Randagi, storie di uomini e animali

C’è sempre un momento nella vita in cui entra prepotentemente Amore e ci fa diventare altro. Un imprevedibile altro da noi, rimasto schiacciato nel fondo dell’anima, come un sussurro che forse chiamava, ma che non sapevamo ascoltare, non riuscivamo a interpretare.u2028Ho pensato subito questo quando Andrea mi ha mostrato le sue fotografie e mi ha chiesto di introdurre il suo libro Randagi. Storie di uomini e animali. Lo ricordo vent’anni fa come un ragazzo timido e un po’ schivo, silenzioso e discreto.

Randagi: storie di uomini e animali

Non con parole, ma con scatti in bianco e nero di animali e uomini, un fotografo dà voce a chi non ha voce (o casa o sostegno). Ne è nato un volume, colmo di amore, che ci “grida” di reagire. E che raccontiamo qui

Andrea Cisternino

Prima di diventare fotografo di moda e costume (oggi è rappresentato dalla galleria d’arte Brucie Collections di Kiev, dove vive con la moglie Vlada), era l’assistente di mio marito. Lo persi di vista una  decina di anni fa e lo ritrovai attraverso Facebook per la nostra comune passione per gli animali.

Sopravvivere

Siamo in tanti a lottare per i diritti dei nostri fratelli minori. Quelli come me (e forse come lui allora), al di là della frustrante consapevolezza che non basterà una  vita per vedere un risultato anche minimo, si affannano a postare nelle  pagine dei network gli annunci, partecipano alle collette, si dichiarano vegetariani, non portano le pellicce, insomma alla fine si parlano un po’ addosso. Altri, pur con le migliori intenzioni, sono estremisti, invasati.

Rifugio improvvisato

Andrea è  andato molto oltre a tutto questo, perché lui ne ha fatto una reale missione di vita. Non conosce alibi né tanto meno speculazione. Non si  fa domande, non si scoraggia mai. È un combattente puro, un guerriero sul campo: negli allevamenti di animali da pelliccia  o per la vivisezione, nei canili-lager e soprattutto nelle  strade, dov’è nata l’idea del libro.

Compagni di disavventure

«Sì, questo progetto è iniziato due anni fa quando mi sono accorto che non c’è alcuna differenza fra randagi umani e randagi animali. E tutto quello che avevo per sensibilizzare la gente era la mia macchina fotografica, così ho deciso che sarebbe diventata la mia  “arma” pacifica per denunciare al mondo il dolore di chi non può parlare». Un concetto-sintesi molto forte che  ribadisce anche nel nome della sua pagina di Facebook in favore degli  animali (con più di 19 mila  iscritti in 8 mesi) “Io non posso parlare,  sei tu la mia voce”.  Perché, senza usare le parole, Andrea è riuscito davvero a farsi  voce. Attraverso l’occhio della macchina da presa comunica con tale potenza il suo sguardo d’amore per gli ultimi da farne un grido di  aiuto.

Amici animali

C’è un episodio particolare che ha scatenato questa tua svolta? «È stato proprio un grido di dolore. Alle 6 di mattina, uscivo da un bar e mi sono trovato a passare davanti a un macello mentre uccidevano un maiale. Quell’urlo disperato, interminabile, infinito, mi è scoppiato irrimediabilmente dentro».

Cercare da mangiare tra i rifiuti

Il suo fuoco interiore non è fanatismo, tutt’altro. Sorride, con la pace e l’innocenza di chi semplicemente in quel momento ha risposto a un richiamo. Parlami di  Cucciolo. Perché gli hai dedicato il libro? «Be’, Cucciolo è l’Amore. È  stato il mio compagno per 14 anni. Era un cane speciale, spesso trovava lui animali feriti o abbandonati. Abbiamo “lottato” insieme e non ci siamo mai lasciati, fino all’ultimo momento della sua vita».

Vita difficile

Ora qual è la tua speranza, Andrea? «Voglio fare tanto. Per il momento, con il ricavato di questo libro che ho pubblicato totalmente a mie spese, ho aperto un conto corrente con il quale aiuterò le associazioni animaliste più povere che, in Italia e Ucraina, conosco direttamente. Coprirò anche i costi delle cure veterinarie per  animali feriti, ma più avanti vorrei riuscire a sovvenzionare manifestazioni contro le perreras spagnole, gli allevamenti da pelliccia, la vivisezione, gli animali dei circhi… potrei parlarti per ore di quello che voglio fare».

Rifugio sotto le stelle

Non ha dubbi, né incertezze perché gli è venuto naturale unire due passioni: quella della fotografia e quella della sua anima riuscendo a produrre le immagini più straordinarie, toccanti e poetiche del suo portfolio. «Sai, per trasmettere attraverso le fotografie un’emozione la devi provare. Se parlo, per esempio,     dell’orrore di un allevamento di visoni è perché ci sono stato e ho sentito sulla pelle la  sensazione da brivido di quelle migliaia di occhi puntati su di me… Vuoi vedere  le foto?».

Sopravvivere con mille difficoltà

Per avere informazioni e comprare il libro di Andrea Cisternino Randagi. Storie di uomini e animali basta andare sulla pagina di Facebook “Io non posso parlare, sei tu la mia voce (in favore  degli animali)” o mandare una mail a: [email protected]. Il  costo del volume, comprese le spese postali, è di 30 euro.

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