Sonno agitato nei bambini: come affrontarlo

1/6 – Introduzione

In Italia, secondo le stime, circa il 25% dei bambini tra 0 ed 8 anni dorme male oppure non riesce ad addormentarsi: tutto si riversa anche sulla qualità del riposo dei genitori, i quali divengono sempre più nervosi e assonnati. Vi siete mai chiesti perché i vostri piccoli hanno un sonno agitato oppure si svegliano nel bel mezzo della notte? Ebbene, occorre assolutamente ricercare le motivazioni per cui si manifesta questo problema ed affrontarlo. Questa guida vi mostrerà, per quanto possibile, come rimediare alla carenza di sonno notturno dei vostri bimbi.

2/6 Occorrente

  • Pazienza

3/6 – Intervenire per risolvere il problema

Il sonno del neonato è solitamente agitato per via di questioni fisiologiche: tutti i bambini si svegliano diverse volte durante la notte e, poi, si riaddormentano immediatamente. In altri casi, invece, è necessario il nostro intervento. Esistono differenti fattori che possono influire sul sonno dei più piccoli. I bambini di consueto riescono ad entrare ed uscire dalla fase REM con estrema facilità: può capitare che alcuni sogni possano trasformarsi in incubi spaventosi e il bambino può svegliarsi, non riuscendo a distinguere la realtà dal sogno.

4/6 – Tranquillizzare il bambino

Un ulteriore motivo del risveglio improvviso dei bambini durante la notte può risiedere nell’ansia e in un’apprensione eccessiva della madre. Di fatto, i piccoli sentono il nostro umore e percepiscono il nostro stato psichico. Pertanto se noi adulti trasmettiamo preoccupazione o agitazione, loro non possono far altro che dimenarsi e, addirittura, urlare in preda alla disperazione. Alcune volte, quando il bambino è sicuro che uno dei genitori lo prenderà in braccio (e magari lo porterà a dormire nel lettone), sarà più propenso a fare i capricci durante la notte.

5/6 – Organizzare la propria vita lavorativa

Recenti studi hanno evidenziato un ingente aumento di casi di insonnia nei bambini. L’incremento di tale disagio infantile si associa spesso allo stress quotidiano a cui è sottoposto il piccolo. I ritmi frenetici dei genitori, le esigenze del bimbo messe in secondo piano, l’alterazione degli orari e persino l’assenza dei genitori sono le principali cause di questo problema crescente. Per risolvere in qualche modo la situazione, i genitori devono assolutamente organizzare la propria vita lavorativa senza tralasciare i bisogni dei propri figli.

6/6 – Mettere nella culla un peluche

Se però il nostro bambino piange disperatamente, rischiando di far perdere la pazienza persino ai nostri vicini, come dovremmo comportarci? Per tranquillizzarlo, basterebbe mettere nella culla un oggetto magari un peluche oppure una copertina colorata e morbida. In oggetti come questi, il bimbo riconoscerà il calore e la protezione della mamma e si calmerà molto presto. Se si tratta di bimbi molto piccoli, lasciar loro il ciuccio per tranquillizzarli non è una soluzione ottimale.

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