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Le invenzioni delle donne

Negli anni ’70 fu richiesto a quasi 5.000 bambini di disegnare uno scienziato. Fu un’esplosione di camici bianchi, occhiali e baffi, dato che i soggetti disegnati erano in maggioranza uomini. Solo 28 dei piccoli disegnarono una donna, ed erano tutte bambine.

Tuttora le donne nella scienza sono ancora poche, per quanto le laureate in chimica siano passate dal 19% degli anni ’60 all’attuale 48%. Eppure furono le donne sumere a produrre 7.000 anni fa le prime birre, che tante serate hanno rallegrato da allora.

Sempre femminile la genesi di scale antincendio, tergicristalli, pannelli solari, del kevlar che ha reso possibili i giubbotti antiproiettile, del Monopoli e delle pattumiere a pedale.

Due menzioni speciali: a Ruth Wakefield, l’inventrice dei cookies, i biscotti con le gocce di cioccolata (Ruth, perché lo hai fatto?) e a Josephine Cochrane, inventrice della lavastoviglie, l’elettrodomestico più aggregante che esista. L’uomo, anche il meno collaborativo, gli si dedica per dimostrare che la carica meglio della moglie.

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