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Maturità: come combattere l’ansia alle stelle e affrontarla con serenità (o quasi)

Dagli psicologi, i consigli per affrontare l'orale di maturità con la giusta calma

La maturità 2023 è un incubo per migliaia di studenti sparsi per tutto il Paese. L’esperta Paola Vinciguerra ci spiega da dove nasce questa ansia e come affrontarla.

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Maturansia

Anche quest’anno la maturità genera il panico tra i ragazzi italiani. “Due studenti su tre vengono colti dalla paura nel periodo di preparazione dell’esame di maturità. Questa prova infatti ancora oggi toglie il sonno ogni anno a migliaia di studenti e li fa convivere per quasi due mesi con cefalea, mal di stomaco, tachicardia, apatia, agitazione e panico“. Parola di Paola Vinciguerra, psicologa e psicoterapeuta presidente dell’Eurodap, Associazione europea disturbi da attacchi di panico. Tanto che su Internet sono nati siti, pagine Facebook e Instagram che, scherzosamente, definiscono questa prova ‘Maturansia’. 

Maturità: le cause dell’ansia 

Ma perché questo effetto? “Oltre ad essere la prima prova davvero concreta che un ragazzo deve sostenere, coincide con un effettivo cambiamento di vita” spiega Vinciguerra. “Finché si va alle superiori si è spensierati, ancora irresponsabili, poi è come se finisse il gioco e da quel momento la vita cambia perché si deve pensare davvero al futuro, al lavoro. Si deve decidere cosa fare. Questo cambiamento può far andare in crisi, e in ragazzi particolarmente sensibili può anche provocare vere crisi di panico“.

In particolare, i ragazzi “hanno paura di essere giudicati non solo per la loro preparazione scolastica, ma anche per il loro modo di essere, per le loro capacità personali” dice l’esperta che è anche responsabile dell’Uiap, Unità italiana attacchi di panico presso la Clinica Paideia di Roma. “Poi c’è la paura di deludere i genitori, soprattutto quelli che nei figli hanno riposto aspettative molto alte”.

E ancora, i giovanissimi hanno paura “di fare una figuraccia con gli amici, di perdere la loro stima. Essere vincenti per moltissimi ragazzi vuol dire essere accettati senza difficoltà nel gruppo. Se sei un perdente stai fuori”.

donna in ansia

Come calmare l’ansia da maturità

Ma allora cosa fare per superare questa ansia e dare il meglio all’esame? La paura “deve essere vissuta non come un freno, ma come una risorsa. È importante” prosegue Vinciguerra “non perdere la fiducia nelle proprie capacità, dall’inizio alla fine. E non farsi condizionare troppo da questo evento”.

Ecco dunque i consigli della psicoterapeuta per affrontare al meglio l’esame di maturità.

  1. Concentrati sulla preparazione: non bisogna arrivare all’esame pensando di poter improvvisare, questo non farà altro che aumentare lo stato di ansia.
  2. Studia per te stesso e non per i genitori.
  3. Pianifica lo studio e cerca di studiare in un luogo silenzioso: la concentrazione è importante e il silenzio la aiuta.
  4. Scarica la tensione: se senti l’ansia e la paura salire, comincia a fare attività fisica per distendere i nervi, meglio se all’aperto. 
  5. Stacca la spina: usa il cellulare il meno possibile e disattiva tutte le notifiche whatsapp.
  6. Mangia sano: tanta frutta, verdura e non abbandonare i carboidrati.
  7. Rilassati!

Cosa fare la sera prima della maturità

E se serve un piccolo aiuto, ecco una facile tecnica di meditazione: respira profondamente disteso sul letto. Concentrati su ogni parte del corpo partendo dalla testa. Ogni singola parte di te deve abbandonarsi alla forza di gravità. Cerca di svuotare la mente e ascolta il ritmo del respiro farsi sempre più lento. E se praticando questa tecnica dovessi addormentarti, significa che sei riuscito a liberarti della tensione!

Bentornato esame di maturità

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Cosa succede se stai male alla maturità

Cosa succede se un candidato sta davvero male, tanto da non poter sostenere le prove nei giorni previsti dal calendario ministeriale? In caso di gravi motivi o per una malattia comprovata da certificato medico, il Ministero dà la possibilità allo studente di sostenere l’esame di maturità 2023 durante le prove supplettive, le cui date vengono precedentemente stabilite. Non si viene quindi automaticamente esclusi: nel mese di luglio sono previste giornate di recupero per chi, per i motivi suddetti, non ha potuto presenziare. Qualora non fosse possibile per il candidato sostenere le prove nemmeno nei giorni extra, allora dovrà presentare una apposita richiesta per fare l’esame in date diverse e sarà il presidente di commissione a concedere o negare il permesso.  

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