Un nuovo approccio nel rapporto tra medico e paziente affianca la medicina “tradizionale” con l’intento di condurre a scelte più efficaci. Al via la sesta edizione di Viverla Tutta, la campagna di comunicazione e impegno sociale promossa da Pfizer per invitare a raccontarsi e a condividere la propria storia.

Ci sono storie che è bello condividere, quelle che parlano di gioia e successi; ci sono avventure, invece, più difficili da raccontare, che vorremmo poter chiudere in un cassetto del nostro cuore e riuscire a dimenticare. Capita a chi si trova la vita stravolta dal manifestarsi improvviso di una malattia che lo coinvolge o che colpisce una persona cara. Il silenzio è una reazione naturale, come la tendenza a lasciare che altri – medici e specialisti – parlino per noi.

Oggi, però, qualcosa sta cambiando: è sempre più diffusa la consapevolezza dell’importanza del vissuto del paziente e dell’ascolto attivo da parte del medico. Si tratta di un approccio favorito dalle metodologie della Medicina Narrativa che, se integrato con la medicina basata sulle evidenze, può dare benefici concreti in termini di decisioni clinico-assistenziali più complete, personalizzate, efficaci e appropriate.

La persona è al centro dell’attenzione, che sia chi riceve la cura o chi la dà: in questo senso gli esperti riconoscono che la Medicina Narrativa può andare a beneficio dell’intero sistema sanitario perché non solo il paziente si sente al centro dell’attenzione, ma l’intero team di cura è più consapevole del proprio ruolo professionale.

Da alcuni anni diversi professionisti italiani della salute hanno spontaneamente iniziato a occuparsi di Medicina Narrativa attraverso percorsi di formazione, laboratori e applicazioni sperimentali in alcuni ambiti. L’Osservatorio di Medicina Narrativa Italiano (OMNI) è una piattaforma online che, attraverso il sito omni-web.org, consente di far incontrare chi, a diverso titolo, vuole occuparsi delle narrazioni in ambito sanitario, del loro utilizzo nella clinica, nella ricerca, nella valutazione dell’efficacia delle cure, nel miglioramento della qualità, nella formazione, nella promozione concreta della centralità della persona. L’obiettivo ultimo è quello di consentire lo scambio di esperienze e la nascita di percorsi condivisi.

Per favorire l’approccio della Medicina Narrativa e portare all’attenzione dell’opinione pubblica il valore del dialogo e dell’ascolto nel rapporto medico-paziente è nata Viverla Tutta, una campagna promossa da Pfizer arrivata quest’anno alla sesta edizione che con il coinvolgimento della comunità scientifica e delle istituzioni vuole dare spazio al vissuto di malattia e alle emozioni dei singoli, rendendoli patrimonio comune.

Negli anni, Viverla Tutta ha raccolto in una piattaforma online storie di cura e malattia che hanno dato vita a un volume e a un progetto di video-storytelling. Quest’anno, in collaborazione con Scuola Holden è stato avviato il progetto letterario “Strumenti per raccontarsi e altro ancora”. Per partecipare, fino al 5 giugno 2016 iscriviti sul sito www.viverlatutta.it e invia la tua storia: tra tutte quelle ricevute, una redazione dedicata, composta da autori di Scuola Holden, rappresentanti di OMNI (Osservatorio Medicina Narrativa Italia), del Centro Nazionale Malattie Rare dell’ISS (Istituto Superiore di Sanità) e di Pfizer, sceglierà venti storie particolarmente significative che saranno sottoposte a un lavoro di editing curato da Scuola Holden e verranno pubblicate in un volume edito da Utet (De Agostini Editore).

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