Progetti FAI, municipio di Finale Emilia

MUNICIPIO DI FINALE EMILIA

Il Municipio di Finale Emilia, nobile edificio settecentesco sovrastato, prima del terremoto, da un piccolo campanile che scandiva la vita della cittadina, è da sempre il cuore della comunità: ferito dal recente sisma, è al momento completamente inagibile e ha bisogno di essere ricostruito il prima possibile per dare un segnale positivo importante alla città.

Il FAI vuole dare un segnale concreto di sostegno alle popolazioni provate dal sisma con un progetto che la Fondazione porterà avanti in prima persona con la collaborazione dell'Ufficio Tecnico Comunale e con la sovraintendenza della Direzione
regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell'Emilia.

I prossimi interventi del FAI

  • 08 10 2012

Dal restauro dell'abbazia di Santa Maria di Cerrate al municipio di Finale Emilia, i patrimoni da preservare del Fondo Ambiente Italiano

Progetti FAI, Abbazia di Cerrate

ABBAZIA DI SANTA MARIA DI CERRATE (LECCE)
Fondata nel XII secolo dai normanni. Narra la leggenda che Re Tancredi, conte di Lecce, durante una battuta di caccia si trovò di fronte una cerbiatta: la seguì per catturarla e all’improvviso gli apparve l’immagine della Madonna. In quel luogo decise di far costruire la Chiesa di Santa Maria. La struttura edilizia di forma quadrilatera è composta dalla casa monastica, la chiesa abbaziale (ubicata al centro di un cortile interno) e da un sontuoso pozzo cinquecentesco in pietra leccese. La chiesa romanico-bizantina, di stampo basilicale a tre navate, risale all’XI secolo e sul fronte è finemente ritmata da archetti pensili e ha un archivolto di influenza francese. La decorazione plastica è anche ammirabile nello splendido portico duecentesco a colonnine con capitelli tutti diversi fra loro.

La gestione del luogo venne affidata ai monaci basiliani divenendo un importante centro religioso e sede di un celebre scriptorium. Dopo la metà del XVI secolo, con la scomparsa dell’ordine basiliano, il complesso passò sotto il controllo della Santa Sede e poi fu concesso da Papa Clemente VII all’Ospedale degli Incurabili di Napoli. Devastata nel 1711 dai Turchi l’abbazia cadde in abbandono, per diventare poi masseria.
Attualmente è sede del Museo delle Tradizioni Popolari del Salento.
La Provincia di Lecce ha affidato questo complesso al FAI con una concessione trentennale dopo aver indetto un Bando pubblico. Il FAI restaurerà l’Abbazia riportandola al suo antico splendore e aprendola ai visitatori.

Progetti FAI, Punta Mesco

PUNTA MESCO
Paesaggio di eccezionale pregio naturalistico e panoramico: la sommità del promontorio di Punta Mesco, che separa l’insenatura di Levanto da quelle di Monterosso. La Proprietà è composta da aree boschive, per lo più lecceti e zone a pino d’Aleppo, alternate a macchia mediterranea arbustiva e a piccole porzioni di uliveto e vigneto.

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