5 nemici insidiosi della vita a due

  • 16 08 2011

I consigli da seguire per affrontare e sconfiggere i 5 nemici dell'amore e creare una felice vita di coppia: dalla mancanza di spazi personali alla suocera, passando figli, orgoglio e intimità

Nemico n°1: l'intimità che non soddisfa

Se l’intimità non soddisfa

Quante coppie hanno una vita sessuale ricca e soddisfacente? Noi italiani facciamo un gran parlare di sesso, poi, in realtà, ci barcameniamo, schiacciati nella morsa del lavoro e degli impegni familiari. E, soprattutto, un po’ annoiati da un’attività che trae la sua linfa vitale dalla proibizione e dalla trasgressione e, quindi, tende a perdere vigore in un rapporto di coppia consolidato. È banale constatare che, dopo un certo periodo di vita assieme, il sesso tende a rarefarsi. In realtà non è poi così vero che un rapporto a due, alla distanza, debba necessariamente perdere la componente erotica. Come fare? Cercare di riattivare quello sguardo fresco, quella capacità di riconoscere l’altro nelle sue qualità, di rincontrarlo come se fosse la prima volta.

IL CONSIGLIO Un esercizio utile? Quando si è a letto con il coniuge, provare a guardarlo con una attenzione e un’apertura nuova, come se non lo si avesse mai visto. Sembra infantile, ma funziona. Ecco, è importante cogliere nell’altro la carnalità, quell’insieme di caratteri e di apparenze fisiche, naturali, quasi primordiali, sulle quali si ha appiccicato l’etichetta di moglie o di marito.

Nemico n°2: la mancanza di spazi rigeneranti per sé

Se mancano gli spazi rigeneranti per sé

Condividere, partecipare, praticare insieme un hobbie, un’attività sportiva, magari anche un progetto di lavoro, va bene. A patto di essere capaci, allo stesso tempo, di avere, ognuno, la propria “stanza segreta”, un luogo che non dev’essere invaso dall’altro. Insomma: è bene ricordare che il partner è, con ogni probabilità, un soggetto tendenzialmente claustrofobico, bisognoso di spazi e distanze non troppo strette. Naturalmente questo non significa accettare di finire al penultimo posto nella scala dei suoi interessi, ma prevedere che una marcatura troppo stretta potrebbe alla lunga risultare asfissiante, facendo perdere quella capacità di attrazione che, in fondo, è l’unica vera garanzia per dare solidità a un legame affettivo.

IL CONSIGLIO La morale è sempre la stessa: in amor vince chi fugge. Se ogni tanto ci si allontana, si fanno delle cose per conto proprio, si coltivano delle passioni personali, il proprio valore accresce inevitabilmente. E si evita di diventare la classica ruota di scorta. Insomma, bisogna liberarsi dal timore che, coltivando i propri interessi, il partner potrebbe allontanarsi.

Nemico n°3: l'orgoglio che avvelena ogni rapporto

Se l’orgoglio avvelena il rapporto

L’orgoglio è quel difetto che rende le persone incapaci di ricevere critiche e osservazioni, ritenute umilianti. Succede perché ci si considera superiori rispetto agli altri, si ha bisogno di essere costantemente al centro dell’attenzione, e non ci si preoccupa degli stati d’animo delle altre persone. Intendiamoci: esiste anche un orgoglio positivo, sano, che consiste nel saper valorizzare le proprie capacità. Più spesso, invece, si trasforma nel tentativo di edificare un monumento a se stessi, al proprio Io. Perché, in verità, ci si sente fragili e insicuri.Questo tipo di orgoglio, di chi ha bisogno di compensare la propria inferiorità, è un inquilino molto scomodo in un legame di coppia. Poiché la propria valorizzazione personale va a scapito dell’altro.

IL CONSIGLIO È possibile cambiare, diventare un po’ più umili? Sì. Basterebbe ricordare i vantaggi che derivano da un po’ di sana umiltà: permette di essere ben accetti e di aggirare i conflitti. Evita l’esibizionismo della propria forza (un aspetto che, a volte, può mettere nei guai) e la fatica di dover essere sempre all’altezza  

Nemico n°4: i figli e la loro ventata di folle novità

Se i figli portano una ventata di folle novità

I figli? Possono rafforzare i rapporti destinati a durare. Ma, va detto, anche far soccombere quelli gracili. Ecco perché rischiano di diventare, loro malgrado, dei “nemici della coppia”. Meglio saperlo. E, soprattutto, mettere in conto che, con i bambini, è importante fare delle cose insieme, un po’ di sano sport che piace e fa bene a tutti o delle vacanze a misura di bambino. Ma, allo stesso tempo, bisogna continuare a coltivare una sana vita di coppia. Fa bene agli adulti ma anche al figlio che, per crescere, deve staccarsi dai genitori.

IL CONSIGLIO Riflettere sui due opposti pericoli che, con l’arrivo di un bebè, possono deteriorare i rapporti. Il primo è rappresentato dalla sudditanza nei confronti del figlio-tiranno. In questo caso, un bambino può rappresentare un ciclone che spazza via la complicità, l’intimità, la passione. Ma non meno deprecabile è il caso della coppia che si coalizza contro il piccolo per difendere i propri spazi. La scelta vincente? Mettere da parte momentaneamente le proprie velleità per dedicarsi alla funzione genitoriale. Che, domani, permetterà di avere un figlio forte e autonomo.

Nemico n°5: genitori e parenti che si intromettono nella coppia

Se genitori e parenti si intromettono nella coppia

Occhio anche alle famiglie d’origine. Possono condizionare la coppia con la loro invadenza. Non è sempre così facile. Ci sono persone che, già con un piede nella fossa, stanno ancora a recriminare su cose dette o fatte da genitori che, ormai, hanno preso pieno possesso della loro mente come un esercito invasore.

IL CONSIGLIO Sarebbe tanto bello andare sempre d’amore e d’accordo e riuscire a stare bene in coppia, da soli, con i parenti. Ma quando questo è proprio impossibile, allora la regola d’oro è: ognuno “si faccia i genitori suoi”. E, cioè, lasciare che il partner intrattenga la relazione che crede con i suoi, senza interferire. Magari aiutandolo a non lasciarsi invischiare in situazioni di eccessiva sofferenza. Ma, e questo è molto importante, guardandosi bene dal criticare i suoi genitori. Anche se sono persone assolutamente intollerabili, rimangono pur sempre le figure fondamentali della sua vita. E fanno parte a pieno titolo del suo mondo interiore. Insomma, sono delle parti dell’altro e combatterle in modo radicale significa attaccare il partner stesso.

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