IUD o spirale, tutto quello che c’è da sapere

Un metodo contraccettivo sicuro e comodo: ecco tutto ciò che devi sapere sulla spirale

La sigla IUD sta per “IntraUterine Device”, ovvero “dispositivo intrauterino”. A forma di “T”, uno IUD – detta anche spirale – si adatta all’interno dell’utero ed è uno dei metodi più sicuri ed efficaci per prevenire la gravidanza. Alcune donne però lo usano per ragioni diverse dal controllo delle nascite. Per esempio, un tipo di spirale può essere usato per trattare le mestruazioni dolorose o l’anemia che da esse deriva. Possono essere utili anche come contraccettivi d’emergenza, dato che sono efficaci subito dopo il posizionamento e non richiedono tempo perché gli ormoni facciano effetto.

Qui di seguito tutto quello che devi sapere a riguardo.

Come funziona uno IUD?

Le spirali prevengono la gravidanza impedendo agli spermatozoi di raggiungere e fecondare gli ovuli, sebbene alcuni aspetti del meccanismo d’azione siano sconosciuti. Chiariamo subito che gli IUD non sono abortivi, cioè non interrompono una gravidanza avviata, ma ne impediscono la formazione grazie all’azione combinata del “corpo estraneo” (un telaio in plastica) e del farmaco che rilascia (rame o Levonorgestrel). Questo meccanismo compromette la funzione e l’impianto dello sperma, impedendo così la fecondazione.

Come avviene l’inserimento e la rimozione della spirale?

È il ginecologo a inserire lo IUD generalmente durante il ciclo, poiché la cervice è più aperta. Nel complesso, l’intera procedura richiede meno di cinque minuti, durante i quali potrebbero verificarsi lievi crampi. Per questo motivo spesso si assumono farmaci antidolorifici da banco, sotto indicazione del medico.

Una volta inserito, uno IUD può essere rimosso su richiesta o al momento della scadenza, che di solito è compresa da tre a 10 anni dopo. La rimozione richiede circa due o tre minuti e dev’essere effettuata sempre dal ginecologo. Come conseguenza, si potrebbero avvertire dei normali crampi e del sanguinamento, sintomi che dovrebbero scomparire abbastanza velocemente.

Quali sono i diversi tipi di IUD?

Due i tipi disponibili in Italia

  • IUD al rame (non ormonale): può rimanere nell’utero fino a 10 anni. Alcune donne notano mestruazioni più abbondanti o più lunghe del solito, soprattutto appena inserito.
  • IUD a rilascio di progestinico, cioè ormonale. Si tratta del Levonorgestrel, che in genere comporta mestruazioni più leggere e meno dolorose rispetto a prima dell’inserimento. In alcuni casi il ciclo può scomparire, un effetto non dannoso che non richiede trattamento medico. Le mestruazioni tornano regolari quando il dispositivo viene rimosso.

I vantaggi dell’utilizzo della spirale

Con l’uso dello IUD sono stati riscontrati diversi vantaggi. Per esempio:

  • efficacia: meno di 1 donna su 100 rimane incinta durante il primo anno di inserimento;
  • facilità di gestione: non ci si deve ricordare di fare nulla o di seguire una terapia farmacologica regolare;
  • scarsissima rilevanza di effetti collaterali;
  • assenza di estrogeni, un tipo di ormone che alcune donne non possono assumere;
  • possibilità di programmare una gravidanza: basta farlo rimuovere;
  • costo contenuto: se si usa uno IUD per diversi anni, si spende complessivamente meno di molti altri tipi di controllo delle nascite. Dopo averlo inserito, non si devono sostenere altri costi;
  • sicurezza in caso di allattamento.

Efficacia e reversibilità della spirale

Se usi correttamente uno IUD, la tua possibilità di rimanere incinta è inferiore all’1%. E in genere non dovrebbe influire sulla tua capacità di avere figli in seguito. Se vuoi rimanere incinta, chiedi semplicemente al tuo ginecologo di rimuovere il tuo IUD. Il ciclo dovrebbe tornare alla normalità molto presto, permettendoti di provare subito a restare incinta.

Gli svantaggi dell’utilizzo dello IUD

Dopo aver visto i vantaggi della spirale, passiamo in rassegna alcuni possibili svantaggi. Per esempio:

  • possibilità di cambiamenti nel sanguinamento delle mestruazioni: con quello al rame alcune donne hanno mestruazioni più pesanti o più lunghe di quelle che avevano prima dell’inserimento dello IUD, soprattutto all’inizio. D’altra parte, con gli IUD a rilascio di progestinico, si può riscontrare un sanguinamento irregolare, mestruazioni più leggere o assenti;
  • mancata protezione dalle infezioni trasmesse sessualmente, ricordiamo che l’unico modo per proteggersi è utilizzare il preservativo;
  • remota possibilità che lo IUD esca durante il ciclo. Se ciò accade, ne va subito inserito uno nuvo.
  • dipendenza dal ginecologo per l’inserimento la rimozione: solo un medico può farlo.

A chi è sconsigliato lo IUD?

Sembrerebbe che la spirale vada bene per tutte le donne. Eppure, in alcuni casi è sconsigliato per ragioni mediche:

  • allergia al rame o se si è affette da malattia di Wilson, che determina un accumulo di rame nell’organismo;
  • malattie del fegato o cancro al seno: controindicati i dispositivi ormonali;
  • infezione pelvica in corso o curata da poco, ma anche in caso di malattie sessualmente trasmissibili;
  • sanguinamento vaginale inspiegabile.
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