Nel 2007 un gruppo di ricercatori di Harvard e della McGill University di Montreal ha sperimentato su 19 volontari, nell'arco di 10 giorni, un farmaco per dimenticare i ricordi traumatici. Le sperimentazioni non sono mai terminate, tuttavia, come il film citato insegna, dimenticare è davvero la soluzione? L'esperienza è lo strumento più importante che ci permette, ogni giorno, di fare scelte per la nostra vita arricchendole grazie a tutto ciò che abbiamo imparato nel corso dell'esistenza. Se le ricerche più recenti dimostrano come il cervello abbia un ruolo non indifferente nel modificare e trasformare i ricordi, possiamo cercare di vivere meglio percorrendo una strada differente: la consapevolezza.

Memoria: il cervello la reinventa. Sai come imparare?

Secondo un team di ricerca americano, la seconda volta che cerchiamo di ricordare un evento, avremo già un ricordo impercettibilmente lontano dall'originale. Perché il cervello reinventa e modifica. E allora perché non imparare ad agire sulla memoria? Magari attivando quella futura

Secondo uno studio effettuato da un gruppo di ricerca appartenente alla Northwestern University di Chicago quando cerchiamo di riportare alla memoria un evento finiamo non tanto per ricordare l’evento in sé, ma una nostra personale visione del momento in questione. Il motivo? Il cervello distorce, reinventa e modifica tutto ciò che entra nel grande contenitore che chiamiamo memoria, un’area a lungo studiata dalla scienza e tuttavia ancora densa di interrogativi. Esiste, dunque, un modo per lavorare sulla memoria? Secondo le indagini più recenti anche il corpo ha una memoria: considerare questo straordinario archivio come una parte di noi in continuo svolgimento ed evoluzione è una chiave fondamentale per vivere meglio, affrontando il futuro con il saggio occhio del presente.

«La memoria di un evento può  diventare via via meno precisa fino al punto di scollarsi definitivamente dalla realtà» spiega Donna Bridge, a capo del team di ricerca statunitense. Ne sono una valida prova le ossessioni d’amore e tutte le circostanze che ci hanno visto concentrate su un passato che in realtà non apparteneva completamente alla realtà vissuta. Alla fine di un grande amore ti è mai capitato di ricordare solo gli eventi e gli atteggiamenti positivi? Il passato è importante nella misura in cui impariamo dagli eventi. Non sei curiosa di come sarà la tua prossima storia d’amore? Per vivere il rapporto non puoi evitare di affrontare il passato. E imparare a riprogrammarti in un presente differente.

Una pillola per dimenticare

In Inghilterra la giovane Stevie Caffrey, di 20 anni, a causa di un malore, entra in coma: al suo risveglio, dopo un mese, non ricorda né il compagno, né la figlia neonata, nata soltanto dieci giorni prima dell’incidente. Affrontando un doloroso percorso, durato circa un mese, Stevie riesce a recuperare la memoria e il ricordo dei suoi cari. Questa storia, così come patologie in cui persone, soprattutto anziane, scordano il presente vivendo una realtà spostata al passato, insegna che la memoria, così come il tempo, ci collocano in uno spazio di cui è bene prendere coscienza. Chi non ricorda il film di qualche anno fa, Se mi lasci ti cancello? Interpretato da Jim Carrey e Kate Winslet, narra la burrascosa fine di un amore: i due protagonisti decidono di rivolgersi a una squadra di specialisti del settore per azzerare i ricordi.

Nel 2007 un gruppo di ricercatori di Harvard e della McGill University di Montreal ha sperimentato su 19 volontari, nell’arco di 10 giorni, un farmaco per dimenticare i ricordi traumatici. Le sperimentazioni non sono mai terminate, tuttavia, come il film citato insegna, dimenticare è davvero la soluzione? L’esperienza è lo strumento più importante che ci permette, ogni giorno, di fare scelte per la nostra vita arricchendole grazie a tutto ciò che abbiamo imparato nel corso dell’esistenza. Se le ricerche più recenti dimostrano come il cervello abbia un ruolo non indifferente nel modificare e trasformare i ricordi, possiamo cercare di vivere meglio percorrendo una strada differente: la consapevolezza.

Secondo quanto scoperto da uno studio californiano condotto dall’Università di San Diego il cervello è in grado di generare ricordi nuovi, sovrapponendo la memoria di un’esperienza già vissuta a una situazione reale: il ricordo mescola, quindi, realtà e fantasia. Perché non imparare a utilizzare questa propensione in maniera consapevole? Immaginare è un momento tutt’altro che inessenziale per ciò che è destinato a diventare realtà: una ricerca effettuata su un campione femminile alle prese con la necessità di una dieta, ha evidenziato che le donne che riuscivano a immaginarsi magre, avevano più facilità a diventarlo sul serio. Spesso la nostra testa è così influenzata da idee e ricordi negativi che non riusciamo a immaginare davvero strade alternative. Ma imparare una nuova visione di noi stesse è possibile. E fondamentale per vivere meglio.

Esercitare la memoria è importante per avere una mente scattante e ciò che più appare fondamentale per l’essere umano è la capacità di stabilire connessioni con tutto ciò che, grazie all’esperienza di ogni giorno, conosciamo. Cruciverba, rebus e rompicapo sono un ottimo strumento quotidiano per restare giovani e rendere elastici i nostri pensieri. Naturalmente anche una dieta con cibi che favoriscano la memoria contribuirà a renderci scattanti. Anche a 90 anni! Perché in fondo il segreto è continuare ad avere stimoli e a nutrire le nostre esperienze analizzando con reale e lucida consapevolezza il nostro vissuto.

Quante volte non vogliamo vedere le nostre più segrete verità? Il primo passo per elaborare i ricordi è cercare di riportare alla memoria un certo evento cercando, non tanto le coordinate esatte in cui si è svolto, bensì le nostre sensazioni ed emozioni più profonde appartenenti a quel momento. Magari con carta e penna: scrivere un diario, nel presente o a posteriori, può aiutare moltissimo a lasciar emergere la parte più inconscia di noi. La strategia ulteriore? Impara a usare la memoria del futuro. Dopo aver iniziato a lavorare sui tuoi ricordi, analizza le situazioni in cui ti sei sentita più felice e infelice, che sia un amore sbagliato, un lavoro da reinventare, la dieta che non riesci mai a portare a termine. Impara a visualizzarti in modo differente. Nel modo che desideri. Puoi ritagliarti un momento di quiete per farlo, magari prima di addormentarti. Rendi l’immagine ricca di particolari, ti aiuteranno a visualizzarla meglio. E rievocala nei momenti difficili: sarà la cartolina di te stessa dal futuro, la tua risorsa di energia. Perché saper immaginare il futuro e coltivare i nostri ricordi di ciò che ancora deve succedere, è il primo passo per costruire un presente a tua misura.

Riproduzione riservata