Le gioie del lavoro da casa

La giornalista statunitense Lisa Miller, già autrice di molti articoli di successo che le hanno portato riconoscimenti importanti, ha pubblicato sul New York Magazine un saggio in cui spiega come le donne si siano date da fare e, con la crisi, abbiano imparato a gestire al meglio il loro tempo, ma soprattutto il loro lavoro, con una scommessa fatta e vinta e cioè quella di lavorare da casa raggiungendo gli stessi obiettivi delle otto ore d’ufficio.

 

Neanche a dirlo, l’articolo ha riscosso talmente tanto successo che in poco tempo la sua è diventata una rubrica dove tutte le settimane vengono raccontate le vicende di una donna in carriera…da casa.

Quando la carriera si fa da casa

  • 19 07 2013

Dall'America arriva una nuova tendenza, quella della new domesticity: via tailleur e tacchi a spillo perché da oggi si lavora dalla propria abitazione

In carriera...da casa

Non stiamo parlando di fare la casalinga, benché sia un mestiere di tutto rispetto, seppur talvolta bistrattato. Stiamo dicendo che si può essere veterinarie, fashion blogger, avvocati di successo, personal chef di grido e giornaliste d’assalto pur lavorando nelle quattro mura domestiche.

 

Ecco perché la scrittrice Lisa Miller ha chiamato questa nuova tendenza new domesticity: perché vi sono numerosi lavori e mestieri, da quelli più intellettuali a quelli in cui basta la manualità e la praticità, che possono essere svolti a casa propria.

New domesticity anche in Italia

Questo nuovo modo di lavorare è nato proprio grazie alla crisi che da anni colpisce la nostra economia: quando infatti il lavoro, quello più classico del termine viene a mancare, ecco che l’ingegno prende il sopravvento e trova altri sistemi di sopravvivenza.

 

E, diciamolo, noi donne siamo le migliori in questo! E’ proprio nei momenti più duri che esprimiamo il meglio di noi e quello della new domesticity è l’esempio più lampante. Ma attenzione questa non è un’esclusiva solo del sogno americano, si tratta di progetti di vita attuabili anche in Italia.

Libere professioniste da casa propria

Già da un paio di anni, sta raggiungendo la doppia cifra il numero di donne che si è ritagliato un angolo di casa da dedicare al proprio lavoro e i dati parlano sempre più di un incremento costante di libere professioniste, signore cioè, che hanno trasformato la loro abitazione in ufficio.

 

Senza contare coloro che, perdendo il lavoro, hanno preferito investire su se stesse e la famiglia abbandonando tailleur e tacchi a spillo e impiegando tutte le energie in vere e proprie attività domestiche o agricole.

Tutti i lavori home made

C’è chi si è messa a fare torte dopo aver seguito un corso di cake design e ora ne sforna a rotazione da vendere alle pasticcerie della zona, chi ha realizzato veri e propri impianti per marmellate home-made, chi coltiva pomodori anche in città da condividere con i vicini e chi ancora restaura mobili antichi attraverso la tecnica del decoupage: ce n’è per tutti i gusti e si può scegliere di misurarsi con qualsiasi tipo di lavoro a seconda delle proprie attitudini e capacità.

 

Insomma si deve solo provare per credere nella new domesticity!

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