Il dolce sano

Si ha un bel dire ma, quando si ha voglia di dolce, rispondere con un frutto (soprattutto se si tratta della classica mela), così nudo e crudo, non dà soddisfazione. Risultato? il desiderio di un vero dessert resta e, anzi, aumenta a dismisura di pari passo con il protrarsi della privazione. L'unica soluzione resta cedere alla tentazione, come sosteneva Oscar Wilde, ma senza mandare a monte linea conquistata o dieta sana.

Esistono, infatti, dolci "permessi" anche all'interno di un'alimentazione controllata poiché poveri di grassi o rivisitati in chiave decisamente salutare. A vincere il premio di dessert buoni e senza sensi di colpa, troviamo i dolci al cucchiaio (budini, mousse). Ovviamente, con un tocco light e un sapore leggermente diverso da quello tradizionale. Ma, ve lo assicuriamo, altrettanto buoni e appaganti.

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Budino al cioccolato, endorfine in festa

Tornare bambine senza ingrassare

Il budino al cioccolato, così cremoso e morbido, è più che un dolce. Infatti, questo dessert al cucchiaio è una vera e propria madeleine proustiana, che ci fa ripiombare immediatamente e dolcemente nell’infanzia.

La consistenza delicata e le proprietà terapeutiche del cioccolato diventano dunque un mix-coccola, toccasana in alcuni periodi come, ad esempio, nei giorni che precedono il ciclo (la sindrome premestruale porta sempre con sè un gran bisogno di dolce). Come cucinarlo perché sia light? Innanzitutto, per godersi un buon budino si può tranquillamente ricorrere ai preparati già pronti (in vendita in qualsiasi supermercato) che di solito contengono cacao, zucchero, amido di mais (un addensante) e nient’altro.

Dunque, la brevità degli ingredienti in etichetta è giù un buon inizio. In più, per rendere il dessert più sano si può optare per il preparato in versione da zuccherare. E quindi, decidere di preparare il budino aggiungendo un solo cucchiaio di zucchero di canna integrale (meglio se mascobado) e latte scremato o, ancora più consigliato, latte di riso oppure di soia.

Gelato, pasto completo?

I sì e i no del cono

Quando parliamo di gelati, affiora immediatamente alla mente il mantra che di solito furoreggia ogni estate: il gelato è un pasto bilanciato e  completo. Dunque, a rigor di logica, un cono gelato potrebbe essere inserito nella dieta giornaliera al posto del pranzo.

Ma è vero? in parte sì, anche se mangiare un gelato può restare semplicemente una pausa dessert accessibile (a patto di scegliere i gusti giusti).

Ma andiamo per ordine: il gelato diventa un pasto completo se è scelto sia nei gusti frutta sia nei gusti cremosi. Questi ultimi sono riserve di proteine (grazie a latte e panna) ma anche di molti grassi che, uniti agli zuccheri, non sono certamente una panacea per la silhouette.

Quindi, in sintesi, il gelato può sostituire un pasto (teoricamente, il pranzo) solo una tantum e solo se abbinato a una bella macedonia di frutta fresca (per fare il pieno di vitamine, antiossidanti e acqua).

Per quanto riguarda il gelato come spezzafame, per placare la voglia di dolce senza sensi di colpa, è opportuno sceglierlo nei gusti frutta (versione sorbetto). In questo caso, benché i gelati confezionati siano considerati i migliori dal punto di vista igienico, sarebbe meglio orientarsi verso le gelaterie artigianali.

Questo perché esistono botteghe specializzate nella preparazione di deliziosi sorbetti di sola frutta, o al massimo con aggiunta di latte vegetale: niente bustine, coloranti, addensanti o grassi vegetali idrogenati. Se provate a fare un check-etichetta, infatti, vi accorgerete di quanti siano i gelati vegetali o alla frutta confezionati, spacciati per light ma contenenti una gran quantità di oli e grassi vegetali non meglio precisati (deleteri per linea e salute). Un’alternativa fai da te per il gelato light è quella di congelare la frutta e poi frullarla: rapido e assolutamente naturale, conservando persino tutte le vitamine.

 Torta? Di mele e senza burro

Yogurt e frutta per torte squisite

Quando assale la voglia di dolce, a volte la torta è l’unico desiderio imperante. E, spesso, cucinarla può diventare un vero e proprio momento aggregante per la famiglia o rilassante nei momenti di grande tensione emotiva (provare per credere).

Ma come preparare una torta che non sia un attentato a linea e colesterolo? Semplice! Usando tanta frutta fresca. Per esempio, la classica e lussuriosa torta di mele è uno di quei dolci che dà grande soddisfazione, soprattutto se accompagnato da una bella tazza di tè fumante (meglio ancora se tè verde, bruciagrassi e antiossidante).

Prima di tutto, è possibile sostituire il burro con “grassi” diversi come, ad esempio, l’olio di semi di mais o lo yogurt magro (quest’ultimo garantirà anche morbidezza all’impasto). Inoltre, per abbassare l’indice glicemico, è consigliato anche utilizzare metà farina bianca e metà farina integrale.

E lo zucchero? Meglio usare la varietà mascobado (zucchero di canna integrale, molto denso e dall’alto potere dolcificante) oppure lo sciroppo d’acero o di agave (ricchi anche di minerali e vitamine).

Ricordando sempre che: più frutta si inserisce nella ricetta meno zucchero è necessario aggiungere (grazie al fruttosio presente in natura). Dunque, via libera a: mele, pere, banane, pesche e albicocche. E, per un tocco ancor più salutare, un po’ di frutta secca (che contiene e rilascia oli naturali, grassi buoni) e scorze di arancia e limone (oltre ad aromatizzare forniscono fibre e sostanze antiossidanti).

Crème caramel alla mandorla

Merenda sana per mamme e bimbi

Spesso capita di ritrovarsi a metà pomeriggio con un languirono decisamente insopprimibile. E, magari, di guardare i bimbi far merenda con una sorta di pericolosa e bonaria invidia per latte e biscotti al cioccolato.

E se invece provassimo a far merenda tutti insieme? Da premettere, le mamme si meritano sempre un premio, a prescindere. In più, non è da trascurare che tutti i nutrizionisti e i dietologi affermano la necessità di spuntini durante la giornata (per la precisione, a metà mattina e amerà pomeriggio), ribadendo soprattutto l’importanza della merenda per non arrivare fameliche alla cena.

Dunque, uno dei dolci preferiti dai più piccoli è il mitico e vintage crème caramel. Il quale, certamente, dietetico non è (nella sua versione originale). Ma, come abbiamo ormai appreso, a tutto c’è una soluzione e non è necessario rinunciare a soddisfare l’acquolina.

Per esempio, nel caso del crème caramel vale lo stesso discorso del budino: i preparati pronti hanno pochi ingredienti e nessun grasso aggiunto. Il latte si può scegliere magro ma, e questo è un plus per la salute di tutta la famiglia, preparare la crema con il latte di mandorla richiederà meno zucchero aggiunto e fornirà magnesio e fosforo in quantità.

Della confezione del preparato del crème caramel, però, consigliamo di scartare la bustina contenente il caramello già pronto e di prepararlo, invece, in casa con zucchero di canna: basterà sciogliere i cristalli in una pentola per qualche secondo (facendo attenzione a non bruciare il tutto). O, ancora meglio, dopo aver preparato gli stampini di crema, irrorare il tutto con sciroppo d’acero fresco.

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