Gerusalemme, la meraviglia del passato e lo stupore del presente

  • 11 09 2019

Protagonista di circa quattromila anni di storia e con un tessuto urbano che ha tolto all'oblio ogni muro e ogni pietra per ricordare la propria identità, Gerusalemme è anche una città moderna,  culturalmente vivace, diventata una delle mete più cool degli ultimi anni. Da città sacra a città trendy.

Toccare il suolo di Gerusalemme è come entrare nelle profondità di una storia millenaria che attraversa l’Oriente e l’Occidente con le sue vicende e la sua dimensione sacra. Ogni pietra è una potente testimonianza del passato, ma è anche un racconto che si libra sotto i cieli di oggi, oltre la Città Vecchia, oltre il Kotel, il Muro del Pianto e la Basilica del Santo Sepolcro. Gerusalemme è la storia, e sta continuando a scriverla chi sta vivendo oggi in questa metropoli effervescente e multiculturale.

Gli eventi si moltiplicano e le attrazioni si rinnovano congiungendo passato e presente in continui rimandi e citazioni. Non a caso è diventata una delle mete più cool per il turismo con un incremento di visite di circa il 38% solo nel 2018, per un totale di circa 4,8 milioni di visitatori: lo documenta il Rapporto Euromonitor International “Le migliori 100 destinazioni del 2018” pubblicato a fine 2018 che l’ha descritta come una delle “hottest cities for travelers in the world”.

Non poteva che essere così. Solo nei prossimi mesi sono previsti eventi culturali di altissimo livello. La settembrina Jerusalem Season of Culture è un invito troppo allettante per non cogliere l’occasione di prenotare un viaggio e vivere l’atmosfera artistica e vivace della città in compagnia di Dj, chef, creativi e artisti visivi. Dal 31 ottobre al 2 novembre invece si terrà l’Open House Jerusalem 2019 che si prospetta, come negli ultimi anni, una vera avventura esplorativa tra il tessuto urbano della città. Nata da un’idea della londinese Victoria Thorton e diffusosi in molte città del mondo, l’Open House è diventata una manifestazione mondiale ma proprio a Gerusalemme ha sicuramente il  sapore più unico e autentico. Le porte dei tesori nascosti si aprono gratuitamente per essere visitate da tutti coloro chi si iscrivono: sinagoghe, ville, loft dal design avveniristico, piazze e giardini vengono descritti da speaker esclusivi, dai proprietari ai loro progettisti, che creano così un racconto “urbano”.


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La città è ricca di stimoli diversi. Bisogna solo alzare lo sguardo e sapersi intrufolare tra le strade del centro, di Giaffa Street e di Ben Yehuda che promettono viste meravigliose sulla città illuminata e dove trovare rooftop bar tra i più ricercati del momento. Si può scegliere di entrare in Ein Karem dove abbondano le gallerie d’arte moderna e le vetrine di designer israeliani, oppure soffermarsi tra i binari della prima stazione ferroviaria, costruita nel 1892 nel cuore di Gerusalemme tra la Città Vecchia e il centro, e diventata, dopo la riqualificazione, uno dei riferimenti culturali di tendenza della città per i suoi ristoranti gourmet, le attività aggregative e la musica dal vivo.

La zona magnetica per i giovedì sera è sicuramente Mahane Yehuda, il cosiddetto The Shuk, di giorno mercato e di sera un luogo “open” dove bere e chiacchierare in un’atmosfera verace tra profumi di spezie, di formaggi e di tradizionali bagel (o baigele) con semi di sesamo a forma di anello. Anche qui, per il quarto anno consecutivo, dal 19-23 novembre, si terrà il festival culinario urbano più cool di Israele, Open Restaurants che conquisterà la città con una celebrazione del cibo di alta qualità. Potrai vivere al meglio questa esperienza grazie alla possibilità di acquistare dei pacchetti messi ad hoc dall’evento in collaborazione con Jerusalem Development Authority.

Ebbene sì. Gerusalemme è capace di portarti in un’altra dimensione con i semplici falafel di ceci, ma anche di spingerti a livelli sublimi con un piatto raffinatissimo grazie alla presenza di chef che, dopo aver lavorato all’estero, sono ritornati in patria.

Gerusalemme ha davanti a sé un futuro scintillante, ma il passato è rimasto indelebile. Il Museo dell’Olocausto, Yad Vashem, ci ricorda l’orrore della Shoah, ma anche la speranza alla quale il genere umano si è aggrappato per ricominciare grazie al ricordo dei Giusti tra le nazioni, coloro che hanno rischiato la propria vita per salvare il popolo ebraico.

Per partire con la leggerezza di chi vuole iniziare un bel viaggio senza perdersi nulla, e per gustarsi il nuovo mood della città, vai sul sito www.itraveljerusalem.com/it/ oppure su www.facebook.com/itraveljerusalem.it/

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