Quando dimagrire non è una passeggiata

  • 07 04 2012

Un aspetto tanto rilevante quanto trascurato del perdere peso è la difficoltà psicologica connessa al portare avanti una dieta. E se non fosse poi così semplice? Anche la dieta è un impegno

La dieta (nelle sue infinite declinazioni) è uno degli argomenti più trattati in ogni magazine online o cartaceo che si occupi di salute, e in qualsiasi ritrovo di amici c’è n’è sempre almeno uno che ne sta seguendo una per perdere peso.

Dieta = dimagrimento = bellezza, questo il mantra di questi anni.  

Ma è veramente così? La domanda non è banale, perchè travolti dall’assunto che magri, magrissimi è bello, un argomento quasi mai affrontato sono gli aspetti psicologici della perdita di peso.
Una prima considerazione da fare è capire il motivo alla base del desiderio di dimagrire, su un altro piano necessariamente sono le ragioni mediche.

Perdere peso è difficile e richiede un grosso impegno sia fisico sia mentale. Fisicamente gli sforzi legati al cambiamento del proprio stile di vita e alla gestione dell’appetito sono pesanti e mentalmente, perchè il dimagrimento sia sano, non associato a ansia, frustrazione e insoddisfazione è importante che la persona lo persegua per sè e non perchè insegue modelli estetici imposti dall’esterno, in primis quelli impossibili diffusi dai media. È bene ricordare che la bellezza è dentro di noi ed è quella che noi scegliamo che è. In altre parole, va benissimo impegnarsi per dimagrire perchè se ne sente il bisogno, si stabilisce il proprio obiettivo e consapevolmente e seremante ci si impegna per raggiungerlo, attenti se si vuole dimagrire perchè i media dicono che se non si è magri si è brutti.

Dimagrire può avere anche implicazioni psicologiche importanti – è stato dimostrato che sono particolarmente significative quando si perdono più di 14 Kg – che sono spesso trascurate.

Il peso in eccesso può essere una protezione – una barriera che si contrappone tra noi e il resto del mondo. Con il dimagrimento la barriera scompare, ci si trova più esposti e ci si può sentire vulnerabili.

Il peso in eccesso rende più grossi e imponenti e quando si riduce ci si ritrova ad avere una presenza meno “naturalmente” rilevante, per cui una persona che prima per essere notata bastava fosse presente, una volta dimagrita può trovarsi ad avere bisogno di affermare sè stessa.

Dimagrire porta quasi necessariamente a cambiare altri aspetti della persona, dai vestiti al taglio di capelli al trucco, e non tutti sono pronti o confortevoli con le attenzioni che la novità porta con sè.

Un altro aspetto quasi sempre trascurato delle diete è che chi perde peso tende a riprenderlo e spesso con gli interessi, per cui al dimagrimentosi associa l’ansia che potremmo chiamare “da performance” non solo legata al mantenimento della linea faticosamente guadagnata ma anche alla gestione delle opinioni degli altri quando si ritorna al peso originale.

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