Gli italiani al ristorante. Cafoni, viziati, intrattabili, tristi…

Donne a dieta, ordinazioni creative, caffé impossibili, bambini urlanti. E poi vi sorprendete che certi camerieri sputino nel vostro piatto?

Enrico Galiano ha fatto il cameriere per più di dodici anni. È quindi molto probabile siate stati tra i clienti che lo vedevano scrivere sul suo blocchetto. Bene, sappiate che non stava prendendo solo le ordinazioni, stava prendendo appunti su di voi. È così che è nato Italiani al Ristorante, un ritratto degli italiani (maniacali, cafoni o viziati) visti dagli occhi di un cameriere. Il libro lo trovate anche qui .

Un cameriere sa tenere i vassoi in equilibrio, sa sorridere anche quando vorrebbe urlare, sa che il cliente ha sempre ragione…

Ma ciò che caratterizza il mestiere di cameriere è lo sguardo. Uno che ha fatto il cameriere, è uno che è allenato soprattutto a guardare i dettagli e, attraverso i dettagli, a cercare di ricostruire biografie, storie, situazioni.

Fammi un sempio…

Un cameriere sa riconoscere con una sola occhiata se la coppia seduta al tavolo è una coppia ufficiale o clandestina, se è in crisi o se arde la passione. A volte persino se uno dei due tradisce l’altro. So che è difficile credersi, ma è così.

Immagino siano moltissime le cose fastidiose che un cameriere è costretto a sopportare ogni giorno. Mi dici in una ideale classifica qual è la peggiore?

L’indecisione, che è congenita, dei clienti italiani (Vorrei una birra, ti dice. Grande o piccola?, domandi. Media, ti risponderà sicuramente). Esemplare è il cliente italiano che ti ordina il caffé. Per quanti convitati ci saranno a tavola, tanti saranno i caffé diversi che ti verranno ordinati (macchiato caldo, macchiato freddo, latte a parte, orzo, con zucchero di canna, dolcificante, macchiatone, con schiuma, senza schiuma…)

Ho sempre pensato che le due grandi macro-categorie nelle quali dividere i ristoranti siano “con bambini” e “senza bambini”, l’ambiente (e anche la cucina) cambiano diametralmente in un caso o nell’altro…

I bambini rappresentano un vero e proprio pericolo. Pare brutto dirlo, ma è così. Ti si materializzano davanti alle gambe, sguizzano come saponette bagnate, cadono e urlano come vedove siciliane. Una tortura!

E delle coppie cosa  mi dici?

Le coppie al primo appuntamento e quelle clandestine sono tutti bellissime da vedere e poi – quanto potere ha l’amore! – sono anche spesso gentilissimi con il cameriere. Le coppie peggiori sono quelle ormai solide (o solidificate), che spesso si presentano al ristorante colme di un astio reciproco, silenzioso e strisciante. Ecco, magari, più che fastidiose, mettono tanta tanta tanta tristezza: spereresti di non doverci arrivare mai, tu, allo stadio in cui le sole frasi che ti scambi a tavola sono Mi passi il sale? e Com’è la tagliata?

Come ordinano gli italiani?

Gli italiani sono creativi. È molto dificile che ti chiedano così com’è il piatto sul menù. E allora via con i più questo, i meno quello, sì ma io la pizza la vorrei con la mozzarella solo su metà, e io invece con pomodoro ma senza sale. Tutto vero, te l’assicuro.

Parliamo ora delle temibili donne a dieta…

Le donne a dieta sono impossibili da gestire. Combattono una lotta senza quartiere contro il Grande Nemico, il CARBOIDRATO. Appena sentono anche solo la lontana possibilità ce una molecola di carbpidrato si insinui nel loro piatto, inorridiscono come se avessro davanti Hannibal Lecter all’ora dell’aperitivo.

Vorrei ora tu mi dicessi la verità su alcuni grandi domande che mi pongo da sempre. Quando diciamo Scusi… a un cameriere per richiamare la sua attenzione, lui finge o davvero non ci ha sentiti?

Fa finta di non averti sentito.

Quante volte nella vita ci può essere capitato in media di ritrovarsi con uno sputo mescolato nelle linguine?

Purtroppo, è assai probabile che almeno uno su dieci di noi se lo sia beccato un qualche “ingrediente aggiuntivo” nel piatto.

A un cameriere è bene dare del lei o del tu?

A un cameriere è meglio dare del lei, a meno che non sia tipo giovanissimo.

Quando portate il vino stappato a tavola è perché è stato riversato del vino in cartone da due soldi in una buona etichetta? Dimmi la verità…

Sì, e lo facciamo apposta, con quelli che vogliono fare gli intenditori di vini… Non mi è mai capitato che qualcuno si fosse accorto del trucco!

E secondo voi al ristornate sono più cafoni i camerieri o i clienti? Parliamone sul Forum!

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