cogliere erbe mediche

Non pensare che sia solo un’anticamera dell’inverno: ottobre ha anche un’anima primaverile. Ed è uno dei mesi migliori per farti un giro in campagna o in montagna e raccogliere le erbe, da utilizzare per preparare infusi e decotti. «Quando fa caldo, alcune piante perdono un po’ di vitalità. Con l’arrivo dell’autunno, rinfrescate dalle piogge di tarda estate, sono più rigogliose» spiega Sauro Biffi, erborista e direttore del Giardino delle erbe gestito dal Comune di Casola Valsenio (Ra), dove vengono coltivate 400 specie tra piante aromatiche e officinali.

Ecco allora quali raccogliere in questo periodo. E come sfruttare al meglio le loro proprietà curative.

Raccogli da sola le erbe mediche per la tua salute

Ottobre è il momento giusto per fare scorta di piante medicinali. Da usare per preparare tisane e decotti curativi

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La bardana detox

Cresce sui sentieri, nei terreni incolti, vicino ai corsi d’acqua. La riconosci per i fiori: petali viola racchiusi in un involucro verde, ruvido e un po’ appiccicoso. «Le parti più interessanti sono le foglie e le radici, da raccogliere quando la pianta è giovane e le infiorescenze sono ancora piccole» aggiunge Sauro Biffi. «La togli dal terreno con un coltellino o una piccola vanga, elimini le ramificazioni più piccole e la tagli a pezzi. Poi la fai essiccare in forno o al sole».

Gli effetti. La bardana ha un’azione depurativa e stimola la digestione. È un rimedio utile in caso di acne, perché è anche seboregolatrice e purifica la cute.

Come si usa. Con la radice si prepara il decotto. Tagliala a pezzi e fanne bollire un cucchiaio in una tazza d’acqua per 10 minuti, lasciando riposare per altri 10, filtra e bevi. Le foglie, invece, si possono ridurre in poltiglia e applicare localmente, per esempio quando devi disinfiammare un foruncolo.

La genziana digestiva

Cresce perlopiù nelle zone di montagna, nei prati esposti al sole. La devi raccogliere prima che cadano le foglie. Le sue proprietà sono racchiuse nella radice, da estrarre con un piccolo forcone o un vanghetto.

Gli effetti. È una delle cosiddette “erbe amare”, che migliorano la digestione e al tempo stesso stimolano i succhi gastrici. È un efficace “aperitivo”, nel vero senso della parola: bevuto prima dei pasti, stimola l’appetito.

Come si usa. Puoi preparare un decotto, facendo bollire per 10-15 minuti un cucchiaio raso di radice in due tazze d’acqua. La dottoressa Clementina Cagnola, farmacista ed erborista a Milano, nel libro La salute foglia per foglia consiglia un aperitivo speciale: fai macerare in un litro di Moscato passito 30 grammi di radice di genziana, 5 grammi di scorze d’arancia e 5 grammi di vaniglia. Lascia in infusione per una settimana e poi bevi un bicchierino prima dei pasti o dopo, come digestivo.

La malva antinfiammatoria

Con i suoi fiori violetti, la malva cresce in ogni regione d’Italia. Nei terreni incolti di pianura o sulle colline, nei prati, sugli argini dei fiumi. «È una pianta molto generosa» aggiunge Sauro Biffi. «Puoi raccogliere sia i fiori sia le foglie, evitando quelle cosparse di puntini color ruggine: è un fungo dal sapore sgradevole.

Gli effetti. Punto forte della malva sono le mucillagini, sostanze un po’ vischiose che a contatto con l’acqua si gonfiano e che hanno un’azione lenitiva. Si usa come antinfiammatorio contro il mal di gola o la tosse e le gengive irritate. Ma serve anche a risvegliare l’intestino pigro».

Come si usa. Per le gengive, prepara un decotto con i fiori da usare per gli sciacqui. Ne versi un cucchiaio in una tazza d’acqua; fai bollire a fiamma bassa per 10-15 minuti. Quindi lascia raffreddare. Per la gola, metti per 10 minuti un cucchiaio di foglie in una tazza di acqua bollente. Filtra e bevi, con un po’ di miele.

Il biancospino antiansia

A forma di cespuglio o di piccolo alberello, il biancospino cresce spontaneo fino ai 1.600 metri. I suoi minuscoli fiori bianchi e le bacche scure sono le parti da raccogliere. I primi in primavera, gli altri a ottobre.

Gli effetti. «Il biancospino ha un effetto calmante garantito dai flavonoidi, che agiscono sul sistema nervoso» spiega l’esperto. «I frutti invece hanno azione antinfiammatoria».

Come si usa. Per una tisana antiansia, che placa anche la tachicardia, metti un cucchiaio di fiori di biancospino in una tazza d’acqua bollente. Lascia in infusione 10 minuti, filtra e bevi. Il decotto dei frutti (si fanno bollire per 10-15 minuti) è utile contro le infiammazioni delle gengive.

Il ginepro diuretico

L’autunno è il momento migliore per raccogliere le bacche di questa pianta, che trovi al mare e in montagna, nei boschi e nei pascoli. Per farlo, armati di guanti, perché il ginepro è pieno di spine.

Gli effetti. È ricco di oli essenziali (come pinene e junene) e tannini che hanno un’azione antisettica sulle vie urinarie e respiratorie e favoriscono la diuresi.

Come si usa. Lascia un cucchiaino di bacche (essiccate) in acqua bollente per 10 minuti e bevi. Una tazza, 3 volte al giorno.

Come essiccare e conservare le erbe mediche

Per raccogliere le erbe, servono guanti, forbici, sacchetti di carta o cestino.

● Il momento migliore è la mattina, quando il sole ha asciugato la rugiada.

● Non deve piovere: devono essere asciutti per essere conservati bene, e non avere annerimenti o contaminazioni.

● Fondamentale è l’essiccazione: se è una bella giornata, puoi metterle al sole; se non hai tempo (ci vogliono più giorni), funziona il forno, a bassa temperatura (sotto i 35-40 gradi) per due o tre ore. Oppure, se hai spazio, puoi lasciarle per una settimana su una carta da cucina, in un locale ventilato, avendo cura di rigirarle.

● Alla fine chiudile in sacchetti di carta o stoffa, vasetti di terracotta, ceramica o vetro scuro.

● Raccogli solo le piante che riconosci a colpo sicuro e, se hai il minimo dubbio, falle vedere a un esperto. Alcune erbe sono tossiche.

● Evita il fai da te se allatti, aspetti un bimbo o prendi farmaci per un disturbo cronico.

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