Trasforma il tuo sorriso, trasforma te stessa

  • 05 06 2018

Se sorridere rimane uno dei gesti più efficaci per comunicare agli altri il bello di sé, avere un bel sorriso consente di amplificare ulteriormente gli effetti positivi. Ecco come fare

Ebbene sì, iI sorriso è un’arma potentissima. Come dimostrato da innumerevoli ricerche scientifiche, infatti, sorridere consente di migliorare l’umore ed il benessere (secondo uno studio britannico, stimolerebbe nel cervello un senso di piacere paragonabile a quello che si potrebbe ottenere mangiando 2000 tavolette di cioccolato!), migliorare la percezione di noi stessi agli occhi degli altri facendoci sembrare più cortesi, piacevoli e sicuri di noi stessi, ed infondere tranquillità o sicurezza in chi ci circonda.

Considerata l’importanza del sorriso, avere una bocca curata, con denti allineati e gengive in salute, può rivelarsi sicuramente vantaggioso. Ed il ricorso ad apparecchi ortodontici, una strategia utile per migliorare l’aspetto del proprio sorriso.

In passato, per ottenere un miglioramento estetico e riallineare i denti, si incappava nel paradosso per cui era necessario sottoporsi ad un periodo (della durata variabile dai 12 ai 24 mesi) di inestetismo e di discomfort con un’apparecchiatura fissa. Oggi, però, è possibile riallineare i denti utilizzando degli allineatori trasparenti, che consentono di effettuare il trattamento senza il disagio causato da ferretti e piastrine, annullando le difficoltà nell’igiene orale ed eliminando il rischio di irritazione o lesione a carico di mucose o gengive.

«L’allineamento dentale può aumentare molto l’autostima – afferma il dottor Andrea Bottino, esperto in ortodonzia invisibile – Al termine del trattamento, molto apprezzato in quanto davvero efficace e molto poco invasivo, i pazienti possono finalmente sorridere con più sicurezza». 

Ma cosa c’è da sapere su questo particolare apparecchio?

Innanzitutto, in linea generale, oltre che per una finalità estetica, gli allineatori trasparenti possono essere utilizzati anche per risolvere i problemi di malocclusioni dentali:

di prima classe, ovvero nei casi in cui è presente affollamento dentale o denti disallineati associati ad un corretto rapporto delle arcate antagoniste;

di seconda classe, dove i denti superiori sono più avanti rispetto a quelli inferiori;

di terza classe, in cui i denti inferiori sono più avanti rispetto a quelli superiori;

di morso profondo, quando cioè i denti superiori sovrastano i denti inferiori, oppure di morso aperto, dove gli incisivi non si toccano, o ancora di cross bite posteriore, in cui le arcate presentano un morso inverso posteriore (in questo caso, nel momento in cui i denti entrano in contatto, la mandibola scivola verso destra o verso sinistra alla ricerca di una posizione confortevole).

Comunque, che sia estetica o funzionale, al di là della motivazione alla base della scelta di indossare l’apparecchio, l’importante è eseguire un iter corretto, che consenta di ottenere le migliorie utili e desiderate.

«L’iter diagnostico deve essere lo stesso per l’apparecchio tradizionale: gli allineatori, quindi, devono essere utilizzati in modo serio e coscienzioso dal professionista come ausilio ortodontico alternativo alla tecnica tradizionale e non solo per allineare un dente – sottolinea il dottor Bottino – Il dentista dovrà raccogliere tutti gli esami obbligatori per una corretta diagnosi: fondamentali e imprescindibili sono una radiografia panoramica dentale, una radiografia della testa (tecnicamente, teleradiografia del cranio) in proiezione latero-laterale, foto del paziente e modelli di studio, oltre che un’attenta raccolta degli eventuali problemi di salute».

Una volta raccolti questi dati, è necessario rilevare le impronte dentali, ottenute solitamente tramite l’ausilio di cucchiai, paste e cere di masticazione oppure per mezzo di una scansione intraorale con scanner ottico. 

«È importante pulire sempre bene gli allineatori con spazzolino e dentifricio dopo i pasti, usare una ogni tanto le pastiglie igienizzanti effervescenti, non mangiare con indosso le mascherine, inserire gli allineatori con le dita e non con i denti, e in caso di soggiorni prolungati ricordarsi di portare gli allineatori successivi (mediamente, infatti, un allineatore permette uno spostamento di 0,2 mm, per cui a seconda delle singole necessità sarà necessario impiegare un numero variabile di allineatori) cosicché si possa seguire il calendario precedentemente definito e passare all’allineatore successivo» conclude il dottor Bottino.

Il risultato finale sarà un sorriso bello e invidiabile, da mostrare con orgoglio e utile per godere al meglio di tutti i benefici derivati dal sorridere! 


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