Secreto dalle ghiandole surrenali

7 cose che non sai sul cortisolo

Alias "ormone dello stress", è lui il responsabile della sopravvivenza (in senso lato) alle situazioni di emergenza. Ma se questa è perenne può danneggiare il corpo

Secreto dalle ghiandole surrenali, il cortisolo è un ormone coinvolto in diverse funzioni del corpo:

  • metabolismo del grassi, glucosio e proteine;
  • regolazione della pressione sanguigna;
  • il rilascio di insulina nel sangue per controllare i livelli di glicemia;
  • funzionamento del sistema immunitaria
  • risposta infiammatoria

Normalmente è presente nell’organismo a livelli superiori al mattino rispetto alla notte, quando raggiunge concentrazioni minime. È un ormone che viene prodotto “fisiologicamente” in quantità normali quando si mangia, si fa attività fisica, si lavora, si studia, tutte attività quotidiane. Aumenta sotto stress, tanto che il cortisolo è definito “ormone dello stress“. Che non è solo l’insieme delle condizioni ansiogene con cui ci si trova a vivere un momento della vita; ma per stress si intende anche uno stato infiammatorio di un organo del corpo.

Non solo stress

Alcuni studi hanno mostrato che alti livelli di cortisolo sono associati ad una dieta iperproteica (cioè che prevede letteralmente l’introito maggiore di proteine rispetto a quello di carboidrati e grassi) e povera di fibre. Per questo motivo, è responsabile di diverse sollecitazione dei cambiamenti corporei.

Energia al top

Solitamente si associa il cortisolo a fenomeni negativi. In realtà, piccoli aumenti di questo ormone che – lo ricordiamo è normalmente presente nel corpo – ha anche effetti negativi.Uno di questi ad esempio è una rapida sferzata di energia per motivi di…sopravvivenza! Nelle situazioni d’emergenza, è il cortisolo il responsabile di quell’adrenalina che fa stare svegli e vigili per superare il pericolo. Il rovescio della medaglia è che elevati livelli di cortisolo per periodi prolungati può ridurre il sonno, con notevoli conseguenze sulla capacità di rilassarsi e di recuperare la stanchezza.

Colpevole della pancetta

Elevati livelli di cortisolo nel sangue determinano un aumento del grasso addominale, che è più dannoso per la salute rispetto all’adipe depositato in altre zone del corpo.
Tutto ciò può comportare alcuni problemi di salute, come lo sviluppo della sindrome metabolica, livelli elevati di colesterolo “cattivo” (LDL) e livelli più bassi di colesterolo “buono” (HDL) e la predisposizione alle malattie a carico dell’apparato cardiovascolare.

Memoria d’elefante o amnesia?

Se il cortisolo è di poco superiore alla media, la memoria è più attiva. L’esatto opposto si verifica quando si impenna per motivi di stress. Secondo i ricercatori della Stanford University, il rilascio di cortisolo, prolungato nel tempo, mina l’ippocampo, l’area del cervello associata alla memoria ed all’apprendimento.

Diminuisce il tessuto muscolare

Un amumento di cortisolo può causare una disgregazione della massa muscolare, con conseguente perdita della tonicità. Questo accade perché il cortisolo, tra le altre, è responsabile del rilascio di enzimi che si occupano della conversione degli aminoacidi in glucosio il quale viene usato per fornire energie e non costruzione di massa muscolare.

Soglia del dolore: aumenta o, al contrario, abbassata

Se il cortisolo è solo lievemente aumentato fa sì che il corpo percepisca meno il dolore. Viceversa, si verifica un’ipersensibiltà quando l’ormone è ai massimi livelli.
Il motivo è dato dal fatto che il cortisolo incrementa i livelli di prolattina, che porta a una maggiore sensibilità del corpo a particolari tipi di dolore, come il mal di schiena e i dolori muscolari. Una quantità eccessiva di cortisolo aumenta anche la sensibilità del sistema nervoso in risposta agli stimoli dolorosi, di conseguenza anche la minima fitta può eccitare i nervi del cervello, provocando mal di testa.

Desiderio di cibo spazzatura

Il cortisolo determina l’aumento della glicemia, del colesterolo e della pressione sanguigna, e riduce la capacità dell’organismo di utilizzare il grasso accumulato nelle riserve per produrre energia. Lo stress e l’aumento della quantità di zucchero causano, a loro volta, una sovrapproduzione di insulina che induce l’organismo a desiderare cibi dolci, salati, ipercalorici.

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