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Niente più plastica in cucina: 4 consigli per la sostenibilità

La sfida plastic free si sposta in cucina, luogo della casa in cui spesso la plastica abbonda. Combattere l'uso spasmodico della plastica come buona abitudine quotidiana è possibile: basta preferire materiali ecologici, naturali e riutilizzabili. Tra mestoli e contenitori green (e della nonna), ecco quattro step per ridurre la plastica in cucina.

Utensili green: bamboo e silicone al posto della plastica

Cucinare con materiali alternativi alla plastica è prima di tutto salutare: si evitano reazioni tossiche dovute all’esposizione dei materiali a temperature elevate, e l’usura di mestoli e taglieri che finiranno presto nella spazzatura. Perché non tornare alle sane e vecchie abitudini di una volta? Nei tinelli delle nonne abbondavano cucchiai di legno, taglieri masselli, spianatoie in marmo. Oggi i designer fanno a gara per progettare oggetti e complementi sostenibili, funzionali e dal gusto estetico. Opta per utensili più ecologici in cucina, è semplice: spatole e taglieri in bamboo sono green e di super design; cucchiai e taglieri in silicone non tossico, invece, sono indistruttibili e pratici da lavare. Se cerchi l’eleganza sul piano di lavoro, potrai sempre scegliere un tagliere in marmo, materiale duraturo nel tempo e facile da trattare.

Conserva i cibi senza usare la plastica

I modi per conservare il cibo e fare a meno della plastica sono innumerevoli. Addio ai contenitori impilati nel frigorifero e nella dispensa: si torna ai materiali naturali come ceramica, vetro, sacchetti di lino e cotone, che aggiungono anche un tocco d’antan o industrial alla cucina. Avanzi, organizzazione dei pasti, e alimenti secchi, dureranno anche più a lungo, scegliendo contenitori ecologici. Tra gli accessori da cucina eco-sostenibili per eccellenza c’è senza dubbio il vetro. Ci si possono conservare farine, legumi secchi e cereali acquistati sfusi, spezie ed erbe aromatiche, zucchero e caffè, ma anche il cibo avanzato, o il pranzo da portare al lavoro. Non è necessario acquistare barattoli ad hoc, basta aguzzare l’ingegno creativo del riuso: tenete da parte i vasetti di confetture, passate di pomodoro o sottoli, lavateli con acqua bollente, e avrete una dispensa ordinata e senza spreco.

dispensa

Un altro modo per abolire la plastica in cucina è sostituire la pellicola trasparente che copre ciotole ed alimenti, con pratici fogli di cera d’api, resina e olio di jojoba, come quelli prodotti da Beeskin. Ideali anche per avvolgere panini, snack o da applicare direttamente su frutta e verdura tagliata. Torniamo ancora ad imparare dalle nonne, che usavano terracotta e ceramica, carta e cotone. I panni di cotone sono perfetti per avvolgere frutta, ortaggi e patate. I sacchetti di carta ideali per conservare legumi, cereali e pane.

Via la plastica dalla tavola

Ci addentriamo in un campo forse più semplice: quello del buon gusto. Appena vediamo una tavola apparecchiata con piatti e stoviglie di plastica, pensiamo immediatamente alla festicciola di compleanno dei bimbi di qualche anno fa. Ora, anche senza party planner, evitiamo di imbandire tavolate e pic nic con servizi di pura plastica. Stile ed ecosostenibilità vanno decisamente a braccetto. E’ vero: le stoviglie di plastica saranno anche comode, soprattutto se gli ospiti sono molti, ma la quantità di rifiuti prodotti è considerevole. Gli articoli per la tavola in vetro e ceramica garantiscono più longevità -e stile!- e sono in definitiva l’opzione migliore da utilizzare. Tuttavia, ci sono altre alternative economiche che offrono una buona soluzione e rispettano per l’ambiente.

E se proprio il servizio della pro zia non è adatto alla serata, o piatti e bicchieri non bastano per tutti i commensali (le tavole con i piatti spaiati sono comunque meravigliose!), la prossima volta valutate le stoviglie compostabili in bambù, o i piatti monouso in cellulosa o foglia di palma per una “mise en place” chic. Per il pic nic, invece, sono perfette le posate monouso in legno e i bicchieri in kraft, resistenti ed adatti anche per gustare le bevande calde. Sono chiaramente bandite acqua e bibite in bottiglie di plastica: se non avete la bottiglia di vetro, potete sempre utilizzare brocche o bottiglie di succo di frutta o passata di pomodoro accuratamente lavate.

Fai la spesa con sacchetti alternativi

Una cucina plastic free inizia dalla spesa. La prima buona abitudine da mettere in atto è: eliminare le innumerevoli shopper di plastica, vaschette, e sacchetti di frutta e verdura che inevitabilmente finiscono nel carrello. Gli imballaggi degli alimenti spesso eccessivi in certi supermercati rendono necessaria una spesa più attenta e consapevole. Sbirciate scaffali e banco frigo con attenzione, ed evitate tutti quei prodotti che, oltre al contenuto, vengono venduti con inutili strati di plastica. La prima cosa da fare quando si esce a fare la spesa è mettere in borsa alcuni sacchetti di stoffa riutilizzabili. Sono perfetti quelli collezionati in fiere e sagre, ma anche le shopper confezionate home made con scampoli di stoffa colorata, maxi foulard annodati o vecchi jeans. Scoprirete che queste borse non solo aiutano a limitare l’inquinamento da plastica, ma sono molto più resistenti e comode delle borse di plastica monouso. E poi, sono decisamente più fashion. Un’altra alternativa valida alla shopper di plastica – dall’allure decisamente vintage ma di gran moda- è il carrello della spesa, perfetto e pratico per trasportare le compere al mercato.

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