donna tiene un cactus

Perché questo potrebbe essere il periodo giusto per appassionarti ai cactus

L'autunno è il periodo giusto per scoprire la coltivazione dei cactus e innamorarti delle piante grasse!

L’estate è finita, si torna al lavoro, alla quotidianità e…potrebbe essere il periodo perfetto per appassionarti ai cactus! Esotici, particolari ed estrose, queste piante grasse non smettono di stupirci e regalano tantissimi benefici (alcuni davvero inimmaginabili). Coltivare un cactus infatti può diventare un’esperienza particolare che ti regalerà grandi soddisfazioni e donerà un nuovo aspetto al tuo balcone o giardino.

Piante grasse che passione!

Facile dire cactus? Assolutamente no! Dietro questo semplice nome infatti si nascondono più di 3200 specie differenti di piante che fanno parte della famiglia delle Cactacee. Queste piante sono accomunate dalla presenza di aculei al posto di foglie e possono assumere le forme più strane e divertenti.

Il nome succulente – utilizzato spesso per indicare i cactus – fa invece riferimento ad alcune proprietà di queste piante che possiedono un’altissima capacità di conservazione e di assorbimento dell’acqua. Proprietà che sono state affinate nel tempo per consentire ai cactus di crescere anche in zone aridissime e desertiche.

I benefici

Perché coltivare i cactus? Chi scopre la coltivazione delle piante grasse solitamente si appassiona e non le abbandona più. Non sono infatti solamente belle, ma hanno anche effetti terapeutici. Secondo il Feng Shui, disciplina che ci insegna come vivere in armonia con l’ambiente domestico, le piante grasse favorirebbero il benessere mentale e fisico.

Il loro “potere” deriverebbe dall’energia Yang che è posseduta da tutte le piante. Da questo punto di vista i cactus avrebbero la capacità di eliminare le energie negative e di “ripulire” l’ambiente domestico. Altri benefici deriverebbero dalle spine, utili per proteggere dalle interferenze negative e regalare protezione. Non solo: secondo gli esperti di questa disciplina cinese il cactus aiuterebbe a superare i propri limiti e sarebbe utile per insegnare l’importanza di dire “no”.

Ma le proprietà delle piante grasse non si fermano qui. L’acqua che immagazzinano per sopravvivere infatti è fra i cinque elementi chiave della vita. Simboleggia morte e rinascita, sentimenti ed energia Yin. L’acqua viene associata solitamente alla vita, al flusso dell’inconscio e dei pensieri oltre che all’interiorità. Per questo il cactus sarebbe la pianta ideale per conoscere la propria forza interiore e le emozioni.

Un altro motivo per appassionarti ai cactus? Alcune cactacee producono fiori meravigliosi, con colori intensi e forme ornamentali. Infine pochissimi sanno che l’olio dei cactus ha proprietà cosmetiche ed è molto richiesto per via delle proprietà rigeneranti. D’altronde l’uso di questa pianta a scopo benefico ha antichissime origini. Già i popoli precolombiani in America Latina utilizzavano i cactus per produrre delle bevande curative e benefiche.

L’importanza della posizione

La posizione dei cactus è fondamentale per poter sfruttare al meglio il loro potere. Andrebbero infatti sempre collocati lontano da zone delicate del corpo per via della presenza delle spine. Dunque sono banditi gli spazi di fronte a poltrone o divani, mentre per consentire alla pianta di proteggere dall’azione delle radiazioni emesse dai dispositivi elettronici l’ideale sarebbe posizionarle a terra anziché sul tavolo.

Il consiglio è di sistemare i propri cactus in giardino o sul balcone, mettendole vicino alla finestra o alla porta di casa per sfruttare il loro immenso potere protettivo. Sono da evitare invece sala da pranzo e cucina, stanze in cui rischiano di rompere l’energia positiva. Lo stesso discorso va applicato alla camera da letto dove il cactus, secondo il Feng Shui, non favorirebbe il riposo.

La coltivazione

Ti sei decisa a coltivare i cactus? Prima di iniziare tieni a mente alcune questioni base. La prima riguarda l’acqua e la capacità di queste piante di immagazzinarla. L’irrigazione non sarà necessaria, mentre nei periodi più caldi e torridi il consiglio, soprattutto per la coltivazione in vaso, è quello di innaffiare una volta a settimana. I cactus inoltre non hanno bisogno di fertilizzante per sopravvivere, al contrario se scegli di usarlo questo potrebbe ostacolare la fioritura.

Originarie di zone aride e desertiche, le piante grasse hanno bisogno della luce solare. Attenzione però, anche in questo caso ci sono delle accortezze da prendere in considerazione. Evita di esporle in modo diretto e prolungato al sole se vuoi ottenere delle colorazioni decorative e intense. Fai attenzione pure a non superare una temperatura di 30°.

Come è prevedibile i cactus non amano il freddo, nonostante ciò resistono abbastanza bene agli inverni temperati. Per proteggerli al meglio nelle giornate rigide porta le piante al riparo in casa oppure in una serra, impedendo un raffreddamento sotto i 3-5 gradi.  

Quale scegliere

Ora non resta che scegliere il cactus migliore. Come anticipato ci sono centinaia di varietà disponibili, tutte bellissime e particolari. Le piante della famiglia delle Opuntioidae, ad esempio, hanno un nome che deriva dallo scrittore Plinio il vecchio. Questa specie mediterranea è particolarmente diffusa in Europa e Nord Africa.

Allo stato selvatico può raggiungere delle dimensioni notevoli proprio come il celebre fico d’India. La famiglia delle Pereskioideae invece raccoglie i cactus più antichi con un particolare fascino preistorico e un aspetto legnoso molto originale. Le Cactoideae invece sono una sottofamiglia numerosa che comprende diverse specie desertiche provenienti da Messico e Patagonia.

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