Potatura rampicanti balcone

Se il balcone è una giungla dacci un taglio

Bastano un paio di forbici e pochi minuti: con la nostra guida potare arbusti e rampicanti è proprio facile. Così sul terrazzo ci sarà tanto spazio in più

Non è ancora estate ma le tue piante hanno già invaso il balcone con effetti tipo giungla tropicale. Non perderti d’animo e prendi le forbici. Potarle è facile e se usi la tecnica giusta non solo non rovinerai i fiori ma li rimetterai in forma. Sfoltendoli quanto basta. Ecco pianta per pianta tutto quello che c’è da sapere.

Glicine. È una pianta che va potata ogni anno, altrimenti smette di fiorire. Tutti i tralci giovani e sottili devono essere tagliati e lasciati lunghi circa 30 centimetri. Se questo non basta a dare al glicine le dimensioni desiderate, si può recidere anche un ramo su tre di quelli più vecchi.

Rododendro. È una pianta che di norma non si pota perché ogni ramo tagliato significa corolle in meno l’estate prossima. Se però per il suo volume ti crea problemi, con delle cesoie a lame ricurve elimina i tralci esterni. Stai più vicina possibile al tronco, così da non lasciare monconi antiestetici.

Oleandro. Se la sua chioma occupa troppo spazio, questo arbusto si può potare in modo da dargli la forma di un alberello. Basta tagliare a filo tutti i rami cresciuti lungo i primi 70 centimetri di tronco, a partire dal basso.

Falso gelsomino. Tralci e foglie di questo rampicante hanno creato una massa ingombrante? Sbroglia con delicatezza i rami e, a mano a mano che li liberi, distendili sul pavimento del balcone. Arrivata al centro della vegetazione, taglia con le forbici il groviglio di foglie e tralci secchi: sono loro a rendere la pianta tanto voluminosa. Dopo questa pulizia, solleva i rami e legali al grigliato con nuovi laccetti. La pianta ora sarà larga quasi la metà rispetto a prima.

Palma. Una pianta di cinque anni ha già un diametro di circa due metri. Se il balcone non è molto grande,  meglio fare crescere la palma in altezza e non in ampiezza. Questa la tecnica: taglia da sei a dieci foglie, tra quelle più vicine al bordo del vaso. Come risultato ottieni di irrobustire quelle centrali che diventeranno più alte. La prossima estate, recidi altre foglie, ma solo due o tre. Fai così tutti gli anni.

Vite del Canada. È una pianta che occorre potare ogni anno, a fine inverno. Ma questo non basta a limitare la lunghezza dei rami. Anzi, d’estate diventano più vigorosi e in pochi mesi debordano dalla grata su cui devono arrampicarsi e continuano ad allungarsi sulla parete o sul soffitto. Ecco perché la vite del Canada va tagliata in questo periodo: per evitare che diventi invasiva, elimina tutti i tralci che crescono dove non vuoi. Poiché lo scopo è di bloccarne la crescita, non preoccuparti di dove e come tagli. Se le ventose di questo rampicante hanno lasciato impronte sull’intonaco, aspetta qualche settimana. Poi, quando saranno secche, raschiale con un coltellino.

Edera. Anche se nel vaso c’è poco terriccio, i suoi tralci arrivano a superare i due metri. Se è una lunghezza che non va bene per il tuo balcone, con le forbici taglia il pezzo che eccede in lunghezza e ti crea problemi. La pianta non ne risentirà e, anzi, crescerà più folta.

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