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Angelini introduce una novità assoluta per l’Italia in campo medico: un codice QR sui suoi farmaci da banco specifici per il mal di testa, per tradurre le istruzioni del foglietto in ben 10 lingue.

Accorgersi di aver dimenticato una medicina preziosa mentre sei a 10.000 metri sopra la Siberia può essere un problema. Soprattutto se la meta del tuo viaggio è la Cina, o un paese con una lingua difficile da interpretare. 

Immaginiamoci l’inverso. Immaginiamoci 50 milioni di turisti che giungono per visitare le bellezze italiane o per lavoro e immaginiamo che qualcuno di loro possa aver bisogno di un rimedio contro, facciamo un esempio, il mal di testa. Su 50 milioni questo “qualcuno” diventa una cifra rilevante. Aggiungiamo a questo numero imponente, lo stuolo di persone che risiedono in Italia e che non conosce bene l’italiano: si stima che circa il 60% degli oltre 5 milioni di stranieri residenti in Italia non conosca bene l’italiano. Ora citiamo un altro dato: circa 27 milioni di italiani soffre di disturbi legati al mal di testa.

Se mettiamo insieme tutti questi pezzi in un unico puzzle, possiamo capire perché l’idea di Angelini di lanciare il primo foglietto illustrativo multilingue nei farmaci a base di ibuprofene e naprossene, accessibile direttamente dalla confezione con un codice QR, sia assolutamente la benvenuta. Geniale perché il mal di testa è comune e, in genere, i farmaci più usati per gestire questo disturbo, sono a base di ibuprofene e naprossene. Corretta perché è accessibile a tutti: l’accesso attraverso il codice QR è possibile da qualsiasi cellulare e tablet abilitato con l’apposita applicazione di lettura. È sufficiente aprire l’applicazione che consente la lettura dei codici QR, già installata sui cellulari di ultima generazione, e inquadrare il codice con la fotocamera che si apre automaticamente, per leggerne il contenuto. Inoltre è utilissima perché contribuisce a evitare un utilizzo scorretto di un farmaco di automedicazione, almeno nelle 10 lingue disponibili che sono cinese mandarino, arabo, hindi-urdu, russo, spagnolo, inglese, portoghese, tedesco, francese e italiano.

Per tutte le lingue escluse, rimane sempre valido il consiglio di chiedere in farmacia.