scegliere lo sport giusto

A ognuna il suo sport: i consigli per scegliere quello giusto

  • 25 10 2019

Fare attività fisica è fondamentale per stare bene dentro e fuori, ma la scelta dello sport da praticare non è sempre così semplice: leggi la guida e scopri come scegliere l'attività giusta per te

Come scegliere lo sport

Fare attività fisica è importantissimo per stare bene, questo lo sappiamo. Oltre al risultato che si vuole ottenere, bisogna considerare lo stato del proprio allenamento, le condizioni fisiche in cui ci si trova e l’età. Senza dimenticare che l’attività fisica è un piacere e non un dovere.

Puoi decidere di scegliere uno sport individuale oppure scegliere un corso di gruppo, in base all’obiettivo da raggiungere. Qualunque sia lo sport scelto, è fondamentale, per trarre i massimi benefici, tenere presente alcune semplici avvertenze basate sulle tue caratteristiche ed esigenze. I fattori da considerare nella scelta dello sport adatto a te sono tre:

  • età,
  • condizioni fisiche,
  • tipo di sforzo richiesto dallo sport.

Per esempio gli sport che richiedono uno sforzo breve ma intenso sono indicati per chi deve potenziare la muscolatura. 

E’ giusto scegliere lo sport in base all’età?

Esistono sport più o meno adatti alle diverse stagioni della vita, almeno dopo i trent’anni.

Fino a quell’età disponiamo del massimo delle capacità di sforzo e di resistenza dell’apparato cardiovascolare. Quindi ci si può dedicare a qualsiasi sport a meno che, ovviamente, non ci siano particolari problemi di salute. Con alcune avvertenze. È meglio evitare sport come il sollevamento pesi nell’adolescenza, perché potrebbero danneggiare le strutture articolari dell’organismo ancora in crescita.

A partire dai 30 anni è bene spostare via via l’impegno verso attività prevalentemente di tipo aerobico, tenendo presente che comunque a contare parecchio, più che lo sforzo in sé, è la regolarità con cui si coltiva la passione sportiva.

A partire dai 40 anni è bene spostare via via l’impegno verso attività prevalentemente di tipo aerobico, tenendo presente che comunque a contare parecchio, più che lo sforzo in sé, è la regolarità con cui si coltiva la passione sportiva.

Dopo i 50-60 anni è opportuno evitare esercizi che sollecitino in modo eccessivo la colonna vertebrale pur mantenendo un livello di sforzo sufficiente a stimolare la funzionalità dell’apparato cardio-respiratorio, il tono muscolare e una buona conservazione della densità ossea.

A quest’età può essere anche utile praticare sport dove conta più la destrezza che la potenza (come scherma, tiro con l’arco, tuffi e ginnastica artistica) proprio per prevenire il declino delle capacità di coordinazione che, sia pure impercettibilmente, potrebbe iniziare a fare capolino.

Naturalmente, se si approda a questi sport per la prima volta, bisogna essere disposti a non sentirsi frustrati se non si ottengono prestazioni da campioni.

Le condizioni fisiche 

Allenarsi significa compiere uno sforzo. Ma quale dev’essere la sua intensità per raggiungere e mantenere buoni risultati?
La risposta dipende dall’età e dalla condizione fisica. Esiste un metodo molto semplice per determinarlo: il numero di battiti del cuore al minuto.

La prima cosa da fare è stabilire la frequenza cardiaca massima raggiungibile: tale valore si ottiene sottraendo a 210 la propria età; poi si calcola il 60% del risultato; quello che si ottiene è la frequenza cardiaca che deve essere raggiunta durante l’allenamento per beneficiare della sua azione.

Esempio: se si hanno 50 anni si calcola prima (210 – 50) = 160 e quindi (160 x 60):100 = 96. Per allenarci in modo proficuo è sufficiente raggiungere nel corso della seduta sportiva i 96 battiti al minuto.

Per controllare la frequenza nel corso dell’esercizio basta munirsi di un cardio-frequenzimetro da polso che si può acquistare nei negozi di articoli sportivi.

Il tipo di allenamento

Questo fattore è strettamente legato al tipo di obiettivo che si intende raggiungere, perchè stiamo parlando dello sforzo richiesto dalle diverse specialità di allenamento e gli effetti che ne derivano: rimodellare e rassodare, rinforzare le ossa, acquisire elasticità e dimagrire. Vediamo in particolare quali sono gli sport che aiutano il dimagrimento.

Gli sport che fanno dimagrire

Sono quelli che richiedono uno sforzo di grande durata ma non troppo intenso. Fanno consumare molta energia, senza che dall’organismo ne richiedano altra.

Negli sport aerobici si bruciano i grassi di deposito, mentre negli anaerobici si consumano più zuccheri; quindi, i primi sono da preferire quando si ha di mira il controllo del peso.
Inoltre, a parità di calorie consumate, gli sport anaerobici provocano una sensazione di fame più intensa, che può indurre a eccedere nei pasti, vanificando i benefici ottenuti.

Tra gli sport che fanno dimagrire abbiamo possiamo citare:

  • lo sci di fondo
  • la marcia
  • il ciclismo
  • il walking
  • il nuoto

Nuoto: effetti benefici per alcuni e controindicaizoni per altri

La funzionalità respiratoria trae giovamento da tutti gli sport, specie quelli aerobici, ma un’avvertenza è necessaria per il nuoto: le persone allergiche dovrebbero evitare le piscine in cui l’acqua odori chiaramente di cloro, una sostanza che inalata tende a irritare i bronchi.

Il nuoto, inoltre, non è lo sport d’elezione per chi abbia problemi di osteoporosi, dato che il corpo viene a trovarsi in condizioni quasi di assenza di gravità, mentre l’osso per irrobustirsi ha bisogno di essere posto ‘in carico’, una condizione che si realizza in moltissime attività, dal calcio alla pallavolo, dall’atletica al giardinaggio.

Proprio per l’assenza di carico sulla colonna vertebrale, il nuoto può tuttavia essere praticato da chi soffre di mal di schiena, anche se il miglioramento del tono muscolare utile ad alleviarlo va realizzato attraverso altre pratiche sportive ‘in carico’.

Altri fattori da considerare : tempo e alimentazione

– Il tempo

Non di rado la difficoltà maggiore a impegnarsi in uno sport è, più che la pigrizia, il tempo. Ma anche se questo scarseggia è possibile svolgere un’attività fisica che ci consenta di ottenere benefici.

La prima regola è fare un bel tratto di strada a piedi (pari a una mezz’ora al giorno) per andare al lavoro, e magari rinunciare all’ascensore per salire le scale a piedi. Questa è un’ottima abitudine per mantenersi in forma e ottimizzare il tempo disponibile per fare del movimento. Inoltre, camminare fa dimagrire.

In secondo luogo possiamo fare un po’ di ginnastica in casa, il che consente di approfittare di momenti liberi non programmati e di evitare gli spostamenti. Si rischia però di non essere regolare.

Uno dei rischi di allenarsi in casa è quello di improvvisare esercizi, che vanno fatti sempre dopo aver dedicato qualche minuto al riscaldamento dei muscoli per evitare strappi e dolori muscolari.

Così, se è indispensabile procurarsi un buon manuale di esercizi, sarebbe bene seguire qualche lezione in palestra per imparare, sotto la guida di un istruttore, i movimenti di base ed evitare gli errodi di fondo.
Tra l’altro, avere un impegno, pagare un abbonamento, il piacere di socializzare con le persone che frequentano la palestra o il campo sono stimoli da non sottovalutare.

E se proprio la voglia di fitness tarda a farsi sentire, si può ricorrere al personal trainer.

L’alimentazione

Per rendere meglio nello sport è molto importante non solo alimentarsi nel modo giusto, ma anche nel momento giusto. Leggi a tal proprosito Dieta per aumentare la massa muscolare (senza ingrassare)

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