caffè e caffè verde

Caffè e caffè verde a confronto: tutto quello che c’è da sapere

Quali sono i benefici e le controindicazioni per la salute derivati dal consumo di caffè e caffè verde? Risponde Silvana Gambaro, naturopata ed erborista

Caffè e caffè verde: proprietà e controindicazioni

Il caffè è una bevanda di derivazione mediorientale presente sul commercio in circa 60 varianti: la tipologia arabica (Coffea arabica), dal gusto più delicato, comprende circa i due terzi della produzione mondiale, mentre il restante è costituito dalla robusta (Coffea canephora), di provenienza africana e asiatica, dal gusto più deciso.

La dose di assunzione giornaliera consigliata è pari a tre o quattro tazzine al giorno (per un totale di circa 300 mg di caffeina), avendo riguardo per situazioni eccezionali quali la gravidanza, specifiche patologie e soggetti particolarmente sensibili.

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Caffè: proprietà e benefici

Il caffè contiene caffeina, alcaloidi, minerali, lipidi, proteine, carboidrati e cellulosa, ed è generalmente descritto come una bevanda eccitante.

In questo senso, la presenza massiva di caffeina è determinante: questa sostanza appartiene alla famiglia delle xantine, ha un sapore tendenzialmente amaro ed agisce direttamente sull’apparato cardiovascolare, sul sistema nervoso centrale, sul metabolismo energetico e lipidico ed, infine, sulla diuresi.

È sempre bene ricordare però che, dal punto di vista farmacologico, l’esubero (comunemente detta “indigestione”) di caffè non produce gli stessi effetti causati dall’assunzione della sola caffeina.

Ha proprietà antidiabetiche

Recenti studi hanno dimostrato come l’assunzione di circa 5 o 6 tazzine al giorno di caffè (compreso il decaffeinato) contribuiscano a ridurre considerevolmente (circa il 40% delle probabilità in meno) la comparsa del diabete “alimentare” di tipo 2: l’azione è dovuta alla trigonellina, componente presente nei chicchi.

Riduce il danno epatico causato da alcol e virus

È dimostrato che alcune componenti del caffè, in primis la caffeina, riducano il danno epatico causato da fattori quali alcol e virus. L’azione benefica è direttamente proporzionata alla dose assunta: maggiore è il numero di tazze bevute, maggiore l’effetto benefico ottenibile.

Migliora la prestazione sportiva

Il caffè è un ottimo supporto durante l’attività fisica: è scientificamente dimostrato, infatti, che l’assunzione controllata (piccole dosi e frequenti) durante sport di resistenza o su lunga distanza, aiuti ad ottenere migliori prestazioni.

Si consiglia però di regolare l’assunzione per tempo, in maniera graduale e a seconda della struttura fisica, così da abituare il corpo alla sostanza e migliorare la capacità di concentrazione durante gli sforzi.

Favorisce la digestione

Il caffè svolge un effetto benefico sull’apparato gastroenterico, poiché supporta la digestione in maniera corretta attraverso la stimolazione della produzione di saliva e di succhi gastrici, nonché della funzionalità intestinale e dello svuotamento della bile, contrastando, di fatto, il reflusso acido.

Contribuisce a prevenire alcune patologie neurodegenerative

La caffeina, sostanzialmente, è un eccellente coadiuvante per la soppressione degli enzimi necessari alla formazione delle proteina amiloide-beta nel cervello, responsabile della comparsa del morbo di Alzheimer.

Inoltre, la caffeina è risultata essere un alleato prezioso nel contrastare sia i sintomi motori (rigidità e tremore) che non motori (perdita dell’olfatto e della memoria) su soggetti con il morbo di Parkinson.

Ha proprietà antitumorali

Studi scientifici hanno verificato il consistente effetto positivo della caffeina nel prevenire patologie quali il cancro al fegato, all’endometrio, al colon-retto, grazie alla stimolazione dei processi di detossificazione dell’organismo, utili a contenere l’azione delle sostanze cancerogene.

Va anche detto però che, in alcuni casi specifici, si è invece riscontrato un effetto contrario, in particolar modo su patologie cancerose relative a prostata e vescica, con particolare riferimento a categorie sensibili e circoscritte a livello territoriale ed etnico.

Caffè verde: proprietà e benefici

Il caffè verde è una particolare varietà di caffè che si ottiene dal mix tra arabica e robusta, la cui particolarità risiede nella totale assenza di torrefazione: ecco così svelato il colore verde naturale che invece va a perdersi con la lavorazione dei chicchi. In poche parole, si tratta di caffè “crudo”.

Assorbimento più lento della caffeina

Tra le altre sue specificità rispetto al tradizionale caffè tostato, è da evidenziare come la metabolizzazione del caffè crudo sia decisamente più lenta, un fattore che non causa i picchi ematici (ovvero i momenti di “apice” durante i quali la caffeina ha il suo maggior effetto) invece presenti nella metabolizzazione del caffè torrefatto.

Ha un’alta concentrazione di vitamine e sali minerali

Inoltre, come si evidenzia spesso nella differenza tra crudo e cotto, nell’alimento non trattato vi è una concentrazione maggiore di vitamine e sali minerali: per questo il caffè verde è ricco di antiossidanti, omega 3 e omega 6, ed è in grado di ridurre il colesterolo cattivo, regolare la pressione, contrastare i disturbi nervosi e rinforzare i tessuti ed i follicoli (capelli e pelle).

Riduce l’assorbimento dei grassi

Un effetto benefico molto importante, infine, è la riduzione dell’assorbimento dei grassi ed il conseguente dimagrimento. Infatti, all’interno del caffè verde vi è grande presenza di metilxantine, ovvero delle autentiche molecole brucia-grassi: attenzione però, perché al fine di ottenere il risultato atteso, è necessario supportare il processo metabolico con la pratica di un’attività aerobica, che renda effettiva l’eliminazione delle molecole lipidiche in eccesso.

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