No ai test sugli animali

L’Oréal Paris impegnata per un mondo senza test sugli animali

  • 07 11 2018

Sono più di 30 anni che la ricerca L’Oréal si è impegnata per un mondo senza test sugli animali, passando attraverso numerosi progressi tecnologici. Risalgono agli anni ’70, infatti, i primi studi sulla ricostruzione in laboratorio della pelle: si tratta di un metodo di coltura cellulare unico, che ha permesso di ottenere dei modelli di tessuti umani in vitro e questo, a sua volta, ha contribuito, in anni più recenti, a sostituire totalmente la sperimentazione sugli animali. Sia per quanto riguarda gli ingredienti utilizzati nei cosmetici sia per i prodotti finiti.

Tutto nasce dall’attenzione di L’Oréal Paris nel formulare prodotti di trattamento innovativi ed efficaci ma anche perfettamente tollerati dalla pelle. Basti pensare che la tollerabilità dei prodotti per la pelle viene valutata su tutti i tipi di pelle, anche sensibile, e testata sotto controllo dermatologico con un minimo di 600 applicazioni.

I passi dell’impegno etico del brand, li spiega bene Donatella Cavalli, responsabile scientifica per l’Italia di L’Oréal Paris:

«I modelli di pelle in vitro messi a punto dai nostri laboratori ci hanno permesso di approfondire la conoscenza della pelle umana e dei suoi numerosi meccanismi ma anche di sviluppare metodi di valutazione della sicurezza di ingredienti e prodotti senza ricorso alla sperimentazione animale».

A proposito di test sugli animali sui prodotti cosmetici, cosa dice la legge?

«Due date chiave hanno determinato grandi passi avanti a livello europeo: nel 2004 una prima regolamentazione ha vietato i test sugli animali dei prodotti finiti. Dal 2013 invece tutti i nuovi prodotti cosmetici, qualunque sia la loro provenienza, non possono più essere commercializzati in Europa, se i loro ingredienti sono stati oggetto di sperimentazione sugli animali».

Qual è la posizione L’Oréal Paris circa i test sugli animali?

«L’Oréal ha smesso di fare ricorso alla sperimentazione animale per i suoi cosmetici finiti 15 anni prima che questa diventasse vietata per legge. Più di 30 anni di studi (a partire dagli anni ’70) hanno portato L’Oréal a ricostruire in vitro dei tessuti umani attraverso un procedimento di coltura cellulare unico, che ha permesso di ottenere modelli con elasticità e robustezza simile a quella della pelle in vivo. E che oggi sono utilizzati in tutto il mondo. Questo ha inoltre consentito all’azienda di sviluppare in modo molto approfondito la conoscenza della pelle umana e la sua reazione a stimoli esterni (come ad esempio ai raggi UV) e test di valutazione avanzati sulla sicurezza ed efficacia degli ingredienti dei prodotti».

Ulteriori passi in avanti?

Grazie all’acquisizione della competenza di EPISKIN, avvenuta nel 1997, L’Oréal può produrre su larga scala i modelli di pelle ricostruita con l’obiettivo di:

– dotarsi di una strategia di valutazione potente e massiva;
– apportare un contributo attivo ai programmi di validazione e riconoscimento internazionale dei metodi;
– mettere questi modelli a disposizione della comunità scientifica, accademica e industriale (farmaceutica e cosmetica)

Oggi L’Oréal non testa più nessuno dei suoi prodotti e ingredienti su animali.

I contenuti di questo post sono sponsorizzati da L'Oréal
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