fare gli addominali butta giù la pancia

FARE GLI ADDOMINALI BUTTA GIÙ LA PANCIA

Una ricerca svolta dal dipartimento di Exercise science del Quincy College ha dimostrato che non è così: gli esercizi per gli addominali non fanno bruciare molte calorie, quindi non aiutano a perdere i rotolini sulla pancia. Servono piuttosto a tonificare l’addome. Ma anche in questo caso, devi scegliere bene su quali concentrarti.

«Punta su quelli in cui usi tutto il corpo e ti sostieni con le braccia, come il plank. Il classico crunch, per esempio, lavora solo su una piccola sezione dell’addome» conclude il trainer.

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Più sudi, più calorie bruci

«Non è vero» spiega il preparatore atletico Marco Cioffi. «Sudare è la strategia che l’organismo segue per raffreddarsi. E se succede durante il workout è solo il segno che il nostro sistema di termoregolazione funziona bene: anche se abbiamo la sensazione di aver perso peso, sono solo liquidi che torneranno al loro posto appena ci reidratiamo».

E poi non pensare che quando sei allenata non sudi più. Anzi, succede esattamente il contrario: secondo uno studio pubblicato sul Journal of experimental physiology, gli atleti sudano di più perché il loro corpo con il tempo ha imparato a raffreddarsi. Ma questo non ha nulla a che fare con le calorie.

Per dimagrire serve l’aerobica, non i pesi

«È vero solo in parte» ribatte Cioffi. «Fare attività aerobica è essenziale per bruciare calorie, ma non basta. Per “aumentare il numero di giri” del metabolismo bisogna mettere su massa muscolare. Ecco perché aggiungere al movimento una serie di esercizi con i pesetti, che tonificano i muscoli, aiuta a perdere peso».

Lo stretching prima di allenarti fa bene

È vero, ma dipende da come lo fai. Se sei abituata a raggiungere un certo allungamento e poi fermarti per 30 secondi (è il cosiddetto stretching statico), sappi che il tuo sforzo è inutile se non dannoso. Lo sostiene uno studio pubblicato su The journal of strength and conditioning research, per cui questo tipo di allungamento farebbe addirittura perdere forza.

L’ideale è lo stretching dinamico, quello cioè che prevede si arrivi dolcemente ai limiti della propria capacità di estensione articolare, per poi ritornare altrettanto gradualmente in posizione di partenza. Secondo una ricerca di The scandinavian journal of medicine and science in sports, è questo tipo di allungamento che ricostruisce le fibre muscolari e previene gli infortuni.

Le macchine sono più sicure dei pesetti

«Non è vero, dipende da come si usano. Gli attrezzi fanno eseguire i movimenti da un punto di partenza a un punto di arrivo, quindi guidano il gesto. Ed è per questo che ci sentiamo più sicuri» spiega Cioffi. «Ma gli attrezzi vanno sempre regolati in modo personalizzato, in base per esempio alla lunghezza delle gambe e delle braccia, o alla propria ampiezza articolare». Non solo: una ricerca della Valdosta state university (Usa) ha dimostrato che la forza di chi si allena con i pesi è maggiore del 10 per cento rispetto a quella di chi utilizza solo le macchine.

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