La primavera invita a stare all’aria aperta e a passare del tempo nella natura, tra giochi e amici. Unica regola: divertirsi insieme.

I cappellini di tela sono ancora nell’armadio, i sandali – e la loro attitudine a imbarcare sassi e sassolini – nella scarpiera: correre e saltare è l’unico “lavoro” da fare, sembrano dire gli under 12, senza preoccuparsi di accessori e inconvenienti. Ecco perché la primavera è la stagione più amata dai bambini: non ci sono controindicazioni a giocare all’aria aperta fino al tramonto.

Le idee per giocare non mancano mai, ma in genere il parco è la meta ideale, nonché la più gettonata. Da soli i bambini si autogestiscono: potrebbero passare ore alla ricerca di lombrichi, o a infilare margherite, a chiacchierare o fare due tiri al pallone. Date loro una palla e poi, dimenticatevi che esistono!

Ma se i bambini non si accordano, ci può stare l’aiuto di un adulto. Puoi lanciare l’idea dei classici “Ce l’hai” o “Strega comanda color” o un “Un, due, tre stella” (italianizzato dal dialetto piemontese “Un, due, tre, ste là”). Oppure aiutarli nella gestione di giochi più strutturati: dalla corsa con le cariole, alla corsa coi sacchi e alla caccia al tesoro, un evergreen per tutte le età. Le varianti sono tante: da quella che prevede la ricerca dei bigliettini con gli indizi per trovare il biglietto successivo fino al tesoro, alla ricerca di oggetti nascosti, alla ricerca di oggetti accoppiati. Piace a tutti.

Se c’è di mezzo l’intera famiglia e si vuole godere della quiete di un parco all’aperto, si può iniziare con una passeggiata in bicicletta e finire con un bel picnic. I bambini lo adorano. Attenzione ai panini con affettati e bevande zuccherine, molto amati anche da certi insetti. Meglio sarebbe concentrarsi su spuntini di frutta e bottigliette di acqua minerale, da avere sempre a portata di mano, ricordando di far bere i nostri bambini spesso, senza aspettare lo stimolo della sete: stare all’aria aperta e fare molta attività richiede di reintegrare i liquidi persi con la sudorazione.

E dopo? Si gioca a piedi nudi, si cercano quadrifogli, si guardano le nuvole e si gioca a baseball o a calcio. Per i bambini con lo spirito da entomologo ricordati di portare uno di quei giochi esplorativi che ti permettono di ascoltare i rumori delle zampe di un ragno o di una formica, o  studiare un insetto inserendolo in un barattolo per qualche istante (per poi liberarlo, eh!?) Per i bambini che amano la natura e l’arte non dimenticare un diario dove incollare i fiori di campo che troverete nei dintorni, così i piccoli potranno darsi al disegno botanico e alla classificazione!

I contenuti di questo post sono sponsorizzati da Ferrarelle Mini
© Riproduzione riservata.