Cattivi odori

Odore del corpo, una spia per diagnosticare le malattie

Già gli antichi greci avevano capito che un cambiamento nell'odore di alito, pelle, piedi o feci poteva indicare l'insorgenza di una patologia

Solitamente i cattivi odori che escono dal nostro corpo ci mettono in imbarazzo, facendoci vergognare e addirittura allontanare dalle altre persone. Ma dovremmo cercare di considerarli non come nemici, ma come amici che in alcuni casi possono salvarci la vita. Sì, perché spesso l’alito cattivo, il sudore acido o un odore particolare della pelle possono indicare una malattia da cui siamo affetti. Lo avevano capito gli antichi greci e adesso è scientificamente provato. Recenti ricerche hanno dimostrato che il corpo, in base alla patologia, può secernere un odore diverso dal solito, a volte peggiore, a volte semplicemente con variazioni di ph.

La scoperta degli antichi sull’odore

Fin dall’epoca degli antichi greci era noto il fatto che quando una persona è malata ha un odore diverso. Anche se non è usuale odorare il corpo di una persona per capire se è affetta da qualche patologia, la scienza ha dimostrato che gli antichi greci avevano ragione. L’insufficienza epatica, il diabete e molte altre malattie, soprattutto le malattie infettive, danno al respiro un odore caratteristico.

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Diagnosticare malattie dall’alito

Nel 1971 il chimico premio Nobel Linus Pauling contò 250 diverse sostanze chimiche gassose nel respiro: solo alcuni sono percepibili con il nostro naso. Nel respiro umano sono presenti centinaia di sostanze chimiche gassose chiamate composti organici volatili (COV). Molti COV sono percepibili dal naso umano, altri invece sono riscontrabili solo attraverso strumentazioni apposite. I cambiamenti nei COV possono far rilevare la presenza di malattie cutanee, respiratorie, neurologiche o intestinali. Un alito dall’odore fruttato può indicare, invece, il diabete.

L’importanza del sudore

Anche l’odore della pelle è fondamentale. L’epidermide, infatti, secerne tossine di scarto attraverso il sudore, si depura dai pori, grazie anche alle ghiandole sparse in tutto il corpo. Questo odore può cambiare in base alla sua composizione chimica, motivo per cui di solito quando si hanno problemi intestinali il sudore può diventare più acido.

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Cattivo odore dei piedi

Una delle puzze più imbarazzanti è quella dei piedi, perché il cattivo odore è spesso associato a una scarsa igiene. Ma non sempre è così. La causa potrebbe essere il cosiddetto piede dell’atleta, un’infezione fungina che può essere facilmente trasmessa ad altre parti del corpo o ad altre persone toccando o condividendo scarpe, asciugamani e biancheria da letto.

Feci molto maleodoranti

Anche le nostre feci sono un indicatore importante del nostro stato di salute. Se le feci hanno un odore più sgradevole del solito, infatti, potremmo avere un’intolleranza al lattosio, che si verifica quando l’intestino tenue non è in grado di produrre abbastanza dell’enzima lattasi e, quindi, non è in grado di digerire il lattosio. In questo modo il lattosio non passa nel flusso sanguigno, ma nel colon, dove viene fermentato dai batteri intestinali. Il risultato di questo processo è proprio l’odore più sgradevole nelle feci. Stesso discorso vale per l’urina. Le infezioni del tratto urinario possono portare alla produzione di urina con un odore pungente. Ciò accade quando i batteri entrano nell’uretra e si moltiplicano nella vescica, causando un’infezione.

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