Mia Martini

I vincitori mancati di Sanremo: ecco chi sono

Da Mia Martini a Celentano, da Vasco Rossi a Toto Cutugno: ecco i big che hanno sfornato brani epici al Festival di Sanremo ma non hanno vinto

Non sempre le canzoni che hanno trionfato al Festival sono entrate nella storia della musica, anzi, molte di loro sono cadute ben presto nel dimenticatoio e dopo l’iniziale successo le abbiamo pressoché scordate. Altri brani, al contrario, sono stati quasi ignorati dalle giurie dei vari Sanremo ma, per la loro potenza espressiva, sono entrati nella storia della musica. Ecco chi sono i vincitori mancati del Festival di Sanremo.

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I vincitori mancati del Festival di Sanremo, l’eterno (in)successo di Mia Martini

Potente, raffinata, di tutt’altra categoria: la voce di Mimì resta una perla rara nel panorama musicale. Troppo poco apprezzata, bistrattata, esclusa, emarginata: Mia Martini aveva una sensibilità unica e una voce incredibile. Il suo ricordo resta indelebile e lo stesso vale per le sue canzoni, apprezzate più oggi e meno un tempo. È il caso di “Almeno tu nell’universo”, che nel 1989 si fermò al nono posto al Festival di Sanremo.

Mia Martini

Adriano Celentano e il ragazzo della Via Gluck

“Questa è la storia di uno di noi…” che si chiama Adriano Celentano. 200 milioni di dischi venduti in tutto il mondo, 5 Festival di Sanremo, 40 film, oltre 15 programmi tv. La carriera del “molleggiato” è fatta di successi, provocazioni e non poche polemiche. Ma a parlare sono sempre state le sue canzoni, portavoce di messaggi innovativi, moderni, pionieristici. È stato definito dai giornali il “divo del rock’n’roll italiano”, eppure alcune delle sue canzoni più famose (e più belle) alla cerimonia sanremese non hanno fatto faville.

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“Il ragazzo della Via Gluck” è una delle canzoni di Adriano Celentano che conoscono proprio tutti. Confessatelo, anche voi la sapete a memoria. Tuttavia, al Festival di Sanremo del 1966, non arrivò neanche nella rosa finale.

Adriano Celentano

Vasco Rossi, una vita spericolata e… poco successo al Festival di Sanremo

70 anni di vita spericolata, alti e bassi, una carriera tappezzata di grandi successi. Ma il Festival di Sanremo a Vasco Rossi, si sa, ha portato poca fortuna. Nel 1983 ha presentato sul palco dell’Ariston “Vita spericolata”: oggi un brano da cantare a squarciagola, ma all’epoca si fermò in penultima posizione. Vasco resta sicuramente uno dei vincitori mancati di Sanremo.

Vasco Rossi

Al Bano e Romina Power, che nostalgia canaglia!

Sono stati una coppia nella vita e negli ultimi anni sono tornati a portare la loro musica in Italia e nel mondo, restando l’uno accanto all’altra. I più grandi successi dei due ex coniugi sono famosi tra grandi e piccoli, eppure non sempre hanno conquistato il pubblico di Sanremo.  Nel 1987, “Nostalgia canaglia” di Al Bano e Romina Power si ferma al quinto posto.

Romina Power e Albano Carrisi

Toto Cutugno, l’italiano famoso nel mondo

“L’Italiano” è indubbiamente uno dei brani più famosi nel mondo. Il merito è di Toto Cutugno, che con la semplicità della sua chitarra ha composto accordi intramontabili. E così il suo celebre brano ha fatto successo in patria e ha varcato i confini nazionali, incarnando l’italianità più pura.

Il suo successo prosegue ancora oggi, eppure al Festival di Sanremo non tutto filò liscio. Nel 1983 rimase quinto in classifica.

Toto Cutugno

Rino Gaetano e la sua “Gianna”

È meglio portarsi a casa il premio o dare vita a canzoni immortali, capaci di sopravvivere alle mode? Il dilemma resta, ma è certo che alcuni brani hanno bisogno di maturare, di farsi conoscere con calma, di entrare nella memoria (e nelle orecchie) della gente, per poi non andarsene mai più.

Raggiunse il podio, ma non senza polemica: correva l’anno 1978 e “Gianna”, di Rino Gaetano, si posizionò al terzo posto, ma l’artista fu travolto dalle critiche per aver pronunciato per la prima volta la parola “sesso”.

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Chi ha vinto ed è entrato subito nella storia

Se nei casi citati sopra, i brani hanno resistito all’iniziale “insuccesso” sanremese per diventare solo successivamente quasi degli inni, sicuramente più numerose sono le canzoni che hanno vinto la kermesse diventate subito quasi dei tormentoni e rimaste nell’orecchio per generazioni. “Vola colomba”, dell’eterna Nilla Pizzi, la cantavano le nostre mamme e le nostre nonne, ma ancora adoriamo intonare il suo ritornello. “Nel blu dipinto di blu”, il celeberrimo brano di Domenico Modugno, ha trionfato a Sanremo 1958 e ancora lo ascoltiamo nelle sue innumerevoli rivisitazioni. Per non parlare dei Ricchi e poveri, con “Se m’innamoro”, l’indimenticabile trio Morandi, Ruggeri e Tozzi, con “Si può dare di più”, o Giorgia e la sua “Come saprei”. Ultimo esempio, i Maneskin che hanno trionfato a Sanremo 2021 con la loro “Zitti e buoni”, diventata il viatico della loro inarrestabile ascesa planetaria.

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