Calo del desiderio maschile

Calo del desiderio maschile: cause e rimedi

  • 05 01 2018

Anche se meno frequente di quello femminile, il calo del desiderio maschile si verifica più spesso di quanto si pensi. E le cause possono essere tanto fisiche quanto psicologiche: una minaccia per la mascolinità

Il calo del desiderio maschile è sicuramente meno frequente di quello femminile (ne soffre almeno una volta nella vita il 16% degli uomini) ma è anche più facile che sia vissuto come grande disagio, una minaccia alla sua mascolinità. Molti uomini dichiarano, in questi casi, di soffrire di ‘calo della libido‘ inglobando in questo termine un ‘malessere’ generale che comprende sintomi quali problemi di erezione, l’impossibilità di godere dell’orgasmo (anorgasmia) e altre disfunzioni sessuali. In realtà però la libido viene prima di tutto questo: si riferisce infatti al desiderio di soddisfare le proprie fantasie sessuali. A partire dalla masturbazione.
Già, perché se il problema si manifesta compromettendo questa ‘delicata’ fase significa che il disturbo nasconde cause psicologiche più importanti: difficoltà profonde rispetto al classico calo del desiderio sessuale, all’ansia da prestazione, al timore di non soddisfare il proprio partner, a un calo di autostima, alla pressione in ambito economico.

A 30 anni

L’ansia da prestazione è molto frequente e, purtroppo, in non pochi casi è la pressione stessa di noi donne a provocare questo meccanismo di angoscia (o calo di libido). Lo stress incide in modo particolare sulle fantasie erotiche e sul desiderio sessuale: secondo uno studio della Columbia University, quando le prestazioni di un uomo sul lavoro sono messe in discussione, si abbassa automaticamente anche il livello di autostima e, di conseguenza anche le sue prestazioni a letto.

A 40 anni

Le donne devono saper comprendere che può esserci un momento di deficit nel proprio partner e non vivere la questione come un ‘tradimento’ o un attacco alla propria fisicità. Non si deve fare l’amore per forza ma, al contrario, può essere molto utile raccontarsi le proprie fantasie erotiche, oppure rivolgersi a un terapista: in ogni caso, il problema, non deve essere sottovalutato, va affrontato e superato.

A 50 anni

A seconda delle cause è possibile intervenire con diverse terapie. Se si tratta di disfunzione erettile (come può capitare a questa età) si può intervenire con farmaci vasodilatatori. Se, invece, il problema riguarda un ‘momento’ di noia all’interno della coppia, occorre comprendere, e magari semplicemente accettare che il sesso non fa più parte del proprio rapporto.

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