Ridere insieme accende l’eros

Non è vero che la ricetta “sex and humour” non funziona. Anzi, scherzare con lui tra le lenzuola può essere un preliminare irresistibile

«Il sesso è la cosa più divertente che si può fare senza ridere» dice il regista Woody Allen, da fine umorista. Chissà se ha ragione lui o se invece la risata fa bene all’eros.

Ma se non è raro che alle donne scappi da ridere nell’intimità, per gli uomini, invece, la risata durante il sesso resta frequentemente un tabù: anzi un maschio può addirittura sentirsi messo in ridicolo di fronte alla compagna che sorride di lui, quindi come regolarsi?

«È una questione di tempi – sostiene Roberta Rossi, psicoterapeuta e sessuologa dell’Istituto di sessuologia clinica di Roma – In alcuni istanti preziosi, ridere aumenta il grado di complicità. In altri, invece, crea addirittura imbarazzo». Tradotto: il sesso è una cosa seria, non seriosa. Ma l’umorismo va usato con parsimonia e intelligenza, «rispettando una sorta di galateo della risata» aggiunge l’esperta.

«Concessa e perfino consigliata, se c’è una naturale interruzione nell’atto sessuale, quando i partner sono pienamente rilassati e soddisfatti. Ed ecco che, allora, sorridere insieme fa da collante erotico alla coppia perché aiuta a “ripensare” agli attimi più hot». Guai, invece, a spezzare un’atmosfera eccitante, scoppiando in una risata tanto fragorosa, quanto inopportuna.

«Vietato ridere negli spazi di maggior coinvolgimento, come durante un bacio o un abbraccio appassionato: momenti sacri, ad alta intensità emotiva, da non guastare, con una risata “dissacrante”, appunto» aggiunge la sessuologa. Bisogna poi rispettare sempre le fragilità del partner, facendo attenzione a non urtare la sua sensibilità.

«Mai sottolineare con una risata il tallone d’Achille dell’altro! – avverte Roberta Rossi – A volte capita che, per allentare la tensione, si accenni a un sorriso. Vuoi perché c’è una temporanea défaillance di lui. Vuoi perché, magari, è lei che non è ancora pronta al rapporto. Questa risata naturale e spontanea, però, seppur fatta a fin di bene per “sminuire” il problema, può ferire».

Riserviamo, allora, la capacità di scherzare ad attimi meno delicati e più piccanti. «Ai preliminari, per esempio – consiglia l’esperta – quando il più ammiccante e malizioso dei sorrisi accende la scintilla del desiderio».

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