karkadè

Ha un nome che evoca paesi lontani e un colore rubino intenso. Il karkadè, o tè rosa dell’Abissinia, è ricavato dai fiori di una varietà di ibisco (l’Hibiscus Sabdariffa) ed è una bevanda dal gusto vagamente acidulo diffusa nelle nazioni calde come l’Etiopia e l’Egitto. È infatti molto dissetante: chi deve affrontare viaggi nel deserto tiene in bocca un fiore secco per le sue proprietà astringenti che riducono la sete. Ma le virtù di questa pianta sono molte.

«Contiene infatti preziosi acidi organici oltre che antiossidanti, mucillagini e oli essenziali che la rendono un valido rimedio per diversi disturbi» spiega Barbara Borzaga, biologa nutrizionista. «In più è molto ricco di vitamina C: una tazza ne contiene tre volte più di una spremuta di agrumi». Vediamo come sfruttarne le proprietà.

Le virtù del karkadè

Abbassa la pressione, attenua la cellulite e aumenta le difese. Scopri i benefici dell’elisir rosso

Il karkadè può aiutarti a ritrovare la tua regolarità intestinale perché grazie alle mucillagini che contiene, ha un effetto leggermente lassativo

3 RICETTE DA PROVARE
● L’infuso è molto semplice da preparare: per ogni tazza di acqua metti in infusione dieci grammi di fiori secchi. A piacere, puoi aggiungere succo di limone e dolcificare con miele. Esistono poi due varianti da provare.
● La bevanda super drenante si ottiene facendo bollire un litro di acqua. Poi spegni il fuoco e aggiungi due cucchiai colmi di karkadè. Lascia intiepidire il preparato. Lava una pescanoce bianca, tagliala a spicchi, mettili in una caraffa e aggiungi l’infuso filtrandolo. Consuma nell’arco di una giornata.
● La tisana per l’inverno si prepara sempre con un litro di karkadè. A parte metti a bollire per tre minuti in poca acqua 3 fette di mela, 1 stecca di cannella, 2 chiodi di garofano. Spegni la fiamma e aggiungi la tisana filtrata.
Versa tutto in una caraffa e conserva in frigorifero.

Il karkadè riduce l'ipertensione

Uno studio pubblicato sulla rivista scientifica Circulation condotto su 65 persone affette da ipertensione lieve o moderata, ha dimostrato che bere 2-3 tazze di karkadè al giorno per 6 settimane abbassa i valori della pressione sistolica (cioè la massima) in media del 7,2%. In chi ha valori superiori a 129 Hg, la riduzione può arrivare fino al 13,2%. Un risultato paragonabile a quello che si ottiene con farmaci specifici come gli ACE inibitori, ma senza effetti collaterali.

«Il merito va ai flavonoidi contenuti nel karkadè, che rendono le pareti dei vasi sanguigni più elastiche» spiega la nutrizionista. «Un effetto non da poco: basti pensare che le ricerche mediche hanno calcolato come una diminuzione della pressione anche solo di 3 mm è associata a un calo del rischio di mortalità per ictus dell’8% e per malattie delle coronarie del 5%» .

Il karkadè tiene lontano il mal di gola

Il karkadè, per l’elevato contenuto di vitamina C, aiuta a rinforzare il sistema immunitario e, grazie ad alcune sostanze come le antocianine, ha anche proprietà antinfiammatorie e leggermente antisettiche. Per questo l’infuso è indicato in caso di mal di gola e infezioni delle vie aeree. Sorseggiarlo aiuta a decongestionare le mucose e a ridurre l’irritazione.

«Per prevenire i disturbi tipici della stagione autunnale, una buona strategia è bere tutti i giorni una tisana aggiungendo delle bacche di rosa canina che ne potenziano l’azione» suggerisce la dottoressa Borzaga. «Si prepara mettendo in una tazza di acqua bollente un cucchiaino di entrambe le erbe, o in caso si usino le bustine di karkadè già pronte, uno di rosa canina, lasciando in infusione 5-7 minuti».

Il karkadè migliora la couperose

Il colore rosso intenso dell’infuso di ibisco è dovuto ai flavonoidi, sostanze antiossidanti che hanno un’azione protettiva sulla circolazione, rinforzando le pareti dei vasi. Berlo regolarmente ti aiuta se soffri di fragilità capillare o disturbi della circolazione come gambe pesanti, vasi dilatati, varici ed emorroidi.

«La vitamina C di cui è ricco, inoltre, aiuta a fluidificare il sangue, prevenendo complicanze anche serie come la trombosi» aggiunge l’esperta. E se soffri di couperose, è un alleato prezioso perché migliora il tono dei capillari del viso placando il rossore. Anche in caso di cellulite prendi l’abitudine di bere l’elisir rosso: riduce il ristagno dei liquidi e, in più, ha un effetto drenante. Così la buccia d’arancia si attenua.

Il karkadè attenua le scottature

Il karkadè può essere utilizzato anche in tutti i casi di arrossamenti e infiammazioni per fare impacchi freddi sulla pelle. Basta preparare un infuso concentrato e applicarlo con l’aiuto di una garza. Grazie alla presenza di mucillagini e polifenoli, ha un’azione lenitiva e rinfrescante, che lo rendono indicato dopo una lunga esposizione al sole o in caso di scottature. Persino in presenza di irritazioni dovute ad allergie o eczemi, può ridurre bruciore e prurito. Puoi usarlo da solo o preparando una tisana con più erbe dall’azione calmante ed emolliente, come la malva e la calendula, dosandole in parti uguali.

Provalo anche in caso di borse e occhiaie, al posto degli impacchi di camomilla. Il suo effetto vasoprotettore contribuisce nel tempo ad attenuare gonfiori e aloni scuri.

Il karkadè lucida e dona riflessi ai capelli

Se hai una chioma rossa o castana con sfumature ramate, puoi accentuarne i riflessi con i fiori d’ibisco. Prepara un infuso concentrato (40 g in una tazza di acqua da 250 ml) e lascialo riposare per circa un’ora. Poi, con l’aiuto di uno spruzzino o di un pennello, distribuiscilo sulle lunghezze e tienilo in posa fino a quando si asciuga.

Se il tuo problema sono i capelli grassi, aggiungi al preparato due cucchiai di aceto di mele e usalo come ultimo risciacquo dopo lo shampo: otterrai una testa purificata dal sebo. Il karkadè, infatti, grazie alle sue proprietà astringenti, deterge in modo delicato il cuoio capelluto. Se, invece, hai i capelli secchi, prepara una maschera con sei cucchiai di olio di semi di lino, otto di infuso ristretto e un vasetto di yogurt greco. Lascia in posa avvolgendo la testa con una pellicola e infine sciacqua.

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