La dieta dei gruppi sanguigni

  • 18 11 2011

Più di una semplice dieta, è uno stile di vita. La dieta dei gruppi sanguigni è stata ideata dal naturopata Peter D'Adamo. Ogni gruppo sanguigno ha la "sua" dieta. Scopri la tua!

La dieta dei gruppi sanguigni, nota anche come dieta nutrigenomica, è stata creata dal naturopata Peter D’Adamo. Parte dall’idea che i gruppi sanguigni si sono formati nel corso dell’evoluzione della specie e riflettono attitudini alimentari, comportamentali e caratteriali.
Secondo questa teoria, ognuno ha un “destino genetico” determinato dal proprio gruppo sanguigno e una dieta appropriata permette non solo di non esserne vittima ma anche di cambiarlo.
Da notare che questa scuola di pensiero per dieta intende non semplicemente un regime alimentare mirato a perdere peso ma uno stile di vita che ha tra i suoi (tanti) benefici il dimagrimento.
Seguire una dieta specifica disegnata per ciascun paziente su base genetica secondo il gruppo sanguigno, spiegano al Center of Excellence in Generative Medicine negli Stati Uniti dove lavora il Dr D’Adamo, porta quindi oltre che alla perdita di peso, un senso di benessere e alla diminuzione del rischio di insorgenza di numerose malattie.

Secondo il Dr. D’Adamo i Tipi A soffrono di livelli bassi di acido idroclorico e di alti livelli di disaccaride nell’intestino, per cui digeriscono in modo molto efficace i carboidrati, mentre hanno difficoltà a digerire e metabolizzare le proteine animali e i grassi.
Il Tipo A quindi rifiorirà seguendo una dieta vegeteriana e subito dopo aver eliminato i cibi tossici dall’alimentazione ne noterà i benefici in termini di perdita di peso e aumento di energia.
La conclusione a cui arriva D’Adamo è che una dieta non vegetariana rischia di caricare eccessivamente il sistema immunitario e scatenare lo sviluppo di malattie potenzialmente mortali.
Un’altra debolezza dei Tipi A è lo stress, che nelle forme lievi si manifesta in problemi del sonno, annebbiamento della mente, addensamento del sangue, ingrassamento e perdita di massa muscolare mentre nelle forme più gravi può causare comportamenti ossessivo-compulsivi, insulino resistenza e ipotiroidismo.
Per riequilibrare i livelli di cortisolo (ormone che aumenta in condizioni di stress), il Dr. D’Adamo raccomanda di limitare lo zucchero, la caffeina e l’alcool, di non saltare i pasti, e di mangiare spesso porzioni molto ridotte.

Peter D’Adamo suggerisce di evitare alcune situazioni che nei tipi  A portano ad un aumento dei livelli di cortisolo, e quindi le folle, i rumori forti, le emozioni negative, il fumo, gli odori forti, molto  zucchero e gli amidi, il lavoro eccessivo, tv e film violenti, la  mancanza di sonno, e le temperature estreme sia nel senso del freddo che  del caldo. Ci domandiamo qui come pensa sia fattibile quello che suggerisce…
Per liberarsi dallo stress e tenere sotto controllo il livello di cortisolo, D’Adamo suggerisce attività fisica leggera e regolare,  ed in particolare Hatha Yoga, Tai Chi e la meditazione, mentre sconsiglia gli esercizi aerobici intensi (che stimolano la produzione di cortisolo).

Secondo il Dr. D’Adamo, il gruppo sanguigno influenza la personalità.
I Tipi A sono considerati attenti ai bisogni degli altri, buoni ascoltatori, attenti ai dettagli, analitici e creativi. Quindi, oltre all’esercizio fisico, al controllo dello stress e all’alimentazione corretta, indica alcune “strategie” di lifestyle per   una vita migliore.

Tra queste:
Coltivare la propria creatività
– Fissare un piano di attività giornaliero
– Andare a letto non oltre le 11 di sera e dormire per almeno 8 ore e appena svegli non rimanere a poltrire, ma scattare subito
– Fare almeno due interruzioni al giorno di 20 minuti ciascuna in cui distendersi, meditare, e fare esercizi di respirazione
– Non mangiare quando si è in stato ansioso
– Fare esercizi calmanti per almeno 45 minuti tre volte alla settimana
– Fare screening regolari per malattie cardiache e tumori  
– Masticare con attenzione ogni cibo per stimolare la digestione, per via del basso livello di acidità nello stomaco

I Tipi B hanno una generale predisposizione verso le malattie autoimmuni anche se il quadro è tedenzialmente molto positivo perchè tendono ad essere più sani fisicamente e più equilibrati mentalmente di tutti gli altri gruppi.
Sul fronte alimentare, gli elementi più rischiosi sono mais, frumento, grano saraceno, lenticchie, pomodori, noccioline, semi di sesamo e pollo perchè pesano sui processi metabolici e causano fatica, ritenzione idrica e ipoglicemia. La lista dei cibi buoni è invece lunga, tra le carni ottimi la pecora, l’agnello, il montone, il coniglio e il cervo; da completare con verdure, uova e alcuni latticini magri.

Per quanto riguarda la mente, c’è da segnalare che D’Adamo ritiene che i tipi B siano particolarmente capaci di mantenersi in uno stato di equilibrio psicofisico e di liberarsi dallo stress tramite esercizi come la meditazione. Suggerisce quindi che si dedichino ad attività poco aerobiche che coinvolgano la mente oltre che il fisico – e quindi tennis, arti marziali, bicicletta, e golf.
Se soccombe allo stress, il tipo B rischia la depressione, l’insulino-resistenza e e l’ipotiroidismo.

In  termini di personalità, il tipo B emerge come creativo, non  pretenzioso, originale, flessibile, intuitivo, idealista, e amante della  gente.

Consigli per il gruppo B

Le strategie di lifestyle da seguire per il Gruppo B prevedono:

– Trovare modi sani e costruttivi per esprime il proprio lato non conformista
– Passare almeno 20 minuti al giorno in attività creative che richiedono attenzione completa
– Andare a letto non oltre le 11 di sera e dormire per almeno 8 ore, questo per mantenere il ritmo circadiano
– Usare la meditazione per rilassarsi durante i break
– Svolgere attività di gruppo
– Essere spontanei
– Fare esercizi che richiedono concentrazione, tipo le parole crociate per contrastare la perdità di memoria, questo in particolare con l’avanzare dell’età-

Il meno frequente, secondo il Dr. D’Adamo unisce caratteristiche del Tipo A e del Tipo B: dell’A ha il basso livello di acidi gastrici e del B la tendenza a mangiare carni ma non avendo sufficienti acidi per metabolizzarle si trasformano in grasso. Come il B teme fave, mais, grano saraceno e semi di sesamo, con rischio di ipoglicemia e metabolismo poco efficiente.
Dovrebbe poi evitare alcool e caffeina, particolarmente in situazioni di stress, e concentrarsi su cibi tipo tofu, crostacei, formaggi, e verdure verdi.
Dati i problemi di poca acidità e di inadeguati enzimi peptici, è consigliabile che mangi poco e frequentemente e che nello stesso pasto eviti la combinazione di certi elementi, ad esempio amidi e proteine.

Stile di vita del Gruppo B

Il rischio maggiore che i Tipi AB corrono in caso di stress è l‘internalizzazione delle emozioni,  in particolare la rabbia e l’ostilità e l’esercizio fisico è molto indicato per mantenere un sano equilibrio mentale: l’optimum è una  combinazone di esercizio aerobico – bicicletta o corsa, tre volte alla settimana – con esercizi calmanti – yoga o tai chi – due volte alla settimana.
Dal punto di vista caratteriale, gli AB tendono ad essere intuitivi e spirituali, appassionati di ciò in cui credono e bisognosi dell’approvazione altrui.

Suggerimenti per il gruppo AB

Alcun suggerimenti di lifestyle per le persone con gruppo sanguigno AB includono:
– Coltivare la propria natura sociale ed evitare situazioni molto competitive
– Evitare di fissarsi sulle cose specialmente quelle che non possono essere controllate o influenzate-
– Stabilire un piano chiaro di cose da fare e obiettivi da raggiungere, per evitare di essere costretti a fare le cose di fretta
– Fare cambiamenti allo stile di vita gradualmente
– Ritagliarsi tempo per fare cose da soli
– Fare alcune interruzioni nel corso della giornata lavorativa e svolgere attività fisica.

II Tipo 0 ha alti livelli di acidi grastici e quindi la predisposizione alle ulcere (secondo alcune statistiche ne soffrono più del doppio di tutti gli altri Tipi) e di irritazioni dello stomaco. Per questi problemi D’Adamo suggerisce un preparato di liquirizia che si chiama DGL che protegge le pareti dello stomaco.
Un’altra debolezza del tipo 0 è il basso livello di ormoni tiroidei e conseguenti problemi di aumento di peso, ritenzione idrica e fatica. In questi casi D’Adamo suggerisce di non ricorrere a supplementi di iodio ma seguire una dieta ricca di pesce di mare e di alghe, in particolare la Fucus vesiculosus.
Le peculiarità caratteriali del tipo 0 sono la responsabilità, la decisione, l’organizzazione, l’oggettività, il rispetto delle regole, l’attenzione ai dettagli, la logica, la precisione, l’ordine, la praticità e la tendenza ad usare tutti e cinque i sensi per raccogliere informazioni.
Quando sono eccessivamente stanchi, depressi o annoiati, i Tipi 0 sono più proni di altri a comportamenti distruttivi – gioco d’azzardo, ricerca del rischio, abuso di sostanze, impulsività, tra le altre cose – devono quindi seguire un regime alimentare che li aiuti a tenere lo stress sotto controllo. Tra gli alimenti da privilegiare ci sono le carni magre, la frutta e la verdura mentre sono da evitare i farineacei e i derivati del latte, così come l’alcool e la caffeina, questa particolarmente nefanda perchè tende ad aumentare l’adrenalina e la noradrenalina, già alte nei tipi 0.

Più degli altri gruppi, il Tipo 0 beneficia molto, sia fisicamente sia piscologicamente, di esercizio cardiovascolare con importante coinvolgimento muscolare. E’ quindi suggeribile che svolga attività aerobica intensa per 45 minuti almeno 4 volte a settimana.
Qualche suggerimento di stile di vita:
– Stabilire un piano chiaro di cose da fare e obiettivi da raggiungere – per evitare di agire d’impulso
– Fare cambiamenti graduali allo stile di vita e non cercare di fare tutto insieme
– Mangiare sempre seduti
– Non ingozzarsi
– Non prendere decisioni importanti o spendere soldi quando sotto stress
– Se ansiosi, fare attività fisica e quando assaliti dal desiderio di qualcosa che generi una sensazione di piacere, tipo mangiare dolci o fare esercizio fisico.

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