Iridologia: l’iride rivela la nostra salute

  • 02 09 2011

Non è magia, l’iridologo deve essere un medico. Cosa fa e come aiuta il paziente?

L’iridologia è una tecnica i cui sostenitori affermano che le caratteristiche dell’iride danno informazioni sullo stato di salute del paziente. Gli occhi sarebbero, secondo questa interpretazione, la finestra che permette di vedere lo stato di salute del corpo.

Esistono alcuni diagrammi, cartacei o informatici, che dividono l’iride in zone che corrispondono a specifiche parti del corpo e la condizione fisica di una persona (stato di salute o eventuali malattie) sono diagnosticabili osservando il colore, la struttura, e la posizione delle macchie pigmentate nell’occhio. Gli “squilibri”, così rilevati, sono poi trattati con vitamine, minerali, erbe, prodotti in naturali in generale.

Gli iridologi, medici che hanno seguito la formazione presso scuole di iridologia, sostengono inoltre di poter “leggere” nell’occhio la predisposizione del paziente verso determinate malattie, visualizzare problemi medici passati e predire problemi futuri.
Uno standard usato divide l’iride in tre gruppi principali in base al colore:

Blu (tipo linfatico), le cui debolezze principali sarebbero irritazioni delle tonsille e delle adenoidi; problemi alla milza, all’appendice, acne, tosse, pelle secca, forfora, asma, bronchite, sinusite, artrite, irritazioni degli occhi e ritenzione idrica.

Marrone pure (tipo ematogenico), con predisposizione a problemi di anemia, epatite, spasmi muscolari, artrite, malattie croniche degenerative, costipazione, problemi al sistema digerente, intolleranza al lattosio, diabete, problemi al sistema circolatorio, problemi al pancreas e alla cistifellea.

Tipo misto o biliare, con predisposizione a costipazione, colite, ipogligemia, diabete, problemi al fegato, pancreas, dotti biliari, spasmi gastro intestinali.

La maggioranza dei sostenitori dell’iridologia sostengono che abbia basi scientifiche; i suoi detrattori – molto numerosi – asseriscono invece che non solo non abbia alcun fondamento scientifico, ma addirittura possa essere dannosa per i pazienti: il rischio che rilevi problemi fisici che non risultano essere poi confermati da apposite analisi o viceversa, secondo i suoi avversari, è concreto.

Viceversa, secondo questa tesi, l’iridologia potrebbe incorrere in false diagnosi che inducono ad ignorare un effettivo problema: in questo modo il paziente ignaro potrebbe perdere tempo prezioso per appurare reali diagnosi e iniziare eventuali cure.

L’approccio migliore forse è seguire Aristotele e fermarsi in mezzo, e quindi sposare la causa di chi definisce l’iridologia una pratica olistica legata al benessere mentale, emozionale e spirituale della persona, che studia la relazione tra il corpo e i sintomi provenienti dagli organi.

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