Essere multitasking è davvero un vantaggio? Cosa comporta per il cervello e come proteggerlo

  • 24 05 2018

Prendersi cura della salute di cuore e cervello in poche mosse

Le donne sono particolarmente famose per eccellere nell’arte del multitasking. Secondo alcune ricerche, l’abilità di fare più di una cosa contemporaneamente potrebbe addirittura risultare associata a ragioni di tipo evolutivo. Da un test condotto presso il Balgrist University Hospital di Zurigo è emerso che le giovani donne rappresentano la categoria che meglio si destreggia nel multitasking e questo sarebbe motivato soprattutto a causa della presenza di estrogeni, che in seguito nel corso della vita tende a calare portando allo stesso livello di performance donne e uomini. 

Costrette a districarsi in molteplici attività, dal lavoro alla famiglia, le donne sembrano essere più veloci e organizzate rispetto agli uomini, come ha dimostrato un’indagine effettuata presso l’università di Glasgow in collaborazione con l’università di Hertfordshire. Ma essere multitasking fa davvero bene alla salute o aumenta il nostro stress quotidiano? Il problema non è di facile soluzione per nessuno, perché oggi tutti, proprio tutti, viviamo ritmi sempre più accelerati, costretti a sorreggere equilibri complessi con una fatica talvolta devastante. 

Vantaggi e svantaggi del multitasking

Secondo gli esperti, il multitasking potrebbe essere un’eredità del percorso evolutivo, quando avere un’attenzione mobile e destreggiarsi fra stimoli differenti poteva diventare fondamentale per la sopravvivenza e in alcuni casi salvare la vita. 

Tuttavia, oggi siamo ben seduti sulla poltrona dell’ufficio, senza il benché minimo rischio di incontro di animali predatori: anzi, come emerge dagli studi, la nostra quotidianità è sempre più sedentaria e i rischi di questo stile di vita per la salute si fanno sentire in termini di obesità e sovrappeso, stress. Eppure, contrariamente a ciò che siamo inclini a pensare, il nostro cervello ragiona ancora secondo parametri scelti in un’epoca remota. 

Le ricerche degli ultimi anni sui meccanismi neurologici alla base delle scelte complesse evidenziano che aree come il subtalamo, molto antico dal punto di vista evolutivo, avrebbero un ruolo fondamentale quando dobbiamo prendere una decisione importante e oggi sono sempre più studiate al fine di comprendere quali terapie sperimentare per la cura di disturbi quali gioco d’azzardo e shopping compulsivo.  Il problema del multitasking è che, nel mondo attuale, avere un’attenzione “mobile” ci permette di seguire più cose contemporaneamente, ma al tempo stesso il rischio maggiore è… un’incalcolabile perdita di tempo, oltre a un problema di stress, anche se apparentemente non ce ne rendiamo conto.

Stress, le conseguenze per il benessere psicofisico

Lavori in ufficio? Mentre scrivi una relazione, o compili un calcolo, subentra un alert, luminoso o sonoro, il quale ti avverte che è arrivata una nuova mail. Dai un’occhiata, scrivi una risposta e nel frattempo controlli lo smartphone; rispondi al telefono e nel frattempo un collega ti chiede un’informazione. Che cosa sta succedendo al tuo organismo in questo momento? 

Non sempre siamo coscienti della reazione di stress: quando ci troviamo in questa condizione dobbiamo reagire agli stimoli e farlo in fretta; aumentano le quantità in circolo di adrenalina e noradrenalina, ormone che tende a disattivare la funzione esecutiva, accrescendo l’attenzione verso nuovi stimoli. 

Nella modalità multitasking agiamo d’impulso e spesso è la concentrazione a farne le spese, perché non riusciamo a fermarci su un singolo compito per più di qualche minuto: un tempo troppo esiguo per poter svolgere dall’inizio alla fine il nostro lavoro completando l’obiettivo che ci eravamo prefissati. 

Che cos’è il multitasking

Il termine multitasking viene dalla parola inglese task, compito. Se il sistema operativo di un computer è stato studiato in modo da massimizzare la possibilità di effettuare più compiti alla volta, il nostro funzionamento invece rischia di andare in corto circuito quando passiamo da un’informazione all’altra. 

L’attenzione selettiva è una strategia del cervello che ci permette di dare priorità a una certa classe di stimoli, eliminando altre informazioni ritenute superflue in un certo momento: in questo modo, si fa economia fra le risorse dell’organismo e viene accordata la precedenza a un certo compito. Ma quante volte nella vita quotidiana siamo costretti a passare da un impegno all’altro destreggiandoci fra bambini, tasse, lavoro o commissioni familiari? Le scadenze a tenere a mente si sommano agli orari da ricordare, gli appuntamenti dei bambini, la riunione pianificata dal capo e gli anniversari: il risultato può avere l’effetto di una vera e propria bomba a orologeria. 

Se ti accade di sentirti scarica, spenta o distratta è il momento di agire perché quando la stanchezza diventa un problema rischiamo di andare a rilento, percepire la mente offuscata, compiere più errori.  

Salute del cervello: le regole per prenderti cura di te

L’alimentazione ti può aiutare. Sì alla corretta idratazione dell’organismo, che combatte il mal di testa e migliora le performance contribuendo a memoria e concentrazione: fin dal mattino bevi tanta acqua, disintossicante e depurativa, spremute e concentrati freschi per fare il pieno di vitamine e sali minerali. 

Fritture e preparazioni importanti? Solo nelle grandi occasioni. Per la normalità scegli una cucina semplice come le ricette povere di un tempo, fatte di legumi, cereali integrali e vegetali di stagione conditi con un filo d’olio extravergine a crudo, ricco di nutrienti e importanti proprietà antiage

Soprattutto al cambio di stagione può rivelarsi preziosa l’azione degli integratori alimentari che, presentano una concentrazione importante di principi benefici. Gli Omega3, in particolare, rappresentano una classe di acidi grassi polinsaturi essenziali per il benessere dell’organismo: si tratta di grassi buoni che di frequente, anche a causa del cambiamento nello stile di vita, non riusciamo a desumere dall’alimentazione. 

MyOmega 3 di Multicentrum, che agisce con una triplice azione a livello visivo, cerebrale e cardiovascolare, aiuta ad integrare queste preziose sostanze. Grazie alla presenza di nutrienti fondamentali, Omega3 EPA e DHA, aiutano a mantenere una sana funzionalità cardiaca, cerebrale e visiva*

Indagini come quelle compiute sul popolo Inuit e sugli abitanti della Danimarca, abituati a una dieta ricca di pesce, hanno da tempo confermato l’importante relazione fra Omega 3 e salute, in particolare a beneficio dell’apparato cardiovascolare, cerebrale e visivo. 

*L’effetto benefico per la funzione cardiaca si ottiene con l’assunzione giornaliera di 250mg di EPA e DHA, per la funzione cerebrale e visiva di 250mg di DHA

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