Max Cameron, amministratore delegato dell’azienda canadese Big Bang Technology, spiega che quando l’orologio segna le 17 per i lavoratori è tempo di andare a casa, senza discussioni: «Game over! Dico a tutti che il gioco è finito e hanno perso». L’eccessiva permanenza in ufficio premia la fedeltà all’azienda ma non la produttività.
Inoltre una dipendenza dal lavoro esaurisce le possibilità mentali e creative di chi lavora: malattie come il burnout, possono minare seriamente la salute. Interessante l’osservazione dell’amministratore delegato dell’azienda americana Pep Productivity Solutions, Bary Sherman, il quale afferma: «Lavorare overtime? Chi lo fa è perché non desidera andare a casa e inoltre non sa come si lavora efficacemente». Puoi ispirarti a queste logiche differenti per iniziare a cambiare, a piccoli passi, il mondo lavorativo intorno a te. Non serve essere perennemente presenti o dimostrare disponibilità assoluta negli orari, mettendo a rischio il tuo benessere personale. Il tuo obiettivo è svolgere un buon lavoro: sii orgogliosa di ciò che fai e dimostra serietà ma anche fermezza.