistenza, un pizzico di buon umore (a volte tantissimo), una buona dose di ironia e persino un po’ di sopportazione.

A proposito, quand’è l’ultima volta che ti sei comportato da schiappa o sei stato protagonista di un incidente che si è trasformato in un momento di comicità? È il momento di esorcizzare l’accaduto! Insieme alla tua classe puoi partecipare al concorso letterario Scrittori di Classe, promosso da Conad. Partecipare è facilissimo. 

Gli insegnanti possono registrare le classi sul sito insiemeperlascuola.conad.it entro il 18 novembre 2019. Basterà scegliere uno dei 6 temi proposti e scrivere un racconto breve umoristico da caricare sul sito entro il 18 novembre 2019, nel frattempo dovrai valutare con i tuoi compagni almeno 3 racconti scritti da altre classi. Il progetto si concluderà il 30 novembre 2019. Per ogni tema saranno selezionati 4 lavori vincitori, per un totale di 24 classi vincitrici. In premio tanti buoni per il catalogo Insieme per la Scuola 2020 e la soddisfazione di vedere il proprio lavoro trasformato in un vero libro!

Greg, protagonista del Diario di una Schiappa, costituirà l’ispirazione per la realizzazione di un laboratorio di scrittura sulla resilienza e offrirà uno spunto di riflessione per trasformare la resilienza in un progetto di vita quotidiano. Oltre ai premi destinati ai vincitori, per chi parteciperà sarà possibile usufruire di un kit didattico e strumenti di supporto come video interattivi da utilizzare in classe. Segui il progetto anche su Facebook.

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