Sfruttare al meglio la raccolta punti

- Si può fare il pieno di bollini al supermarket o dal benzinaio. Ma essere fedeli allo stesso punto vendita in vista di un regalo conviene? A conti fatti, la scelta più vantaggiosa potrebbe rivelarsi quella di rivolgersi, di volta in volta, a chi offre i prezzi migliori, senza farsi condizionare dalle raccolte. O, in alternativa, convertire i punti accumulati in uno sconto sulla spesa.

- Nel fare i calcoli non va dimenticato che, a raccolta completa, il valore del premio potrebbe essere diminuito. Specie nel caso di alcuni prodotti elettronici, che diventano presto obsoleti.

I trucchi salva spesa

  • 25 01 2013

Ci sono tanti modi per risparmiare e far tornare i conti a fine mese. Qui ti spieghiamo come scovare il super più conveniente, portare a casa prodotti di qualità (spendendo meno), approfittare delle offerte online

Fare la lista della spesa

Andare a comprare nel supermercato più conveniente della città fa risparmiare oltre 1.000 euro all’anno. Lo dice l’associazione di consumatori Altroconsumo (tel. 02668901) che, nella sua ultima indagine sui prezzi, ha passato al setaccio ben 950 punti vendita sparsi in tutta Italia. Ma come si fa a individuare a colpo sicuro il super più conveniente vicino a casa? A venire in aiuto è la tecnologia.

Per esempio sul sito di klikkapromo (c’è anche l’app per il telefonino) si compila la lista della spesa e si scopre in un istante il punto vendita che propone lo scontrino più basso. C’è poi anche sul sito Risparmiosuper: offre un servizio simile, con, in più, la possibilità di scaricare i buoni sconto e i volantini delle offerte. A questo proposito, occorre fare attenzione: solo se il volantino riporta la scritta “Sottocosto ai sensi del Dpr 218/01” c’è la garanzia di pagare i prodotti meno del negozio. In ogni caso, conviene sempre leggere bene. E la ragione è semplice: il sottocosto potrebbe riguardare soltanto alcuni dei prodotti pubblicizzati. E non tutti quanti.

C’è chi vorrebbe mettere nel carrello della spesa alimenti di qualità simile a quelli di marca, ma che costino meno. Non è un’impresa impossibile. Ad avere queste caratteristiche, infatti, sono i prodotti con il marchio delle catene di supermarket.

«A volte, lo stesso fornitore produce sia i marchi più famosi sia quelli della grande distribuzione» spiega Raffaele Brogna, esperto di etichette private, come vengono chiamati i prodotti che hanno il marchio delle catene di supermarket. Con la differenza che al cliente della grande distribuzione costano il 30 per cento in meno. Raffaele Brogna, nel suo sito ioleggoletichetta svela i brand di qualità che producono anche per i supermercati. Consultandolo, per esempio, si scopre che lo yogurt Conad è prodotto da Vipiteno, mentre il caffè Esselunga è di Pellini.

Fare un giro all'hard discount

Anche in questo tipo di catene low cost si possono conciliare risparmio e qualità. Da un’indagine di Altroconsumo risulta che un carrello pieno di prodotti con il marchio dell’hard discount fa risparmiare alla cassa il 61 per cento rispetto a una spesa simile ma di marca. Con un risultato abbastanza positivo circa la qualità. La maggior parte dei prodotti discount, infatti, ottiene dall’associazione di consumatori un giudizio “medio” e il 13 per cento ha superato i test con un voto di qualità elevata.

Chi non se la sente di rinunciare del tutto alle marche conosciute, può usare la tecnica della spesa segmentata: andare al discount solo per specifici acquisti, come i detersivi e i prodotti per la pulizia domestica. E per alimenti come zucchero, yogurt bianco e cereali, che hanno caratteristiche simili dappertutto, ma al discount costano meno. Stesso discorso per alcuni prodotti pregiati, come gli alimenti bio certificati, l’olio extravergine e il Parmigiano Dop, perché devono rispettare un disciplinare produttivo che ne rende uniforme la qualità. E al discount si risparmia perfino sulle vacanze: i prezzi, low cost, sono negoziati con i grandi tour operator che organizzano il viaggio.

Sfruttare al meglio la raccolta punti

– Si può fare il pieno di bollini al supermarket o dal benzinaio. Ma essere fedeli allo stesso punto vendita in vista di un regalo conviene? A conti fatti, la scelta più vantaggiosa potrebbe rivelarsi quella di rivolgersi, di volta in volta, a chi offre i prezzi migliori, senza farsi condizionare dalle raccolte. O, in alternativa, convertire i punti accumulati in uno sconto sulla spesa.

– Nel fare i calcoli non va dimenticato che, a raccolta completa, il valore del premio potrebbe essere diminuito. Specie nel caso di alcuni prodotti elettronici, che diventano presto obsoleti.

Sfruttare i vantaggi delle carte fedeltà

Quasi sempre gratuite, le carte fedeltà danno diritto a sconti speciali sulla spesa. Per non perdere le occasioni, vale sempre la pena di sottoscrivere le tessere delle principali catene della zona. In alcuni super, poi, si può scegliere la tessera in versione carta di credito, spesso meno costosa della stessa. Per capirlo, basta confrontare le condizioni sul foglio informativo che si ritira al banco assistenza. A proporre una carta-sconti, infine, sono anche librerie, centri fai-da-te, mobilifici, negozi di abbigliamento e catene di elettronica.
Conviene dunque tenerle con sé e usarle al meglio:

– Un’occhiata alle convenzioni sul dépliant che si riceve con la card può tradursi in qualche risparmio extra, perché anche lì possono esserci delle agevolazioni.
– Va fatto il confronto dei prezzi fra le offerte “riservate ai titolari” con quelle dei prodotti simili: una promo non è sempre sinonimo di un buon affare.

– Nel modulo di richiesta basta indicare un indirizzo email secondario e, fra le clausole per la privacy, firmare solo quelle obbligatorie. Chi emette le card, infatti, guadagna anche dalle informazioni personali dei sottoscrittori.

– Il portafoglio è pieno di carte fedeltà? Si può scaricare l’app FidMe, che memorizza nello smartphone una copia virtuale di ogni tessera. Alla cassa, basta mostrare il codice che appare sullo schermo.

L’ultima novità? Comprare in rete attraverso i siti che, dopo l’acquisto, omaggiano il cliente di un bonus (cioè una percentuale di quanto speso, in genere tra l’1 e il 5 per cento).

Quando il bonus arriva a 50 euro, i soldi vengono versati sul conto del cliente.I siti sono quelli di buyon, bestshopping, cashbacky, beryby, cashback. Insomma, si guadagna facendo shopping (ma anche invitando i propri amici).

Visitare gli outlet senza uscire di casa

Si chiamano Privalia, Yoox, BuyVip, Ovo Club, Saldi Privati. Sono i siti di vendite private e funzionano come outlet virtuali aperti ai soci.

Ci si registra gratis per ricevere via mail offerte scontate di abbigliamento di marca, gioielli, orologi e oggetti di design. I ribassi? Dal 30 al 70 per cento e vale la garanzia di legge per gli acquisti a distanza: 10 giorni dalla consegna per ripensarci.

Un’altra formula utile per risparmiare? I siti di social shopping come Groupon, Poinx, Letsbonus e Groupalia. Ecco come funzionano.

– Dopo essersi iscritti, si seleziona il “deal” (l’affare) tra quelli proposti (dalla cena al massaggio, scontati fino al 70 per cento).

– Ogni offerta va colta al volo perché ha una scadenza, in genere tra un giorno e una settimana. Ma attenzione. «Con questo sistema, il cliente paga un’azienda per un servizio che viene prestato da un’altra» avverte Pietro Giordano, segretario di Adiconsum (tel. 895500 0041). «E senza un servizio clienti appropriato, non c’è sicurezza». Per non avere sorprese, meglio leggere con attenzione la descrizione delle proposte.

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