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Quanto ne sai di preservativi?

  • 11 09 2017

Gli italiani conoscono poco il condom. Ed è un errore, perché è la migliore garanzia contro le malattie a trasmissione sessuale. Cerchiamo allora di rispondere alle domande e ai dubbi più comuni sul profilattico, sfatando anche qualche mito

Gli italiani e i profilattici? Un pessimo rapporto. A dirlo è la Global sex survey, la più vasta ricerca sulle abitudini sessuali al mondo. Che ha dimostrato che in quattro casi su 10 non viene usato. Neanche con un partner di cui non si conoscono le esperienze precedenti.

È preoccupante, se si pensa che il preservativo è l’unico modo per ridurre il rischio delle malattie a trasmissione sessuale, come clamidia, herpes, papilloma virus, Hiv e Aids. Non solo, il condom è un metodo per evitare gravidanze indesiderate con una sicurezza del 90 per cento.

Ma attenzione: non basta usarlo, bisogna saperlo usare correttamente. Perché quando un preservativo si rompe, sei volte su 10 è proprio per averlo utilizzato male. Ecco allora 10 domande per capire quanto si sa di questo fondamentale mezzo di prevenzione, fare chiarezza sui dubbi più comuni e sfatare qualche mito.

1. Se si mette il profilattico dalla parte sbagliata, si può togliere e rimettere dal verso giusto?

No. Il preservativo va buttato perché sulla parte che è stata a contatto con il pene può restare del liquido pre-eiaculatorio, pericoloso se contiene virus di malattie sessuali.

2. Si possono usare i lubrificanti in caso di secchezza?

Sì. Ma si possono usare solo i lubrificanti che portano scritto sulla confezione idrosolubile, quindi solubili in acqua o gel a base di acqua. Da evitare, invece, quelli a base di oli e altre sostanze grasse come la vaselina: riducono la resistenza del lattice anche del 90 per cento.

3. Ci sono delle alternative per chi è allergico al lattice?

Sì. Esistono i profilattici anallergici, prodotti con una gomma sintetica, il poliuretano. Sono resistenti e sicuri come quelli tradizionali al lattice.

4. Il condom ha la scadenza?

Sì. La data di scadenza è riportata sia sulla scatola, sia sulla singola confezione. In ogni caso, un profilattico scaduto si riconosce subito: al tatto è molto asciutto o, al contrario, troppo appiccicoso. Ha anche una strana tonalità di colore.

5. C’è differenza tra i diversi tipi di preservativo?

No. Tutte le varietà di preservativi hanno la stessa sicurezza ed efficacia. Compresi quelli aromatizzati. È fondamentale però che sulla confezione ci sia il marchio CE, una garanzia sulle norme di fabbricazione.

6. Si può usare per fare l’amore in acqua?

Sì. Il profilattico non si rovina in acqua (neanche in quella di mare). L’unico rischio è che si sfili: a contatto con l’acqua fredda l’erezione dura meno.

7. La sabbia lo rovina?

No. Ma il condom potrebbe rovinarsi se la sabbia è grossa. Lo sfregamento causa piccole lacerazioni nel lattice.

8. Si può tenere nella taschina interna della borsetta?

Sì/no. Il profilattico può stare in borsetta solo per qualche ora, perché il calore può alterare il lattice. D’abitudine, infatti, la confezione va tenuta in un luogo fresco e asciutto, come un cassetto dell’armadio.

9. È rischioso se a fine rapporto si sfila e rimane nella vagina?

Sì. Se il condom si sfila alla fine del rapporto c’è un’alta probabilità che esca il liquido seminale. In questo caso, l’unica soluzione è parlarne subito con il ginecologo. La lavanda vaginale, invece, come alcuni credono, non “lava via” gli spermatozoi.

10. Come si fa a evitare che si rompa mentre si mette?

Per indossare correttamente il preservativo, mentre si srotola, bisogna stringere tra le dita la parte finale, dove c’è il serbatoio. Serve per eliminare le bolle d’aria che, se restano dentro, aumentano il rischio di rottura. Attenzione però a non toccare il preservativo con le unghie, soprattutto se sono lunghe.

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